Prologo

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Canzone per il capitolo:
Per sentirmi vivo/Fasma, GG

L'estate è andata via da qualche mese ormai, il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli è solo un vecchio ricordo che lascia spazio al freddo e alla nebbia.
Mi sto crogiolando nel mio letto per un semplice motivo: non voglio andare a letto ma so che è solo il penultimo anno e poi college.
Fin da quando ero bambina mi hanno sempre detto di essere più matura degli altri, forse perché sono cresciuta  in fretta o forse perché sono diversa dagli altri.
A volte mi fermo a guardare la mia vita, questi lunghi diciassette anni sono andati in fumo oppure no? Mi sono realizzata? Non lo so.
La sveglia suona e io prontamente mi alzo, in casa mia nessuno è sveglio alle sei del mattino, da come si può dedurre non siamo dei grandi mattinieri.
Prendo la mia divisa scolastica, si la mia scuola è rimasta agli antipodi, gonna per le ragazze e pantaloni per ragazzi, almeno la maglietta possiamo deciderla noi.
Io al mattino non faccio mai colazione, preferisco andare da Bonni's, il bar della mia scuola, fa dei muffin al cioccolato spaziali!
Sono le sette e un quarto, il clacson dell'auto di Justin arriva alle mie orecchie, faccio un saluto generale e ricevo risposta solo da mio fratello Kevin che anche lui si è svegliato per andare a scuola.
Esco di casa e subito l'aria fredda colpisce il mio viso.
"Ciao Jus! Tutto bene?" Domando entrando nella macchina nera del mio migliore amico.
"Ciao bellissima, tutto bene e te?" Mi sorride e solo ora mi accorgo di sentire un profumo famigliare... i muffin!
"Io ti sposo, lo giuro!" Dico mentre con gli occhi a cuoricino addento il mio muffin.
"Me lo dicono tutte" Dice ridendo facendo partire la vettura con la musica a palla.
Justin è il mio migliore amico dall'inizio delle superiori, ci siamo conosciuti in biblioteca che sbadato com'è ha fatto cadere metà di libri da uno scaffale.
A quel ricordo sorrido accorgendomi solo ora di essere arrivati davanti a casa di Bella, la nostra migliore amica.
Si, noi siamo un trio di pazzi, poco considerati dal resto della nostra scuola ma a noi va bene così.
"Ciao amori miei!" Dice la ragazza più bella della scuola, forse non è del tutto una coincidenza il nome che le hanno dato...
"Ciao Bella, tutto bene?" Domando girandomi mentre le passo il suo muffin.
"Todo bien! Oggi ho l'esame di spagnolo e so dire solo questo" Dice con faccia desolata.
Arriviamo davanti a scuola e scendiamo per andare davanti all'ingresso.
La mia scuola è davvero grande e pensare di essere quasi alla fine di questi studi mi fa un po' pensare a quanto il tempo possa volare velocemente.
"Ho sentito dire che Noah sta tornando" Mi affianca Bella camminando con me verso gli armadietti.
Mi blocco di colpo come se fossi stata colpita da un proiettile.
"Noah?!" Domando con un filo di voce.
"Si me lo ha detto Jasmine ma non so quanto sia attendibile la voce" Alza le spalle e mette i libri nel suo armadietto.
Annuisco senza spifferare parola, mi è bastato solo il suo nome per farmi pietrificare ancora, come fece anni fa.
Noah era il mio migliore amico era come un fratello per me, ci siamo conosciuti quando eravamo piccoli, lui si era appena trasferito dalla California, da un posto bellissimo per venire a Richmond, non che sia brutta ma la California significa sole sempre, mare e divertimento.
Da piccolina venivo sempre presa di mira dai soliti ragazzini dispettosi, Noah era sempre pronto a difendermi finché anche lui non diventò uno di loro.
Ha iniziato ad uscire la sera tardi, non mi chiamava più, non usciva più con me e non mi salutava nemmeno quando mi incrociava per strada.
Ne ho risentito molto di questa cosa tempo fa, era la mia colonna portante e se n'è andato via come niente lasciando un vuoto immmenso.
Avevo perso sue notizie quando, un giorno, sua mamma Caroline non disse alla mia che era partito per un erasmus in Europa.
Non mi aveva salutata, niente nemmeno un messaggio.
"Tutto okay?" Mi domanda Bella guardandomi stranita.
"No, non va bene per un cazzo" Dico sbuffando ricordandomi che il mio incubo sta per tornare se è vero.
"Tranquilla, Jasmine dice tante fesserie comunque..." Cerca di tranquillizzarmi e io mi aggrappo a questa speranza.
"Lo spero" La campanella suona e mi dirigo nella mia classe che come se non bastasse abbiamo Biologia, che odio immensamente.
La professoressa Kluckman spiega ma non riesco proprio a seguirla, neanche volendo, il pensiero di lui mi sfiora ogni secondo, ho paura, paura di vedere lui perché significherebbe far riaffiorare i ricordi delle nottate a piangere disperata perché ero sola senza di lui.
Sarà cambiato? È sempre stato un bel ragazzo, tutte gli cadevano ai piedi e non ha mai perso occasione per sbattermelo in faccia.
Mi faceva scherzi, mi disprezzava perché non ero diventata come lui, non ero popolare forse oppure non ero sportiva o magari non mi ha mai voluta come amica.
Basta Lisa! Smettila di farti complessi mentali, anche tu sei cambiata!
Cerco di farmi forza autonomamente.
"Prof. potrei andare al bagno?" Domando avendo bisogno di aria.
Dopo l'affermazione positiva mi alzo e cammino fino si bagni.
Ricevo un messaggio da mia mamma
'A casa avrai una sorpresa😊'.
Oddio no, non potrà essere lui!

N/a
Ecco a voi la nuova storia.
Prologo corto anche se non più di tanto.
Spero vi piaccia prossimamente vi dico quando aggiornerò questa storia!
Un bacio❤️

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2020 ⏰

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