FAVIJ.

IL MESSAGGIO

Stavo andando a casa dato che Laura era uscita prima da scuola a causa del mal di pancia. Dovevamo fare i compiti insieme, ma andró da lei solo se mi chiama. In fondo non siamo migliori amiche e non voglio andare da lei senza avvisarla..

Arrivata a casa mi chiusi direttamente nella mia stanza. Mio papà era ancora al lavoro, e sarebbe rientrato solo la sera tardi.

Ehmm. Cosa posso fare adesso? Oggi é martedì, quindi sono uscita alle 16. Beh, aspetteró il messaggio di Laura.

~ {alle 20..}

PAPÀ: Tesoro, sono tornato!

IO: Ciao papà!

PAPÀ: Come mai non sei da Laura?

IO: Si é sentita male a scuola.. non volevo disturbarla :)

PAPÀ: Vabbene, vado a preparare la cena.. tra 10 minuti é pronta!

~ {un' ora dopo..}

DRRR (vibrazione del telefono xD)

Un messaggio... * controllo whatsapp*.

Ció che mi scrisse Sofia, mi rallegró.. ma allo stesso tempo mi arrabbiai. Decisi di chiamarla.

-Pronto? Cosa?! Sofia, sono felice per te.. ma non posso farlo.-

Sofia non poteva parlare al telefono, anche se più che altro non voleva (non lo avrebbe ammesso mai).

La mattina dopo mi svegliai presto per arrivare a scuola un pò prima e non come faccio di solito.

Alle otto meno un quarto ero ad aspettar al solito bar dove tutti prendevano qualcosa prima di attraversare la strada ed entrare nei cancelli di scuola.

Mmm c'era un buonissimo odore di croissant appena sfornate. Rimasi con lo sguardo fisso nel vuoto.

-"Prontooo c'é nessuno?!"- Sofia mi stava sventolando la mano davanti al naso.

-"Eccoti finalmente.."-

-"Scusa mi sono svegliata tardi.. ma passiamo al sodo. Tu devi farlo. Devi venire. Ti scongiuro. Farò ció che vuoi.. devi capirmi, é una possibilità su mille per me! Devi venire al Games Week con me... io devo conoscere Lorenzo.Dirgli tutto ció che non ho potuto dirgli finora. Che mi regala ogni giorno mille sorrisi, emozioni, risate. E voglio farlo con te, anche se tu non hai la passione per Youtube e non ti piace ma.. sei la mia migliore amica."- Sofia non aveva più fiato.

-" Sofia tu sai che ti amo di bene quindi  (...)