One

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Mi sveglio alle 6 in un freddo inverno per andare a fare un photoshot.
Sono Lilith Morrison, ho 18 anni e lavoro come modella nella famosa casa di moda di nome 'Gale'. Sono due anni che faccio questo lavoro, ovvero da quando il governo a deciso di tatuarmi un 9 sul polso, mentre le persone a me più care le hanno portate via perché avevano un numero più basso del 7.
Sono due anni che mi sento un robot, non ho più i genitori ne i miei amici e non mi va di socializzare con nessuno, non perché nessuno ha mai provato a fare amicizia con me ma perché rifiuto tutti, non ho bisogno di nessuno, questo 9 mi da tutto ciò che voglio.
Appena finito di prepararmi, mi guardo allo specchio e sono  perfetta come al solito.
Esco e vado in agenzia, prima di entrare c'è uno scanner che scannerizza tutte le persone che entrano. Fa l'analisi di noi lavoratori per vedere se siamo impeccabili, se non lo siamo ci spediscono non so dove.
Dopo essere stata scannerizzata entrò nel mio camerino seguita dalle truccatrici e dal mio stilista personale.
James urlacchia:"tesoro! Muoviti dobbiamo renderti perfetta!"
Io gli sorrido e lui inizia a tirare fuori vestiti e scarpe mentre due ragazze iniziano a mettermi tante, tante cose in faccia.
Appena pronta vado in un'altra camera totalmente bianca, seguita da James e poco dopo mi lascia da sola. Nella stanza vedo un ragazzo moro più o meno della mia età indaffarato a sistemare le luci e la camera fotografica.
Il ragazzo mi dice:"mettiti al centro"
Faccio come mi dice senza dire nulla e inizio a posare come al solito.
Mentre poso noto che il ragazzo è davvero carino: moro,riccio,occhi verdi, alto e muscoloso.
Non ha nulla di speciale, visto che a New York siamo tutti belli e quasi tutti perfetti e non solo anche in tutta l'America.

Ad un certo punto inizio a sentire caldo.
Il ragazzo se ne accorge e mi chiede deciso:"cos'hai?"
Io titubante gli rispondo:"ho caldo, puoi abbassare la temperatura della stanza?"

Lui non dice nulla e va ad abbassare la temperatura. Dopo un po' inizio a sudare e a sentirmi male e nella testa mi ripeto
Non qui.
Non adesso.
Rovinerai tutto.
La vista mi si appanna e le gambe non mi reggono più e cado. Il ragazzo mi prende in braccio e mi porta non so dove e dopo di questo non vedo nulla. Vuoto.

É la mia fine.

Dopo non so quanto mi sveglio a causa dell'acqua che non so chi mi a versato addosso. Dopo poco inizio a vederci chiaro e capisco di essere in uno stanzino con il ragazzo di prima.

Mi guarda e mi dice:" che cazzo ti è successo si può sapere?"

Lo guardo e gli chiedo:" perché mi hai nascosto invece di portarmi alla polizia? Sai che avresti guadagnato un sacco di soldi per portato una imperfetta come me?"

"Senti ragazzina, smettila di farti queste paranoie e dimmi che cavolo ti era preso."

"Ho attacchi di panico.."
lo guardo negli occhi e lui guarda nei miei per un po' di tempo. Solo ora mi accorgo che sono tra le sue braccia. Mi alzo e subito dopo dico:"um perfavore non dirlo a nessuno."

Mi guarda e mi dice:"sta sera vieni da me, ti terrò in osservazione e non voglio polemiche."

Mi prende per la mano e mi trascina nel mio camerino, li mi rimetto i miei vestiti di prima ed esco. Lui non c'è per fortuna è quindi decido di andare a casa.
Esco dalla struttura per fortuna senza incontrare nessuno.
All'uscita però sento qualcuno prendermi per un braccio.
Mi giro e vedo il ragazzo moro dagli occhi verdi.

Spero vi piaccia 💋
Scusate se è corto e commentate con il vostro pensiero!

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