Capitolo 18

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Sono passati diversi giorni, mi sono obbligata a tornare al lavoro, a tornare alla mia vita, esco con i miei colleghi che stanno diventando dei veri amici per me, siamo un gruppo davvero affiatato. Ogni volta che mi viene in mente Akito trovo il modo di scacciarlo via, se sono sola metto la musica a tutto volume o vado in palestra e fatico fino allo sfinimento così poi quando torno a casa sono così stanca che mi addormento subito. Anche se i sogni non sempre mi aiutano e mi capita ancora di sognarlo, ma per fortuna sempre di meno.

Evito accuratamente la zona dell'università e del bar dove lavora e ogni volta che entro o esco da casa lo faccio quasi correndo. Così dovrei evitare di incontrarlo, o almeno spero e finora ha funzionato.

Sono davvero in ritardo, ho appuntamento con un'amica in palestra e corro nonostante il borsone.

Ad un tratto , mi inciampo e mi ritrovo a terra, ma mi accorgo subito che qualcuno mi ha fatto cadere di proposito, mi giro per capire cosa cavolo è successo e mi ritrovo davanti la ragazza di Akito e la sua amica che mi guardano in cagnesco.

"Guarda c'è la principessa sul pisello!" dice una acida.

"Si la sgualdrina che mi ha rovinato la vita!"

"Dovremo fargliela pagare!"

Io cerco di rialzarmi raccogliendo la mia roba sparsa per la strada e una di loro vede il mio cellulare e lo pesta con il tacco rompendolo "oh che sbadata, era tuo? Immondizia come te immagino"

"La volete piantare?" urlo esasperata.

"o guarda l'attricetta sgualdrina si è arrabbiata!"

la Ragazza di Akito viene verso di me minacciosa "dopo quello che mi hai fatto dovresti solo stare zitta stronza! Io avrò perso Akito, ma sappi che non sarà mai tuo! Ucciderei piuttosto!" dice dandomi uno spintone che mi fa perdere l'equilibrio e finisco a terra sbattendo la testa.

"Sarà meglio che stai attenta stronza!" dicono andandosene.

Io rimango li scioccata, massaggiandomi la testa e cerco di recuperare tutta la mia roba e i pezzi del cellulare che ovviamente è morto. Poi mi dirigo alla palestra che è ormai dietro l'angolo, la mia amica appena mi vede mi viene in contro preoccupata.

"Sana, stai bene? Che ti è successo? Ma tu stai sanguinando!" mi da una mano a ripulirmi e mi accompagna nell'infermeria della palestra, mentre le spiego cos'è successo.

Lei insiste perché io sporga denuncia contro quelle due pazze, ma io voglio solo dimenticare questa faccenda che mi ha terrorizzata, ma cosa cavolo è successo. Come possono due ragazze all'apparenza tanto innocue essere così crudeli?

Per oggi evito di fare esercizi faticosi, l'infermiera, dice che è solo un taglio superficiale, ma è meglio non esagerare comunque e in caso di vertigini o nausea di andare subito in ospedale.

Appena cerco di alzarmi mi viene un giramento di testa e la mia amica si fa prendere dal panico, cerco di spiegarle che ultimamente ho mangiato male e dormito poco e sicuramente è dovuto a quello, ma lei insiste e un minuto dopo siamo su un taxi per l'ospedale.

La mia amica spiega che ho battuto la testa e ho le vertigini, mentre io cerco di minimizzare, ma immediatamente mi portano una sedia a rotelle.

"non vi pare di esagerare?" chiedo, visto che vorrei solo andare a casa.

"no signorina, è la prassi. Adesso si sieda la faccio visitare e poi andiamo a fare i raggi"

"Ma è solo un graffio!" mi lamento, ma è praticamente inutile e alla fine mi devo arrendere.

Quando arriva il medico mi prende un colpo.

"e tu che diavolo ci fai qui?" chiedo sconcertata.

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