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Raggiunsi a passo spedito il mio telefono, con la speranza di trovarlo integro, sebbene il forte rumore di vetro sentito poco prima durante la caduta non mi avesse lasciato delle buone aspettative.

Sentivo il battito accelerato e stavo già iniziando ad agitarmi, ma continuai a stare in silenzio, abbassandomi verso il terreno, per poi afferrare finalmente l'oggetto che risiedeva sotto di me, con la mano. Girai lo schermo dalla parte del mio viso, così da poter vedere se ci fossero delle scheggiature o altro.

Avevo tenuto per tutto il tempo gli occhi chiusi, con la costante paura di ritrovarmi senza più l'unico dispositivo elettronico che sarebbe dovuto resistere fino alla fine di quell'anno, anche perché non mi sarei potuto permettere di spendere dei soldi, che nemmeno ho, per colpa di qualcun altro che mi aveva fatto cadere.

Aprì le palpebre e gettai uno sguardo di fronte a me. Quello che vidi mi portò ad alzarmi ed a imprecare come mai prima d'allora.

Provai ad accendere quello che ormai era solo un inutile oggetto, non potendo più nemmeno definirlo cellulare. Si accese, ma l'unica parte "salva" era in alto a destra, il resto era ricoperto dal nero. I cristalli liquidi.

Una mano si appoggiò sulla mia spalla, così digrignai i denti, voltando il viso verso la direzione da cui proveniva la presa.

Guardai quel ragazzo con rabbia, quasi come fosse solamente lui il motivo di quel misfatto, un'errore dovuto ovviamente ad entrambi, considerando che nessuno dei due era stato attento, ciò nonostante, in quel momento sentivo che ci stesse lui dalla parte del torto.

La mia mente era appannata, non riuscivo a pensare lucidamente, in tal modo arrivai ad aggrappare le mie dita attorno al polso del corvino, facendolo indietreggiare leggermente.

Ne ero certo, era sorpreso dal mio improvviso gesto, in fondo lo ero anch'io, tuttavia sorrise, quasi soddisfatto di aver finalmente ricevuto una mia risposta che non fosse quella di ignorarlo e tenerlo lontano, sembrava compiaciuto e ciò mi irritava maggiormente.

"dovresti smetterla di infastidire le persone, potrebbero farti del male." dissi, cercando di sembrare minaccioso, malgrado il mio aspetto esteriore rendesse tutto questo parecchio difficile.

"hai paura che qualcuno mi faccia del male? Sei così tenero." sussurrò con un tono di voce roca, che mi fece fare una smorfia, disgustato dal suo modo di parlare e dalla sua voce, e no, non era la prima volta che lo fossi.

Strinsi la presa sul suo polso, posando il telefono nella tasca posteriore dei jeans, in modo da liberare anche l'altra mano. Non appena compiuto quel gesto, lo spintonai lontano da me con tutta la forza che possedevo, preferivo non sprecare ancora fiato con una persona del genere, gli avrei dato solo quello che voleva.

"fanculo" furono le ultime parole che gli rivolsi, riprendendo a camminare verso la mia classe, con l'intento di fare finire in fretta quella giornata.

"ci vediamo stasera" urlò contro di me, ma non mi girai, decisi di non calcolarlo, proseguendo per la mia strada. Delle domande si sparsero nella mia mente al realizzare la frase che il corvino mi aveva rivolto.
Come poteva pensare che sarei andato quella sera stessa? Non avevo dato conferma a nessuno, tanto meno a lui, quindi perché credere che ci saremmo rivisti? Chiusi gli occhi, lasciando che un sospiro uscisse dalle mie labbra.

In seguito a quell'azione mi accorsi di essere arrivato di fronte alla mia aula, aprì la porta e mi preparai alle ore di lezione che stavano per iniziare.

Finalmente l'ultima campanella aveva suonato e con essa la mia voglia di andare a riposare per almeno un paio d'ore non sparì nemmeno un minimo.

Quasi all'arrivo della porta, alzai il volto, incrociando lo sguardo con il mio compagno di stanza.
Lo guardai stranito e senza darmi il tempo di dire anche solo una singola parola, mi presentò il problema.

"Ho perso le chiavi, quindi ti stavo aspettando" mi comunicò Namjoon, arrossendo di poco, probabilmente in imbarazzo per la situazione. Dentro di me continuavo a ripetermi di non essere freddo, poiché non era successo niente di ché, ed il suo era stato un momento di distrazione.

"Okay" pronunciai quel vocabolo, senza aggiungere altro.

Avevo compiuto un passo avanti, non avevo fatto le mie solite battute, sebbene gli avessi rivolto comunque un tono indifferente e non cortese.

Proseguì verso la stanza con un passo veloce, sperando che riuscisse a starmi dietro, infatti non ebbe molti problemi a seguirmi, fortunatamente.

Appena arrivati, spalancai l'uscio, ovviamente utilizzando la chiave, la lancia verso la direzione del mio "coinquilino" ed entrai in stanza.

"vai a farti il doppione, altrimenti sarà un casino" accompagnai questa frase dopo il mio gesto improvviso, per lo meno avrebbe capito il perché l'avessi fatto.

"grazie" lo sentì sussurrare, mentre si abbassava per recuperare l'oggetto, non essendo riuscito a prenderlo in tempo.

Lo vidi uscire con un sorriso sul volto, ma non ci diedi peso e mi distesi sul letto, chiudendo gli occhi e rilassando il corpo sul morbido materasso.

Pov autrice:

Ciaoo, come va? Spero bene.
Io sto avendo dei problemi, proprio per questo non sono riuscita ad aggiornare questa storia.

Sto iniziando ad affezionarmi troppo a quello che sto scrivendo, nonostante sia tutto fatto molto a caso e lo ammetto senza problemi.

A parte ciò, vi piace la lettura? Vorreste darmi dei consigli su quello che dovrei cambiare o aggiungere? Ditemi voi. :3

Molte cose non mi convincono, ma si vedrà poi su cosa dovrei migliorare.

Grazie ancora di tutto🖤

×I'm Straight× jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora