III

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La cosa mi mette un po' a disagio ma lui sembra non farci caso.

Arriviamo a casa mia e gli faccio vedere tutte le stanze.

"hai domande?"chiedo, sperando che dica qualcosa visto che non ha aperto bocca fino ad ora da quando siamo in bus.

"dov'è che devo dormire?"

"c'è il letto a castello, oppure nel mio letto, io sarò sotto di te."

Lui mi fissa con un sorriso stampato in faccia.

"sei un po' strana, potevi dirlo prima che vuoi farlo con me."

"nono, ha capito male intendo che c'è un letto sotto al mio, vieni ti mostro.

vedi c'è un cassetto da dove esce il letto."

"dormo qui solo perché soffro leggermente di vertigini."spiega lui.

"va bene, se vuoi posso dormire di là se la mia presenza ti dà fastidio."

"stai scherzando spero. Sei troppo gentile, no rimani qui."dice lui bloccandomi mettendosi davanti a me.

"ok, che ne dici di farci delle domande per conoscerci un po'?"chiedo.

So perfettamente che la sua risposta sarebbe stata un no secco ma l'importante è l'impegno giusto?

"odio le domande ma va bene per stavolta."

wow pensavo peggio.

"quand'è il tuo compleanno?"

"il 5 febbraio, il tuo?"

"il ventuno febbraio."

"dove sei nata?"

"a Venezia. "

"io a Doncaster, è in Inghilterra."

"se vuoi un giorno possiamo andarci insieme?"chiedo speranzosa.

"si ma non adesso, non voglio ricordare niente del mio passato."

ok, c'è qualcosa dietro ne sono sicura ma non voglio intromettermi nella sua vita privata, non ora che non lo conosco almeno.

"va bene, qual'è il tuo colore preferito?"

"nero, non si era capito?"

"l'avevo intuito ma non ne ero sicura."

" il tuo?"

"blu."

"quanti anni hai?"

"17 tu?

"anch'io."

"quali sono i tuoi hobby?"

"mi piace camminare, scrivere, leggere, progettare e molto altro. I tuoi?"

"di solito guardo film o vado a feste."

Mio dio, le feste e io siamo due mondi diversi.

"il tuo ragazzo non si arrabbia se dormo con te?"chiedo.

scoppio quasi a ridere.

"ragazzo? non esiste."rispondo.

Sembra davvero che una merda come me abbia un fidanzato.

"meglio così."

Cosa?

Come?

Quando?

"comunque tra un'ora arriva mia madre."

"bene, devo fare qualcosa di utile?"

"emm no, non serve sei un ospite, ma se vuoi puoi farmi compagnia."

"ti aiuto lo stesso, oggi mi sento gentile."

"ok."

Prepariamo la cena e la tavola per l'arrivo di mia madre.

"ciao aud-, e tu chi sei?"

"sono il ragazzo che doveva arrivare il mese prossimo."

"perfetto, sono felice che tu sia qui, io non ci sono spesso e nemmeno suo padre."dice la donna indicandomi.

"domani parto per New York, devo risolvere un po' di problemi del mio cliente e andare all'empire per parlare con un po' di gente. Starò via un mese, sono sicura che andrà tutto bene, sei hai bisogno chiamami."aggiunge.

spazio autrice:

scusate per il capitolo un po' corto ma sono molto impegnata e non sto molto bene.

-giuls

FALLING SKIES:Gold Rush and Illicit Affairs|giulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora