Ero un liceale come tutti gli altri, iniziavo la giornata con pane tostato e latte e correvo con una sigla anime perchè ero in ritardo a scuola. All'arrivo incontro lei, la senpai di due anni più grande, ma di 5 taglie più grandi. Amelia, così si chiama. É la presidentessa del consiglio studentesco, massimo dei voti anche in educazione fisica, campionessa olimpionica per 5 anni consecutivi, minorenne, bionda, 90-60-90, la ragazza perfetta insomma. Cosa potrebbe mai vedere una bellezza simile in una nullità cringe base fotocopiata degli anime classico sfigato che tra 2 secondi sbloccherà un potere incredibile che la farà innamorare di me?
Ma quel giorno tutto cambiò. Una loli nana, piatta con la voce stridula, e sopratutto tsundere, spuntò dal nulla dicendomi che ero destinato a grandi cose, ma che avevo la faccia di minchia. Era Gaia, una divinità di una setta di contrabbandieri comunisti cafoni, i cosiddetti CCC. Uno di questi questi comunisti cafoni era Frankie, un uomo alto un metro e 250 millimetri, con una cicatrice sul pallo destro, e mi diede un fucile a pompini. Vi lascio immaginare come funzionasse la ricarica.
Ad un certo punto scesero giù dal cielo i nazifascisti messico-islandesi e iniziarono ad urlare a gran voce "SI LAVORA E SI FATICA, SOLAMENTE PER LA FICA" (Fondazione Internazionale Coglioni Anonimi). Gaia mi disse di prendere il fucile e il coraggio a due mani, bagnarmi bene le labbra e iniziare a sparare, non solo proiettili. Lo scontro fu epico, tipo 2 colpi un morto, un pompino. Frankie li buttava giù a rutti e pizze che manco Papa Francesco e Bud Spencer messi assieme. Sconfiggemmo gran parte dei nemici, ma ne restò uno, Astolfo. L'astronzo prese Amelia e minacciò di bombarsela con una banana se non gli avessi consegnato Gaia e il gaio smeraldo (uno smeraldo arcobaleno che consentiva ad un comune essere umano di trasformarsi in un gay). Gli dissi che non avevo un simile oggetto e fu allora che spuntò lui, Giovanni. Questo losco figuro alto un metro e un altro metro, secco e con un vago odore di vaniglia, possedeva lo smeraldo ed era il capo dei CCC. Si mise accanto a me e mi disse "Credi in te stesso o ti inculo".
Allora presi coraggio e fucile a 2 mani e anche a 2 piedi, feci la pompa più veloce della mia vita, ormai ci avevo preso gusto, sparai un colpo netto che quasi sfiorò i bellissimi capelli di Amelia, ma prese dritto nel pallo sinistro Astolfo (che era alto 3 metri e ottanta e aveva due mani molto grandi). Amelia si liberò, venne da me, mi abbracciò e disse "Sei tutto quello che ho sempre sognato". Io le dissi sussurrando "Non sono bravo solo a fare le pompe".
Tutto è bene ciò che finisce bene. Fine.