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Sono le 07:30 e sono in enorme ritardo,saluto velocemente mia madre e esco di casa correndo, arrivo a scuola giusto in tempo per entrare.q

« ma che fine avevi fatto » mi domandò sofia

«niente ho solo fatto tardi»risposi con il fiatone

Entrammo e ci mettemmo sedute, subbito dopo entrò andrea, mi guardò e si mise seduto al suo posto.

La prima ora del martedì era di storia,la storia che trovo praticamente inutile.

La prof entrò in classe con un sorriso da orecchio a orecchio dicendo « ragazzi , ho una sorpresa per voi» disse senza smettere di sorridre « farete un lavoro di coppia » io guardai subbito sofia ma la prof continuò « ho pensato di farvi fare un lavoro su quello che avete studiato quest' estate » io sbuffai ma intanto sofia aveva comprese il mio sguardo e disse «si prof io sto con laura»

«no,laura fa coppia con andrea»

«cosa?» urlai «no,nn voglio»

«ho pensato che siccome quest' estate avete studiato insieme potevate continuare » disse con tono quasi dolce

«no prof quest' estate mi è bastata » brava laura ti sei messa nei casini da sola complimenti ottima mossa!

«no prof la prego , con chiunque ma non con lei» oh finalmente, dov'era finito? perché non reclamava ?

«ho detto che dovete studiare insieme punto e basta, quindi oggi vi vedete e mi portate il lavoro la prossima settimana ,chiaro ?» grande nn solo facevo coppia con un bastardo ma dovevo studiare 10 capitoli in meno di una settimana.

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Le altre ore passarono velocemente e non riuscivo a smettere di pensare come sarebbe stato il lavoro di coppia.

Sicuramente avrei fatto tutto da sola lui avrebbe ripetuto la parte ( preparata da me ) a memoria. Suonò la campanella indicando libertà, ma non per me , io dovevo stare chiusa qui dentro ancora per qualche ora. Presi il cellulare e mandai un messaggio a mia madre avvertendola che sarei rimasta a scuola per un lavoro.

« non penserai mica di lavorare qui dentro vero?» disse andrea avvicinandosi

«e se non qui dove scusa ?» chiesi sbuffando

«possiamo fare a casa tua?» io mi girai e lo guardai come per dire "non ti invito a casa mia" , uno sguardo che lui capì perché aggiunse «okey tranquilla, facciamo a casa mia ?»

«ma perché non possiamo farlo qui?» domandai «basta stare qui dentro cambiamo aria, sembra di stare in galera»

In effetti non potevo dargli torto ma non ero convintissima di andare a casa sua « che c'è, hai paura ? Non ti faccio niente di male , non mi comportò così con le ragazze»disse con un sorriso malizioso «andiamo se no si fa tardi» mi prese un polso e mi portò fuori. Erano le 14:05 e la scuola era già deserta non c'era nessuno,neanchei n lontananza .

Mi porse il casco della moto ,me lo misi e salii « stringimi i fianchi » disse

« cosa?»

«se non vuoi morire cadendo dalla moto ti devi stringere a me» spiego tra un sorriso e l'altro

«si scusami» dissi con un leggero accenno di vergogna

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«ok siamo arrivati» disse sorridendo

Scesi, gli diedi il casco e Entrammo in casa.

Abbita al piano terra, ha una casa da urlo,è enorme.

«allora,che dici iniziamo ?» chiese

«si certo»risposi avviandomi verso il tavolo della sala da pranzolui mi prese per un polso e mi girò verso di lui « no li stiamo scomodi, andiamo in camera mia »

No stop un' attimo: camera nelle camere c'è un letto, letto ci si sdraiai, letto + andrea= rischiare grosso

«e dai, non avrai mica paura » disse avvicinandosi , io indietreggiai fino a quando nn trovai il muro o no porcamiseria non ho vie d'uscita «no è che....»lui si avvicinò ancora di più «è che... pensavo che il salotto fosse più comodo per scrivere» conclusi la frase

Lui mi sfioro il braccio provocandomi brividi «guarda che se lo voglio lo faccio dove mi pare e piace,capito?» io deglutii e mossi leggermente la testa in senzo di comprensione .

Dio mio quanto lo odio quando fa così, ha due occhi che ti prendono troppo, chiunque cadrebbe ai suoi piedi.

Entrai in camera: letto,scrivania,specchio,armadio e un piccolo divano in pelle nero .

Mi sedei li,lui sul letto con la schiena alla spalliera.

«iniziamo?»chiesi«io quest'estate non ho toccato libro,tu?»

Lui si alza,si avvicina e mi tocca i fianchi «laura»dice«non mi va di studiare»

Mi girai di scatto con il libro in mano,sentii un brivido percorrermi la schiene «d-dobbiamo studiare storia» dissi scansandomi dalla sua presa .

Mi sedei sul divano e aprii il libro «sei bellissa» disse

«l'unione europea ..... » dissi con l' intento di cambiare discorso,mi levò il libro dalle mani e mi riprese i fianchi. Un'altro brivido mi percorse la schiena «perché fai di tutto per cambiare discorso?» mi chiese

«perché ..... » mi baciò il collo« perché non sei il mio tipo» lo scansai con forsa presi il libro, lo zaino e uscii dal palazzo correndo.

Amo l' odio tra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora