Marcus guardò l'orologio erano le 5:40, iniziarono a comparire le prime luci del giorno, la luce del sole era rossa, un debole venticello proveniente dal bosco scuoteva le foglie e delle colonne di fumo si cominciarono a vedere tra le figure degli edifici; dopo quella notte di orrori e sangue, l'alba portò con sé il suo fascino.
Marcus rimase a fissarla per un attimo e gli vennero alla mente i ricordi del suo passato; nel '95 concluse il suo servizio militare e fu congedato con onore per aver sventato un attentato a un politico, sapeva come maneggiare un arma e questo giocò dalla sua parte in tutto quello che stava succedendo. Il cielo tarso di rosso, le nuvole e tutto gli ricordò inoltre il primo giro in moto che fece con Sarah; la luce rossa che si rifletteva sul suo viso sorridente, i suoi capelli biondo cenere che sventolavano e quello sguardo rivolto all'orizzonte erano le cose più belle che Marcus vide in tutta la sua vita, al solo pensiero si sentì ancora di più determinato a trovarla.
Nel frattempo i poliziotti tornarono con un paio di vecchietti, uno di loro portava un paio di occhiali da aviatore mentre l'altro un berretto militare logoro, entrambi socievoli. Marcus chiese di più sul sito di evacuazione e l'uomo con il berretto rispose che aveva visto dalla finestra uno dei soldati della Black-Thorn; non davano molto l'idea dei soccorritori, il soldato era in uniforme completamente nera, armato fino ai denti e portava lo stemma di questa organizzazione sulla schiena, una rosa bianca con un teschio in mezzo ai petali, c'era anche una scritta ma non era visibile a quella distanza.
L'uomo anziano inoltre gli indicò un percorso alternativo extraurbano per raggiungere il sito e per evitare le strade della città.Marcus, nonostante i poliziotti, decise di andare da solo, pensò che fosse meglio così; anche durante il servizio militare è sempre stato un lupo solitario, l'unica compagnia che desiderava in quel momento, era quella di Sarah.
Sganciò la moto e la mise in strada, con la luce del sole la carrozzeria brillo, le gomme opache e grandi posavano sulla strada come per abbracciarla, le canne lucenti con qualche segno di bruciatura balzavano subito all'occhio, il serbatoio, verniciato di nero metallizzato e con la decalcomania di un paio di ali d'angelo, al manubrio erano attaccati degli ornamenti, un crocifisso di metallo, dei vari portachiavi con stemmi americani come l'aquila e un ciondolo con un proiettile, inciso con la parola "Faith". Oltre alla sua donna, Marcus aveva un amore molto profondo per le moto e la sua, la considerava come il suo "secondo tesoro".
I poliziotti trovarono, insieme agli anziani, anche delle munizioni e finalmente anche lui potè rifornirsi. Inserì il caricatore, tirò il carrello per mettere il colpo in canna e mise la pistola nei jeans. Accese la moto e partì alla volta del sito di evacuazione. I poliziotti nel mentre restarono, cercando di creare un insediamento.
Con il vento in faccia, Marcus sfrecciò come una saetta nelle strade extraurbane che parevano essere vuote.
Nessuna di quelle cose era in vista, anche se, alcune tracce che arrivarono anche lì, ci furono.
Tirò dritto e non si fermò; notò solo un particolare... Un orsacchiotto di peluche sulla strada... sporco di sangue.
"Tutto quello che ho visto, non era l'unico orrore... ce ne sono di più brutti", pensò Marcus.
Passarono una decina di minuti quando passò davanti a un tunnel buio e davanti vide una jeep militare con lo stesso simbolo che l'anziano gli aveva indicato, circondata da delle barriere.Si fermò per controllarla e all'interno trovò una radio e un borsone ma non c'era traccia di chi guidava l'auto o di un eventuale passeggero... Notò solo una lunga striscia di sangue andare verso l'oscurità.
Prese le cose e chiuse la portiera, sentì però un urlo molto forte, come quello che sentì poco prima di riparare il bus, provenire dal tunnel; passarono pochi secondi quando si ricordò che quel tunnel portava verso la zona intasata dal traffico. Marcus iniziò a correre verso la moto e alle sue spalle, dall'oscurità uscì un orda immane di quelle cose, questa volta però... Si erano messe a correre. La jeep fu travolta e cacciata via e le barriere ribaltate in pochi secondi; riuscì a salire in sella appena in tempo per fuggire; portò con sé la radio e il borsone e continuò verso il sito.Passarono una 20 di minuti e Marcus si fermò a guardare la mappa ma, nel mentre... Sentì una voce femminile alla radio.
"C'è qualcuno ?! Per favore qualcuno è in ascolto ?! Mi trovo al sito Charlie ! Non voglio morire qui, vi prego aiutatemi !". Subito dopo la donna scoppio in lacrime e chiuse la trasmissione; chi era quella donna ? E soprattutto... A cosa si riferiva con "non voglio morire qui" ?
Forse Marcus era vicino a una verità che non avrebbe voluto scoprire...
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F I N D
Ciencia Ficción9 agosto 1997, era sera e il nostro protagonista stava sorseggiando una bottiglia di birra ghiacciata seduto sul cornicione del suo condominio, mentre guardava attento la città si mise a pensare al suo matrimonio che si sarebbe dovuto svolgere da lì...