Giungla river

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L'isola che la ciurma dei pirati di picche si stava apprestando a raggiungere, era conosciuta come Giungle River, la terra delle bestie infernali. Si trattava di creature uniche, mitologiche e dalle miste origini, tutte accomunate fra loro da un implacabile impulso famelico. Nel grande blu erano considerati dei mostri terrificanti, che non potevano essere domati ne tanto meno vivere con quelle che loro consideravano prede, per tale motivo l'isola era disabitata e considerata pericolosa.

"Bestie infernali? Stiamo parlando delle stesse che si dicono essere chiuse a Impel Down a fare la guardia ai prigionieri?" domandò Don.

"Proprio quelle. Ho sentito dire che la Marina è obbligata a catturarle direttamente nei loro habitat e che le trasportano fino alla prigione di stato. Visti i detenuti, vogliono assicurarsi che non escano dalle celle" raccontò Ace

"Bestie infernali...chissà se sono buone da cucinare" si domandò Bonz

Mancava poco all'attracco. L'isola si stagliava imponente davanti a loro, ricoperta da una ricca vegetazione fittissima, escluso un minuscolo lembo di sabbia che costituiva la spiaggia. La calde e limpidissime acque circondavano quella terra selvaggia, sbattendo sulla superficie rocciosa di alcune scogliere mentre il vento si divertiva a insinuarsi fra le fronde dei grandi alberi e adirittura nell'acqua pur di farla guizzare in cielo. Ace cercava con gli occhi un possibile punto dove ormeggiare la nave; la spiaggia era perfetta ma decisamente troppo scoperta. Se la Marina fosse passata lì per caso, l'avrebbe vista senza ombra di dubbio.

Anche Sayuri stava cercando un buon posto.

"Possiamo attraccare lì" consigliò infine la ragazza indicando un punto più distante da dov'erano "Se seguiamo la corrente fredda che circonda l'isola, eviteremo anche di imbatterci nei mostri marini"

"Anche i dintorni sono infestati?" le chiese il cuoco-cannoniere.

"Potrebbe essere. Ci troviamo pur sempre in una zona sconosciuta ed è meglio essere prudenti, anche se non credo le bestie vogliano esporsi al dì fuori dell'isola"continuò lei.

"Ti riferisci al clima, vero?"

Ace ci aveva azzeccato.

Le bestie infernali vivevano solo su isole il cui clima girava intorno ai quarantacinque gradi. Alcune, quelle di Impel Down, erano riuscite ad adattarsi ma ciò derivava dal fatto che fossero state catturate e allevate in cattività. Per quanto fossero temibili, quelle libere erano totalmente incapaci di sopravvivere in un territorio diverso dal loro, privo dei requisiti di cui necessitavano. Potevano allontanarsi per un paio di chilometri ma non appena la temperatura scendeva anche di un solo grado, il loro organismo ne risentiva, tanto che dopo quindici minuti erano già morte. Almeno questo era ciò che si sapeva ma non era da escludere che quelle presenti a Giungle River si fossero adattate anche a climi più freddi. L'imprevidibilità era una delle loro caratteristiche più enigmatiche.

"Non è conveniente che tutti lascino la nave. Rimarremo giusto il tempo di permettere al log pose di registrare il magnetismo del posto." affermò il capitano " Io e Sayuri andremo in ricognizione. Bonz, tu pensa le provviste. Don, lascio a te il comando"

Una volta attraccati, gli uomini si disposero a seconda della mansione recapitata. Inizialmente, la ragazza sarebbe dovuta andare insieme al cuoco ma la prospettiva di lasciare Ace solo, in mezzo alla giungla, con il suo immancabile problemino della narcolessia, aveva fatto si che Don suggerisse alla navigatrice di lasciare Bonz al suo destino e di assicurarsi che il capitano non si perdesse o non si addormentasse per strada.

"Pensi che sia stato giusto lasciare andare Bonz da solo?"

"Non devi preoccuparti. Se si tratta di lui, gli unici che rischiano la pelle sono i mostri di quest'isola" le assicurò.

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