Capitolo 1

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Sembrava una giornata serena e fantastica di giugno, fino a quando verso le 18.00 di pomeriggio non iniziò a piovere. Io stavo in giro per viale Marconi,e le strade erano vuote,i negozi chiusi,per strada non girava un'anima viva. Gira voce da qualche giorno che qua a Roma giri un serial Killer e per questo quando cominciano a farsi le 18.00 tutti si rifugiano in casa. E preché io giro invece di nascondermi? Semplice,perché non ho paura,si lo so, sto sfidando la morte ma non mi interessa. Vivo da sola a Garbatella, in un condominio di V. G. B. È la che sto andando. Ma io non mi sono presentata! Io sono Karen,capelli lunghi color nero e occhi uno di un color azzurro ghiaccio e uno color viola. Sono alta,non troppo magra e mi piace scrivere.

Sono appena tornata a casa e per strada,spesso,ho incontravo un ragazzo che stava poggiato ai muretti dei dintorni e guardava verso destra,come se stesse aspettando qualcuno. Pareva seguirmi. Oh! Finalmente a Casa! Però c'è qualcosa di strano,come se ci fosse qualcuno qui in casa. Bah,sarà la mia impressione.

"HO FAME!" Perchè l'ho urlato? Non c'è nessuno in casa. Entro in cucina saltando,sento ghignare alle mie spalle. Tranquilla,sarà solo la tua immaginazione.

"Ne sei sicura?"

Ok,sono nel letame fino alla testa,non voglio nenache girarmi ma devo.

Ok mi sto girando. Ecco,sono girata ma non vedo nessuno.

"Sarà stata la mia immaginazione."

D'un tratto un carillon cominciò a suonare una canzoncina inquietante...

Dopo poco realizzai che.......Io non ho un carillon in casa. La canzoncina era la solita horror "pop goes weasel."

Cominciai a girare per casa e.....non mi ricordavo che il corridoio fosse così lungo. Dopo un po' il carillon smise di suonare ed io rimasi nel bel mezzo del corridoio. Mi girai d'istinto per guardare la strada percorsa,era buia. Da li cominciò ad uscirne un ragazzo,alto,che canticchiava quella canzoncina inquietante.

"Na,nana,nananana,na,nanananananna."

Non mi impaurii più di tanto,certo non volevo morire,ma se Dio aveva deciso così per me non potevo oppormi,anche perchè in un modo o nell'altro sarei morta comunque.

Sbuffai,ero abbastanza scocciata e iL ragazzo si fermò davanti a me.

Questo era vestito in modo strano,portava una maglietta nera con le maniche lunghe a righe bianche e nere,portava dei pantaloni larghi e neri tenuti su da due cinghie che facevano da bretelle,tipo una "Salopette",sotto portava delle calze bianche e nere,con scarpe dello stesso colore della maglietta. Aveva i capelli lunghi e arruffati,aveva gli occhi di un colore chiarissimo,quasi bianco,la pelle cadaverica faceva risaltare tutto quel nero,e sul naso ne portava uno finto a forma di cono decorato con delle strisce bianche e nere,sulle mani si levavano dei grandi artigli affilati come lame. Insomma,un clown versione bianco e nero e pericoloso. Mi stava scrutando con attenzione.

"Non hai paura?" Mi disse solo questo,continuai a tenere gli occhi puntati su di lui e cominciai a pensare velocemente a una risposta. Intanto lui continuava a fissarmi.

"Guardo in faccia la realtà." Mi guardò storto,poi mi diede le spalle e se ne andò così come era venuto. Quella stessa sera venni graziata,mi stavo chiedendo perchè,per quale motivo mi avesse risparmiata. Una volta scomparso il corridoio tornò normale,ma sul muro spiccava una scritta fatta con il sangue,che recitava " per questa sera sei stata graziata,Laughing ti ha risparmiata,ma la prossima volta con il clown non sarai così fortunata."

Sbiancai. Qundi quell'essere sarebbe tornato per uccidermi?! Andai a dormire cob la paura che quel "clown" se è così che si può chiamare,tornasse.

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Mi svegliai di colpo,per fortuna era mattina,una mattina senza sole,xasa mia aveva un aspetto spettrale,mi spettava una lunga,lungissima giornata in casa.

"Uff."

Cominciai a camminare verso la cucina per fare colazione. Presi la tazza più grande che avevo,i cereali ed il latte.

"Ieri sera è stato assurdo,uff."

"E si,ieri sera sei stata fortunata,ma oggi non lo sarai."

O mio Dio è tornato! No! Io pensavo che scherzasse quando l'ha scritto. Sta volta non ci fu alcun effetto sonoro o speciale. sentivo alle mie spalle la sua presenza. Questa volta non avevo paura. Cominciò ad accarezzarmi le guance da dietro fino a quando non arrivò al collo ed io sussultai.

"Mh,siamo nolto sensibili in questo punto vero?"

Cominciò a sghignazzare,mi girai per avere un contatto visivo con lui. Una volta alzato lo sguardo sentii le farfalle nello stomaco? Perchè? Per quale motivo mi faceva quell'effetto? Lo vidi alzare le mani con i suoi lunghi artigli. Però si fermò. Sembrava esitare.

al cuor non si comanda,tanto meno se è quello di un KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora