Afton: Un nome, una garanzia

Prologo: La nascita di una futura promessa

Ogni nazione nel mondo ha il proprio ambasciatore nel calcio... Il Portogallo ha Cristiano Ronaldo; l'Argentina ha Lionel Messi; la Francia ha Mbappé; Brasile Neymar, L'Italia Totti, anche l'Egitto ha il suo ambasciatore, Mohamed Salah e starei ore a dire tutti i grandi giocatori di grosso calibro... Ma gli Stati Uniti d'America? Chi c'è? Pulisic? Altidore? Zardes? Non direi che sono allo stesso calibro... Nessuno Statunitense regge il confronto con quel calibro di giocatori, almeno fino ad'ora...

Il mio nome è Willie Afton, nato da padre Statunitense e madre Palermitana. Nacqui a Los Angeles, il 4 Maggio 2002 e da subito mi appassionai al calcio, ero un comune tifoso degli LA Galaxy ma simpatizzavo pure per la squadra tifata da mia madre, il Palermo. Da piccolo adoravo guardare Cavani gonfiare così tanto la rete di chiunque osasse sfidare il Palermo e i suoi campioni. Ne ero innamorato, così tanto che chiesi a mia madre di portarmi una maglia di Cavani (era il mio calciatore preferito) da uno dei suoi tanti viaggi a Palermo.
Mano a mano, passarono gli anni ed io, con la mia maglietta, mi dilettavo nei campetti a giocare allo sport per cui sembrava fossi nato, il calcio...
Dopo la morte di mio padre, quando avevo 10 anni, mia madre decise di farmi vivere con lei a Palermo, ma non voleva che perdessi la mia cittadinanza Statunitense in ricordo di mio padre e le diedi ascolto divenendo un Americano, ma con cittadinaza Italiana. È anche questo il motivo per cui posso parlare l'americano e l'italiano essendo sempre un madrelingua.
All'età di 12 anni, un talent scout mi vide giocare, rimase impressionato dalla mia enorme velocità in scatto, dall'accellerazione e dalla mia finalizzazione nei tiri (specialmente da fuori area) e dopo la partita,si avvicinò a me dicendomi...

T.S: Qual'è il tuo nome, ragazzo
Io: Willie, Willie Afton
T.S: Senti, Willie, saresti interessato a far parte della squadra giovanile del Palermo
Io: Ha detto... Palermo?
T.S: Almeno, è quello che ho detto. Ho già parlato a tua madre, non preoccuparti. Ha accettato, devi solo dirmi 3 cose: Piede forte...
Io: Sono ambidestro, ma prediligo il sinistro
T.S: ...Ruolo in campo...
Io: Sono veloce e ho una buona finalizzazione, direi... Esterno di centrocampo
T.S: ...E...Numero di maglia.
Io rimasi zitto per un attimo pensando a un numero significativo per me e mi ritornò in mente quando da piccolo, andavo allo stadio per vedere mio padre giocare una delle sue tante partite di campionato, si chiamava Norman Afton e portava la maglia numero 23. Così, decisi di onorare la sua memoria...
Io: La 23, voglio la 23
T.S: Perfetto, Vi farò sapere quando potrai cominciare, Willie

Passò una settimana da quell'incontro e giocai nelle giovanili del Palermo.

Vinsi tanti campionati con i miei compagni e arrivato all'età di 16 anni, fecero le selezioni per permettere ai giovani di fare parte della 1° squadra, il nostro mister ci fece schierare tutti in fila per il controllo dell'allenatore della prima squadra...

Al.1°S: Mhhh... Tu, vieni avanti *indicando un mio compagno*
Compagno: Si, mister *avanzò*
Al.1°S: Tu! Anche *indicando me*
Io: *avanzai con una leggera paura*
Al.1°S: Voi due, con me. Gli altri, possono proseguire
Io e il mio compagno andammo con l'allenatore, ci presentò una maglietta numerata e ci disse:

Al.1°S: Ho chiamato voi due, ma non è garantito che uno di voi vada con me.
Lui prima guardò lui, poi me...
Al.1°S: Sapete che per essere ammessi in prima squadra ci vuole talento, carisma e soprattutto coraggio...
Lui prese la maglietta e la sollevò verso di se. Avevo una paura indescrivibile poi arrivò quella fativica frase...

Al.1°S: Chi ha la... 23
Io: Io, mister. Ho io la 23
Al.1°S: Congratulazioni, sei stato promosso nella prima squadra del Palermo *mentre mi stringeva la mano*
Io: È un onore, signore *ricambiando*

Dopo quel pomeriggio, tornai a casa e detti la notizia a mia madre. Era orgogliosa di me come non mai...
Avevo la possibilità di cambiare il mondo con un solo gesto...
Era il momento di dimostrare che anche gli USA hanno il loro ambasciatore nel mondo...

WILLIE AFTON