IX

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"devo prendere le mie pastiglie."esclamo.

"cosa, posso vederle prima?"

"ma sei scemo? Le prendo da tre anni. Comunque sì, tieni."

"mm c'è scritto che non puoi prenderle da minorenne."

"lo so, non preoccuparti non c'è problema."

"non dovresti, ti fanno male."

"mi fanno stare bene."

"no, non è vero."

"dammi quelle dannatissime pastiglie, non sei il mio medico."

Mi avvicino a lui e provo in tutti i modi a prenderle ma sono troppo bassa.

"daii."lo imploro.

Inciampo sul tappeto e gli cado letteralmente addosso.

"scusa."dico cercando di rialzarmi ma lui mi blocca.

"ce la farai e io ti starò sempre accanto."dice lui

Lo dite tutti e poi mi troncate.

"non fare promesse che non sei sicuro di poter mantenere e poi non mi drogo sono soltanto antidolorifici."

"chi lo dice che me ne vado?"

"lo fate tutti prima o poi."

"hai ragione, ma io cercherò sempre di proteggerti."

"grazie"dico freddamente.

Mi alzo e noto che è già ora di andare.

Mangiamo in fretta e furia e andiamo.

Per un pelo entriamo in aula un minuto prima della professoressa di filosofia.

Le ore di storia e matematica passano velocemente per fortuna.

"oggi pomeriggio devo studiare"dico esasperata.

"infatti, se vuoi possiamo trovarci insieme."dice Angela.

Accetto.

La giornata finisce e così continuano tutte le giornate di gennaio.

Lo studio riempie il mio tempo.

Mi sveglio ed è febbraio il mese in cui io e Dominic compiamo gli anni:

"uuu è febbraio"urlo felice più che mai.

"ci sono i nostri compleanni non sei felice?"

"no, odio i compleanni."

"oh ehm ok"dico imbarazzata.

Mangiamo in silenzio e così anche in bus.

"scusami sapresti dirmi dove si trova il liceo leopardi?"mi domanda una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo in una giornata di sole.

"certo è qui davanti."

"mi puoi anche accompagnare in segreteria? non mi capisco molto."

Giro la testa per chiedere a dominic se vuole venire anche lui ma noto che è già impegnato con qualcun'altra.

"con piacere."

Giungiamo a destinazione.

Anche se con passo veloce arriviamo dopo il suono della campanella.

"buongiorno sono la nuo-, oh semidee, figlia di Atena e di Zeus, stupendo prede perfette."

Cerco di allontanarmi ma la segretaria mi ha già presa per un polso.

Le vedo uscire gli occhi che si trasformano in serpi.

Quasi urlo ma poi vedo la bionda che le trafigge una spada nel collo.

Corriamo in classe.

"tu devi essere la ragazza nuova, io sono la prof di francese."

"bonjour je suis française et je m'appelle Josephine."

(non suona proprio bene ma vabbè=)

"c'est fantastique, andate prendere un banco."

"comunque il mio nome è Audrey."mi presento una volta fuori dalla porta.

"mia madre mi ha insegnato a combattere così per difendermi dalle brutte cose o persone, ti aiuterò così potrai diventare guerriera come me."

"grazie, se c'è qualcosa in cui posso esserti d'aiuto sappi che sono disponibile."

"potresti aiutarmi a imparare meglio l'italiano."

"con piacere Josephine."

"sei simpatica sono sicura che diventeremo grandi amiche, puoi chiamarmi Josy."

"grazie mille Josy."

Ridiamo come sceme e la bidella ci guarda con un sopracciglio rialzato.

"scusi?avremo bisogno di un banco per la mia compagna"dico

"seguitemi."

Prendiamo l'ascensore fortunatamente, fare le scale con un peso del genere sarebbe un po' faticoso.

spazio autrice:

heyy sto ascoltando dua lipa e niente la adoro.

-giuls

FALLING SKIES:Gold Rush and Illicit Affairs|giulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora