Riccardo - PACCHETTI

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"Carissime Jody e Margherita

è trascorso più di un mese dall'ultima volta che ci siamo viste e non potete immaginare quanto mi mancate. Ricordo con viva malinconia le nostre passeggiate, le nostre lunghe chiacchierate. Margherita cara, conservo ancora la tua copia di quel libro meraviglioso sulle piante tropicali e lo custodirò fino al tuo ritorno. E la tua fantastica conchiglia di mare, cara Jody, la tengo ancora in gran segreto; la governante ha il brutto vizio di giudicare "robaccia" troppe cose e per questo motivo non la tengo più in camera mia.

La vita qui ad Hali scorre come il lento passar del tempo durante quei tipici pomeriggi dove non si ha nulla da fare. Il quotidiano viver della gente però è frenetico, colpa della grandezza di questa città e del gran da fare di tutti quanti. I guai non mancano mai, i nostri eroi cittadini sono stati via per tre giorni in questo mese per svolgere un incarico troppo pericoloso, e nella loro assenza abbiamo avuto tutti una gran paura. Fortuna che son tornati in tempo per sventare una piaga che stava per diffondersi qui in città. Continuano a proteggerci e sono in buona salute. Mi auguro che il vostro soggiorno a Maji stia procedendo bene e che possiate godere della stessa protezione che abbiamo noi.

Adesso però urge un racconto. Vi sembrerà sciocco parlar delle cose che vi sto per scrivere da ora in avanti, ma sento la necessità di dovervi raccontare il più importante avvenimento di questo mese, poiché ho subito una grossa perdita e ho preso una decisione importante.

Com'è superfluo ricordare, godiamo (godevo) dell'immenso privilegio di essere nate in ottime famiglie e, come di consueto, un giorno come tanti (gli eroi erano già tornati e la piaga era stata sventata da poco), stavo per mandar uno dei miei servi al mercato. Straordinariamente mi destai prima di impartire l'ordine alla servitù perché, come da bambina, mi venne l'inspiegabile voglia di pensar io stessa alla spesa. Mi auguro che ricordiate le innumerevoli volte che vi ho quasi trascinato con me tra le strade affollate di gente nei giorni di mercato, e vi chiedo scusa se sono stata particolarmente insistente. Sicuramente sono da compatire, ma non posso farci nulla; è irresistibile la voglia dentro di me di star lì, tra le persone, a mercanteggiare e a scoprire cose nuove. Ora tutto ciò è la mia vita, anche se non come l'avevo sognata.

La città di Hali vanta uno dei mercati più curiosi di tutto il mondo, ma mai potevo aspettarmi di trovare un giorno la merce più interessante di sempre. La bancarella che la vendeva, aveva tutta l'aria di essere nuova, poiché situava stretta tra quella storica della carne e degli insaccati di Gregory e quella della fioraia Montarou (ancora in vita nonostante la sua età, e mi chiede spesso di voi). Quel tale aveva piazzato tanti cartelli con scritte accattivanti, quasi a coprire l'intera struttura, la quale si presentava assai modesta e, dopo un'attenta osservazione, anche traballante. Il venditore, assai disponibile, gridava a gran voce frasi che fecero nascere in me un sincero interesse. Non fui l'unica ad interessarmi, difatti c'era un sacco di gente che affollava quel punto del mercato.

"Ma cosa vendeva di tanto curioso?" vi starete domandando. Carissime, per quanto certi bifolchi han provato a rivendere oggetti magici o cure particolari e metaforiche, questo figuro supera di gran lunga tutti loro, persino gli incantatori o coloro che dicono di aver creato delle creature magiche: quel tale vendeva sogni e situazioni.

Non era la prima volta che ne vedevo uno, da quel che ho letto molti eroi acquistano da loro, ma non solo. Posso dire che sono una delle cause di disgrazie a cui assistiamo ogni giorno, dato che, a quanto sembra, non si fanno scrupoli nel vendere la loro roba anche a gente con cattive intenzioni.

Avvicinandomi sempre di più, spinta dall'immensa curiosità di vedere da vicino in che modo fosse fatta la mercanzia, mi feci strada tra lo sciame di persone che provava a scavalcarsi l'una sull'altra per essere la prima ad essere servita. La merce esposta era misera e chiusa in pacchetti grezzamente confezionati, ma il carisma di quel venditore mi catturò in maniera tale non poter resistere, non solo per le frasi che diceva, non so dirlo con certezza ma... c'era qualcosa in lui che mi attirava. Ancor di più mi attirava ciò che vendeva, e non aveva colpito solo me, tanto che tutti i presenti si spingevano per sentirlo parlare e vendere. Non fui molto fortunata e dovetti aspettare tanto tempo prima di riuscire a trovare il modo di poter parlare con lui senza essere spinta di continuo. Me ne andai in giro per il mercato per un bel po', fino a quando non venne l'ora di chiusura e la folla scemò poco per volta, lasciandomi finalmente sola con lui.

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⏰ Last updated: Jan 22, 2020 ⏰

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Riccardo - PACCHETTIWhere stories live. Discover now