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"Hai tutto Edin?" Annuisce mentre si mette lo zaino in spalla, prendo un respiro e mi abbasso alla sua altezza per lasciargli una carezza sulla guancia e sistemargli il colletto della giacca "Maman, non preoccuparti" - "Dani, sei più agitata tu di lui!" Alzo i miei occhi lucidi su di lui "Edin, dai un bacio alla mamma e poi ti porto dentro" Edin mi lascia un bacio sulla guancia abbracciandomi "Maman non piangere, poi torno" gli lascio un bacio anch'io e mi alzo "Entro anche io" - "No, perché tu piangi" - "Prometto di non piangere" Porto gli indici a formare una x e poi la bacio, e solo allora Edin allunga una mano verso di me e gliela stringo mentre ci avviamo verso l'entrata della sua nuova scuola.
Appena si allontana da noi afferro la mano di Miralem e gliela stringo, appoggiando la testa sulla sua spalla "Appena entra in classe puoi piangere" tiro su con il naso e guardo la schiena di Edin, finché non si gira e ci sorride salutandoci con la mano prima di sparire dentro la sua classe. "Starà bene, non preoccuparti" annuisco piano mantenendo gli occhi verso il corridoio dov'è sparito Edin e sospiro "Andrà tutto bene, conoscerà altri bambini, ci chiederà di invitarli a casa" - "Sta crescendo troppo velocemente. Abbiamo perso così tanto di lui, entrambi.." mi stringe a se e mi lascia un bacio sulla tempia mentre ci avviamo verso l'uscita "Devi tornare a casa per lavorare?" - "Ho il computer in borsa, mi basta solo la connessione" - "Allora vieni con me alla Continassa? Poi andiamo a prendere Edin assieme" mi appoggio alla sua auto e lui mi prende i fianchi avvicinandosi a me "E cosa gli diciamo?" - "Che sei la madre di mio figlio e che ci stiamo riprovando" punto gli occhi nei suoi e stringo le sue braccia "Ci stiamo riprovando" - "Qualcosa in contrario?" Allaccio le braccia al suo collo e mi allungo verso di lui e sfioro le mie labbra con le sue "No" - "Allora smettila di giocare ed approfondisci ciò che stai facendo" ruoto gli occhi al cielo e lo assecondo unendo le nostre labbra.

Appena due mani entrano nel mio campo visivo, sbattendo sul tavolo alzo il mio viso dai fogli sparsi ed incontro degli occhi verdi "Tu devi essere Danielle" annuisco studiando il suo volto dalla pelle abbronzata "Miralem non fa che parlare di te" appoggio la pena sul tavolo "E cosa dice?" - "Oh, che strano accento" chiudo gli occhi rassegnata per un attimo e poi tono su di lui "Perché il tuo italiano è perfetto?" - "Io te lo avevo detto di non avvicinarti a lei senza protezioni, ma vuoi sempre fare di testa tua" Miralem si siede accanto a me e nel farlo mi lascia un bacio sulla guancia, mentre io incrocio le braccia al petto e mi appoggio allo schienale della sedia. Attorno a noi arrivano altri ragazzi che ci accerchiano e mi sento un pesce fuor d'acqua, prendo la mano di Mira sotto il tavolo e gliela stringo mentre guardo le facce degli altri ragazzi fissarmi "Potete allontanarvi un attimo? Siete angoscianti" le parole di Mira non vengono minimamente prese in considerazione data la pioggia di domande che mi stanno arrivando addosso "Io.. Non dobbiamo andare a prendere Edin?" Mi volto verso Miralem e gli sorrido "Si, meglio" ci alziamo dalle sedie con ancora le mani unite e lui quasi mi trascina fuori da quella stanza appena riesco a recuperare tutte le mie cose dal tavolo "Comunque me la pagate, avevate appena detto 'tranquillo, non ti mettiamo in imbarazzo e non la riempiremo di domande' devo smetterla di credervi" scuote la testa mentre mi circonda le spalle con il suo braccio "Andiamo a prendere Edin"

"Cosa vuoi fare questa sera?" - "Devo finire di lavorare" appoggio la testa al sedile dell'auto e mi giro a guardarlo mentre mi prende la mano "Ok, quindi facciamo a casa mia o a casa tua?" - "Vediamo cosa vorrà fare Edin dopo calcio" appena sentiamo scoccare le tre e mezza usciamo dalla macchina e ci avviciniamo alla scuola "Miralem, dai non davanti a Edin, non ancora" - "Io sono sicuro di noi. Tu no?" Sospiro "Non è questo. È che non voglio illudere Edin" - "Questa mattina ci ha visti. Stava venendo in cucina, ma appena ti ho detto che sarei andato a svegliarlo è tornato in camera e li mi ha chiesto cosa stessimo facendo così vicini" mi fermo davanti alla porta d'entrata "Che cosa?" Gli altri genitori mi guardano straniti mentre cercano di entrare aggirandomi "Si, hai capito, gli ho detto che semplicemente ti stavo consolando perché pensavi al suo primo giorno di scuola" boccheggio mentre mi levo dei capelli dagli occhi ed incontro gli occhi di Edin che ci fissa, così lascio Miralem fuori ed entro inginocchiandomi davanti a lui che mi abbraccia "Visto che sono tornato?" - "Si, ho visto e mi sei mancato tantissimo" mi lascia un bacio sulla guancia "Anche tu e papi. Però adesso andiamo a casa?" - "A casa o calcio?" Edin si stacca da me e guarda Mira "Calcio! Ma rimanete lì anche voi" - "Se papi non ha da fare va bene" guardo Miralem che annuisce "Allora andiamo?"

"Sembri tu. Tutto concentrato sulla palla" - "Guarda piuttosto quanto è felice" guardo verso il campo, e Edin è li che sorride tutto concentrato ed ogni tanto si gira verso di noi "Sai vero che probabilmente l'ha capito?" - "Come fa a non capirlo? Tu sei qui, che giochi con i miei capelli, che mi accarezzi la schiena, che mi fissi.." mi soffia via una ciocca di capelli dal viso e sorride "Che ti fisso le labbra, le tette e il culo" - "Dai, Mira! Non siamo da soli!" Rapidamente mi prende il viso e unisce le nostre labbra "Se Edin.." - "Dani, ti bacerò davanti a Edin o meno, lo farò quando mi verrà voglia di farlo. Non mi tratterrò" sospiro e torno a guardare Edin che calcia la palla in rete inizio a ridere mentre lo vedo sorridere felice mentre corre attorniato ad suo compagni di squadra. "Si, sembra me" scuoto la testa e lo guardo "È te, così pieno di se quando gioca a calcio, quando segna. È te anche quando perde. Non parla con nessuno, si chiude in se stesso e torna a parlare solo quando dopo ore, trova qualcosa di suo gradimento" - "Ultimamente la cosa che più gradisco siete tu e quel bambino li"

Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora