Se qualcuno tempo fa' mi avesse detto che io, il timido e riservato Louis Tomlinson sarei diventato il ragazzo del bellissimo ed affascinante capitano della squadra di calcio Harry Styles, probabilmente gli avrei riso in faccia e non perché fosse brutto -anzi era proprio il contrario- ma di certo non avrei mai osato avvicinarmi a lui e ai suoi amici, anche perché beh, era fidanzato con una biondina snob e falsa come pochi di nome Taylor Swift, che stava con lui per la popolarità. E a lui stava bene il tutto, perché era risaputo che lei si era passata i tre quarti della squadra di football e di sicuro Harry ne era a conoscenza ma stava ancora con lei ed io non capivo il perché -o forse si-.
Niall, il mio migliore amico da una vita, continuava a ripetermi che Harry era chiaramente attratto dagli uomini e che, chiaramente usava la bionda come copertura dato che non voleva far sapere che fosse gay, avrebbe rovinato la sua reputazione. Il biondo sosteneva anche che, Harry fosse innamorato di me. Dal mio canto, non ci credevo, non credevo a tutti i fantasiosi film di Niall -o forse non volevo crederci-.
Avevo appena lasciato Niall davanti casa sua e mi stavo incamminando per andare verso la mia, quando mi ritrovai a passare davanti all'abitazione della mia cotta da tipo una vita. Mi fermai a fissare la sua dimora. Era su due piani, di un giallo tenue e molto bella. Per un attimo sperai con tutto il mio cuore che uscisse quel riccio dagli occhi verdi e profondi, ma ovviamente non uscì. Ripresi a camminare con un velo di tristezza che si faceva sempre più pesante sul mio volto.
Arrivai al parco vicino casa mia e mi abbandonai su di una panchina ed iniziai a vagare con la mente nei soliti pensieri che includevano il ragazzo dai capelli ricci e le sue fossette. Mi riscossi dai miei pensieri quando una figura fin troppo familiare e della quale conoscevo ogni singolo dettaglio a memoria, si sedette vicino a me. Non era la prima volta che parlavamo -o meglio parlava ed io annuivo fissando il pavimento- ma quella volta era diverso e lo capii quando mi voltai ed incontrai i suoi occhi smeraldo.
Mi fissava e nei suoi occhi c'era una luce strana, bellissima, ma strana.
Quando iniziò a parlare dovetti abbassare lo sguardo verso i miei piedi perché non riuscivo a non fissare la sua bocca rossa e carnosa.
-Ehi Louis, come stai?- chiese sorridendo sinceramente.
-Mm bene Harry e tu?- dissi cercando di non far tremare la mia voce.
-Non bene.- rispose solamente.
-Come mai?- chiesi, stupendomi da solo per la mia sfacciataggine.
-Taylor. Non la sopporto più. E non la posso nemmeno mollare se no...- ma si bloccò di colpo e non terminò la frase.
-Se no? Cosa succede Harry?- soffiai alzando la testa e -finalmente- lo guardai di nuovo. Era così bello.
-Uhm...Louis mi posso fidare di te vero?- mi chiese, ma la frase assomigliava più ad un esclamazione che ad una domanda.
-Certo Harry!- dissi soltanto incitandolo a continuare.
-Ecco beh, devi sapere che Taylor mi tradisce, lo so da tempo ma di lei non mi è mai importato, fa' la mia finta fidanzata da due anni ormai è a me sta bene così. Lei finge di stare con me per la popolarità che ha, mentre io, beh, perché sono gay e per giunta innamorato di un ragazzo che non mi considera nemmeno.- concluse abbassando lo sguardo.
Ero sorpreso, piacevolmente sorpreso, perché sapere che la mia cotta da tempi immemori, era gay aveva decisamente sollevato il mio morale, ma appena disse che era innamorato di un ragazzo le mie speranze si annullarono. Non avevo possibilità.
-Oh...e chi è il ragazzo in questione?- chiesi, perché volevo sapere chi aveva conquistato il cuore del ragazzo di cui ero innamorato.
-Tu!- e lo disse talmente piano che non sentii la risposta.
-Chi?- chiesi nuovamente.
-Tu, Louis Tomlinson, tu! Non l'hai ancora capito che sono innamorato di te! Lo sono da anni ma tu non mi hai mai notato! So che sei gay, ma perché non ti piaccio? Sono brutto? Ti sto antipatico? Ti ho fatto qualcosa di male? Se è così dimmelo perché tutta sta situazione sta diventando insopportabile per me ed il problema principale di tutta questa storia è che non riesco a dimenticare i tuoi occhi azzurri come il mare, la tua bocca rossa che mi fa impazzire, le tue guance velluto che vorrei baciare costantemente, il tuo fisico sinuoso e il tuo culo. Tu sei perfetto Louis e non te ne rendi conto ed io ti amo!- concluse Harry con le lacrime che iniziavano a solcargli il viso.
-Oh Harry!- iniziai dopo minuti interminabili di silenzio in cui ho raccolto tutto il coraggio per poter riuscire, anche solo a spiccicare una parola -Non so nemmeno da dove cominciare sinceramente...Non sono uno di quei ragazzi spigliati e con la parlantina facile come hai potuto notare e sono anche molto timido. Non mostro mai i miei sentimenti per qualcuno, non riesco mai ad esprimermi come vorrei. Mi tengo tutto dentro e mi sono costruito il mio muro tutto intorno e non faccio mai entrare nessuno, ma forse oggi con te potrei fare un'eccezione. Anche io sono innamorato di te e da moltissimo tempo...I tuoi occhi sono la mia fonte di vita, la tua bocca mi fa' impazzire, le tue fossette da cucciolo sono la cosa più bella del mondo, conosco i tratti del tuo viso a memoria, così dolci e puri, il tuo corpo longilineo e le tue gambe prima o poi mi manderanno al manicomio. Come puoi notare, ti ho sempre guardato -di nascosto, certo- ma l'ho sempre fatto. In biblioteca, quando giochi a football, in classe, ovunque. Sei tu che non te ne sei mai accorto, non io. Ammetto che anch'io sono stato cieco, non credevo che i tuoi sguardi fossero di una persona innamorata, ma solo di un amico, anche perché eri fidanzato, è plausibile che potessi pensare che mi guardarsi come amico! Ma ora mi hai aperto gli occhi e ti ringrazio per questo perché finalmente potrò darti tutto il mio amore e non mi interessa di tutte le voci a scuola, dei pettegolezzi, delle cattiverie e delle prese in giro perché io sono felice Harry. Sono felice di poter stare con te dopo anni di torture a chiedermi se io ti sarei mai potuto interessare ed ora che lo so nulla mi impedirà di baciarti proprio ora!- così dicendo mi avvicinai ad Harry lentamente, gli asciugai le lacrime che ora sembravano più una fontana impazzita e lo baciai. Inizialmente fu uno di quei baci rigidi, inesperti, ma pian piano le nostre lingue si unirono, si scontrarono bisognose di quel qualcosa che ci mancava da troppo tempo e che era la parte mancante che ci poteva rendere felici. Ci baciammo per minuti interi senza mai fermarci, troppo bisognosi l'uno dell'altro.
-Ti amo, Louis! Da sempre.-
-Anche io, Harry!-.