Cavolo sono di nuovo in ritardo, ho passato tutta la notte sveglia e arrabbiata e adesso ho un mal di testa esagerato e ovviamente ci metto il doppio del tempo a fare tutto. Ho chiesto di tornare al lavoro e arrivo già in ritardo, che bella figura che ci faccio.
Sto correndo quando, mi ritrovo a terra, qualcosa mi colpisce, non riesco nemmeno a mettere a fuoco.
"Non ti era bastata? Brutta stupida?" questa voce la conosco.
"Dovevi andare a fare la spia vero? Bhè adesso ti insegno io cosa vuol dire mettermi i bastoni tra le ruote!" continua a urlare Fuka.
Lei continua a riempirmi di calci e io non riesco a reagire, mi gira la testa, poi mi colpisce vicino ai punti ancora freschi e io perdo i sensi.
Mi sveglio con un soffitto bianco e le luci al neon che mi danno fastidio agli occhi. "Dove sono?" chiedo senza riuscire a muovermi.
"Non si muova, si trova in ospedale, l'hanno trovata per strada, probabilmente si tratta di una rapina, si ricorda qualcosa?" una voce dolce e tranquilla mi rassicura.
"No, non ho idea di cosa si successo" dico ancora confusa.
"Io sono la sua infermiera, mi hanno chiesto di monitorarla e vedere quando si sarebbe svegliata. No, la prego non cerchi di muoversi. Abbiamo dovuto ricucire i punti che aveva sulla testa, e per il momento le hanno messo un collare. Adesso devo farle qualche domanda per compilare la sua cartella, ok? Prima di tutto il suo nome e cognome, non abbiamo trovato i suoi documenti."
"Mi chiamo Sana Kurata"
"Benissimo ho qui una Sana nata il 7 Marzo è lei?"
"si si sono io"
"è stata qui solo ieri"
Appena metto a fuoco, mi torna in mente tutto, si sono stata qui solo ieri perché sono stata aggredita e oggi di nuovo e per di più dalla stessa persona. Come può una donna arrivare a tanto? Mi sembra una follia. Fuka ha detto che ho fatto la spia, quindi sicuramente Akito le avrà di nuovo parlato e lei se l'è presa con me. Nonostante tutto, lui continua a vederla, e continua a fregarsene di me. Gli avevo detto di non immischiarsi e lui, mi ha ignorato ancora e questi sono i risultati.
"senta non voglio metterla sotto pressione, ma qui fuori c'è la polizia che vuole farle qualche domanda, posso farli entrare?"
Dice senza nemmeno darmi il tempo di rispondere dato che sta già aprendo la porta, non penso di aver tanta scelta.
"buongiorno, signora. Io sono l'agente Mayer, mi hanno appena chiamato per dire che hanno trovato la sua borsa a pochi isolati dove è stata trovata lei, in un cassonetto. Probabilmente il ladro che l'ha aggredita ha preso quello che voleva e poi l'ha buttata, l'abbiamo portata in centrale per vedere se ci sono delle impronte e poi gliela restituiremo.
Intanto se le ricordasse qualcosa, qualsiasi cosa ci sarebbe di grade aiuto"
"io non lo so , stavo andando al lavoro, ero di corsa perché ero in ritardo, ricordo solo di essere caduta, ma nient'altro"
"sicura? Non ricorda un viso o una voce? Anche solo un dettaglio"
"Si era la voce di una ragazza, ma non so dirle di più"
"Certo, va bene così, adesso la lasciamo riposare, un mio collega le riporterà la borsa appena possibile. A dopo."
Subito dopo arriva un medico, saluta, prende la mia cartella e inizia a dirmi che dovrò restare in osservazione per almeno 24 ore, perché ho una piccola emorragia interna che sperano si rimargini da sola, se no dovranno operarmi. Cerca di tranquillizzarmi ma non è di grande aiuto.
"Facciamo così, visto che abbiamo bisogno che lei recuperi tutta l'energia possibile la farò dormire con un sonnifero, così il corpo non avrà altro a cui pensare se non aggiustarsi da solo, e quando si sveglierà vedremo come procedere ok? Quasi dimenticavo, visto che è arrivata qui da sola, vuole che avvisiamo qualcuno?"
"Si per favore, al lavoro mi aspettavano si saranno preoccupati" gli lascio il nome della casa editrice e mi dice che faranno loro la telefonata, poi prende una siringa e la infila nella flebo e dopo poco inizio a sentire gli occhi pesanti e finisco per cadere in un sonno profondo.
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Cambia Prospettiva
FanfictionMi sono appena trasferita e non conosco nessuno in questa città... cosa mi riserverà il destino? Questi sono i pensieri di Sana quando decide di cambiare la sua vita...