Poi il telefono suona, non ricevo spesso chiamate e ci metto un po' a realizzare che sia proprio il mio telefono, Akito mi guarda incuriosito.
"Pronto?"
"Signorina Kurata sono riuscita a trovarla! Spero si ricordi di me sono Yuchino Hono, ha presente? della casa editrice? Volevo dirle che ho letto il suo libro tutto d'un fiato! Non potevo credere a quello che leggevo è la più bella autobiografia che abbia letto negli ultimi anni, credo che chiunque potrebbe mettersi nei suoi panni leggendola e devo ammettere che ho versato copiose lacrime leggendo di sua madre e del suo manager, mi sono sentita parte della famiglia!" la sento parlare a macchinetta e non riesco a credere a quello che sento "vogliamo pubblicarlo il prima possibile, se potesse passare a trovarmi, potremo discuterne meglio!"
"Si, si certamente. Quando vuole!" dico entusiasta.
"Io sono qui sia oggi che domani, poi andrò all'estero per una settimana, se potesse raggiungermi prima delle 18 sarebbe fantastico, ovviamente se non ha impegni."
"si posso arrivare, ma mi ci andrà almeno un'ora"
"Perfetto non c'è problema! La aspetto allora!" dice mettendo giù.
Rimango immobile a fissare il telefono, ancora incredula.
È Akito a riscuotermi dai miei pensieri "Devi andare?"
Lo guardo spaesata, sono stata una stupida potevo rimandare a domani e finire la mia giornata con lui, starà sicuramente pensando che sono una vera stronza "Mi, mi dispiace, non ci ho proprio pensato! È che è tutto così inaspettato... pubblicheranno il mio libro" dico cercando di riordinare le idee.
"Ma è fantastico! Ti accompagno?" chiede con un sorriso.
"Lo faresti?" lo guardo gradata e lui conferma con un cenno del capo.
"Però devo andare a cambiarmi, vorrei avere un aspetto un po' più professionale" dico.
"Bhè casa non è lontana, dai andiamo!" dice alzandosi e allungandomi una mano per tirarmi su.
Mentre torniamo a casa gli racconto dello strano incontro che ho avuto quando sono andata alla casa editrice, lui sembra entusiasta, è un'opportunità magnifica.
Io entro in casa e mi dirigo direttamene verso l'armadio, mentre lui mi segue, cerco i vestiti che volevo e senza pensarci inizio a spogliarmi, lanciando i vestiti sul letto, un gesto così naturale che non ci do la minima importanza, fino a quando mi guardo allo specchio e vedo lui appoggiato allo stipite della porta che mi fissa. I suoi occhi puntati sulla mia schiena mi fanno andare immediatamente a fuoco, il suo sguardo, posso leggerci lo stesso desiderio che provo io, lui si accorge che lo sto fissando attraverso lo specchio, sembra scuotersi, abbassa lo sguardo "mi dispiace" dice in imbarazzo.
Io lascio cadere le cose che ho in mano e mi avvicino buttandogli le braccia al collo, i miei occhi si perdono nei suoi, sento che si irrigidisce, mi sembra quasi che stia anche trattenendo il respiro.
"Akito stringimi ti prego!" fosse anche solo per un attimo voglio sentire il suo calore sulla mia pelle.
Le sue braccia mi avvolgono "tu chiedi troppo al mio auto controllo" dice posandomi un bacio sulla fronte, poi mi afferra per le spalle e mi allontana voltandomi le spalle e andando verso l'uscita. Sento la porta dell'ingresso che si chiude mentre sono ancora li ferma immobile a pensare a quella sensazione. Sono proprio una stupida, avrei dovuto fermarlo o trattenerlo, il mio corpo è un fremito.
Finisco di vestirmi sperando di trovarlo fuori ad aspettarmi, ma di lui nessuna traccia, devo darmi una mossa o si farà tardi.
Finisco per passare l'intero pomeriggio a discutere della pubblicazione del libro, diritti d'autore e cose varie di cui onestamente non so un gran che, ma Yuchino mi assicura che è un contratto molto vantaggioso e alla fine dopo aver firmato un milione di fogli mi dicono che il libro andrà in stampa al più presto e che entro un mese sarà nelle maggiori librerie, e alla fine mi convincono a pubblicarlo sia per il Giappone che per l'America, inizialmente, poi a seconda del successo verrà tradotto anche in altre lingue, visto che ero un'attrice il pubblico potrebbe essere più vasto di quanto ci aspettiamo. Speriamo solo che questo non si trasformi in una catastrofe, non vorrei trovarmi di nuovo i paparazzi fuori dal portone.
Quando torno a casa provo a chiamare Akito, ma non risponde, vorrei scusarmi per la sciocchezza di oggi pomeriggio. Sospiro mettendo giù il telefono e decido di infilarmi nella vasca, mi rilasso quasi immediatamente, ma mi rendo conto di avere fame e decido visto che non ho quasi niente a casa di ordinare una pizza.
Mi infilo una maglietta e un leggins per stare più comoda e aspetto la mia cena. Quando suonano al campanello ritiro la mia pizza e mi butto sul divano davanti alla tv. Appena addento la prima fetta suona il campanello, che abbia dimenticato qualcosa il fattorino? Vado ad aprire e vedo Akito, sicuramente è andato a correre, ha una tuta addosso e il fiatone, non faccio in tempo ad invitarlo ad entrare che lui elimina la distanza tra di noi, le sue labbra sono sulle mie con un impeto che palesa le sue intenzioni. Mi ritrovo ad assecondare quel bacio con lo stesso disperato desiderio. Lui mi afferra per i fianchi e mentre mi alza allaccio le mie gambe alla sua vita, mi ritrovo sospesa tra il muro e il suo corpo, mentre lui continua a baciarmi, le sue mani vagano sul mio corpo mentre io resto aggrappata alle sue spalle, il mio corpo si accende di più a ogni suo tocco, inizia a baciarmi il collo e sento una vampata di calore avvolgermi. Un gemito sugge al mio controllo. Lui sembra risvegliarsi da un sogno, si blocca fissandomi. Cerca di riprendere fiato e mi rimette a terra.
"Akito!"
"Scusami!" dice allontanandomi e girandosi per aprire la porta.
Non voglio che se ne vada! Lo abbraccio stringendomi alla sua schiena "Non te ne andare! Ti prego!"
Lui si gira prendendomi le mani e baciandole "Non posso" dice e un secondo dopo vedo la porta che si chiude e io sono di nuovo sola.
Non capisco quello che sta succedendo, perché mi evita?
Cerco ancora di chiamarlo ma di nuovo suona a vuoto, non risponde nessuno.
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Cambia Prospettiva
ФанфикMi sono appena trasferita e non conosco nessuno in questa città... cosa mi riserverà il destino? Questi sono i pensieri di Sana quando decide di cambiare la sua vita...