Recensione

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Il libro è una fanfiction su Divergent tratto dall'omonimo libro di Veronicah Roth.
I personaggi si differenziano dalla trilogia originale non solo per differenti ruoli o comportamenti, ma anche per alcune nuove comparse a sostituzione dei personaggi originali:
- in primo luogo i nostri protagonisti non sono più Quattro e Tris (che peraltro in questa storia non compare), ma Eric, l'antipatico capofazione, e Aimeen, una Pacifica nata dalla fantasia dell'autrice. Ma mentre il nostro Quattro viene trasformato in un personaggio secondario, la simpatica Candida Cristinah diventa Zeliah (che le assomiglierà in tutto e per tutto tranne che per il nome);
- in secondo luogo Eric farà emergere il suo vero carattere, che nel caso di questo libro,e molto più dolce premuroso (e scopriremo anche molto geloso) rispetto a quello originale immaginato dalla Roth.
Il personaggio che ho odiato in questo libro è Derick che è il Peter di questa fanfiction e mi sembra ovvio il perché; mentre quella che ho stimato di più è Aimeen che oltre ad essere la classica divergente della situazione, e di conseguenza essere caratterialmente e fisicamente uguale a Tris, è l'unica che tiene testa ad Eric che ,nonostante sia diverso, rimane comunque un' po' il classico stronzo della storia.
Proprio il rapporto tra loro due è quello che più mi intriga: le frecciatine e le prese in giro di Aimeen, contro gli sguardi truci e la ritrovata dolcezza di Eric rendono il tutto più interessante.
L' ambientazione e i tempi sono uguali a quelli del libro, ma l'età di alcuni protagonisti quali Eric e Quattro è cambiata infatti adesso hanno 20 anni; mentre Aimeen e Zeliah ne hanno sempre 16.
La trama rispecchia l'originale fino a circa metà del libro (ma solo per l'ambientazione; per gli eventi si stacca da esso già a un quarto della storia).
Il mio dialogo preferito è "l'ultimatum", perché nonostante tutto Aimeen è disposta ad andarsene pur di non diventare complice di una scelta sbagliata, e questo dimostra la sua forza non solo esteriore ma anche interiore.

:"È facile, uccidere o non farlo? Lasciarsi usare o non farlo? Non dirmi che ti ci vuole una pacifica per farti ragionare Eric. O ti sei trasferito qui ed eri già in combutta con lei?".
:"Niente del genere, mi sono trasferito qui solo per interesse personale". Risponde tetro.
:"Bene, perché altrimenti me ne sarei andata e non mi avresti più visto". Butto là.
:"Decidi Eric. Dopodiché o rimarrò o me ne andrò ". Mormoro dandogli un ultimatum.

Mentre la mia scena preferita è nel penultimo capitolo quando i nostri due protagonisti si ritrovano, e qui l'autrice tra dialoghi e ambientazione rende la scena molto bella per il lettore che la immagina; il tutto accompagnato dalle classiche frecciatine che nel corso del libro non mancano mai.
A proposito di quest'ultime, la scrittrice usa uno stile semplice senza parole ricercate o registri altisonanti, il tratto distintivo sono le continue prese in giro tra i personaggi e il rispetto per il carattere di questi ultimi con i dialoghi adeguati di conseguenza.
Fra le varie conversazioni viene fuori spesso l'argomento della diversità, e perciò dei divergenti, anche in questo l'autrice riesce particolarmente bene a farci sentire l'irritazione nelle parole di Aimeen :"si, è un discorso da divergenti e forse questo è un tatuaggio da divergenti...". Oltre alla diversità sono presentati anche i temi dell'amore, della lealtà e dell' amicizia:
- amore per la descrizione in più momenti in modo molto dettagliato sull'evoluzione di quest'ultimo e monologhi interiori sulla complessità del sentimento in sé oltre che quella delle persone;
- lealtà per come Aimeen sia disposta a lasciare chi ama pur di non tradire la fazione;
- e amicizia per come Aimeen e Zeliah si aiutino l'un l'altra, per esempio facendosi battere nei combattimenti per far alzare il punteggio all'amica.
Le uniche cose su cui ho da ridire sono:
1) Come ci è arrivato Eric dai Pacifici, negli ultimi capitoli, se c'è una guerra in corso?
2) Forse la storia si sarebbe potuta fare a più voci perché essendo Eric molto chiuso, vedere la storia anche dal suo punto di vista sarebbe potuto essere interessante anche per far capire qualcosa in più sul suo misterioso passato; ma questo riguarda più una questione di gusti e stili di scrittura differenti.

Mi sono imbattuta in questa storia per puro caso, avevo appena finito di leggere Divergent e leggevo un sacco di fanfiction sull'argomento. Io personalmente lo consiglio a tutti, che abbiano letto la trilogia originale o meno, questo rimane a mio parere un un'ottimo libro.

Recensione di "Una scelta per sempre"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora