Capitolo contro il bullismo

257 11 35
                                    

(Il dolore di non aver avuto tempo di fare un disegno per questo capitolo...;-;)

Bene...Allora, roviniamoci il compleanno tre giorni prima così, bene Marta, no ok, non diciamo cazzate.

Oggi è il 7 febbraio, cioè la giornata nazionale contro il bullismo, per questo motivo, per ricordare questa giornata, ho deciso di raccontarvi la mia storia sul bullismo (che probabilmente non vi importerà però non sapevo che fare per il capitolo quindi facciamo le persone per niente serie rovinandolo con i miei stessi commenti).

Prima di tutto però, vorrei fare questa promessa: io non sono mai stata magra, ed è proprio questo quello che, negli anni, ha portato la gente a prendermi in giro, quindi tutte le prese in giro saranno incentrate più o meno su quello. Detto questo, posso iniziare.

La prima volta che mi è capitato, io non me l'ha ricordo, ma mi è stata raccontata da mia cugina. Avrò avuto...3 anni? Non lo so per certo, so solo che ero ancora piccola...Forse troppo piccola...A parte questo, da quello che so, stavo giocando al parco giochi sotto casa mia, e ad un certo punto sono andata da mia cugina (che avrà più o meno la mia età a quel tempo) tutta triste, lei ovviamente mi ha chiesto cosa avessi, e io le ho risposto:

"Quella signora mi ha detto di mettermi a dieta"

Sì, signora. Non bambina, non ragazza, ma signora. Adulta, UNA FOTTUTA ADULTA CHE DICE AD UNA BAMBINA DI 3 ANNI DI METTERSI A DIETA. MA VI SEMBRA NORMALE? CAZZO HO CAPITO CHE PESO COME UN CAMION CHE TRASPORTA 20 ZEKE IN MUTANDE PERO ZIA, TI SEMBRA NORMALE?

Ok, mi do una calmata. Davvero. Forse sono io, ma non mi sembra una cosa normale dire ad una bambina che manco sa cosa vuol dire "mettersi a dieta" venirgli a dire una cosa del genere? Mi incazzo così perchè non me lo ricordo, appunto poi credo sarò anche più "calma" a raccontare gli altri fatti. Va beh

Il fatto si conclude con mia cugina che praticamente assassina quella tipa (dettagli irrilevanti) e io me ne torno a casa e perdo il ricordo di questo giorno negli angoli della mia mente per niente sana.

Partiamo bene eh? No, ok, andiamo avanti:

C'è stata qualche presa in giro all'asilo, ma niente di esagerato, i commenti che fanno a qualunque bambino all'asilo, quindi è ok. Il problema, è stata la prima elementare.

La prima elementare, quando ti fai nuovi amici, giochi con loro, sei spensierata. Minchia magari!

Diciamo che, tra tutti, forse questo è davvero l'anno in cui ho sofferto di più. Soffrivo di solitudine, ero sempre tagliata fuori da qualunque gioco e attività con gli altri bambini: ero molto timida da piccola, a malapena conversavo con mio padre da quanto lo ero, ero molto sensibile, e appena qualcuno mi diceva qualcosa scoppiavo a piangere, poi, anche se non ero il massimo nelle attività fisiche, da piccola non ero pigra e ne praticavo abbastanza, ma ovviamente, ero sempre troppo lenta per qualunque gioco, e ovviamente, sapete com'è, "erano già in troppi".

Passavo le ricreazioni appoggiata alla ringhiera del cortile, guardando gli altri bambini che giocavano, che ridevano, che si divertivano...E perchè io non potevo giocare? Perchè non potevo ridere? Perchè non potevo divertirmi?...Oh giusto, perchè ero io, solo e semplicemente io :)

(EEEEEEEEEEH CHE FACCINA TATTICA VERO?...La devo seriamente smettere COME CAZZO LO FACCIO L'ESAME DI TERZA MEDIA SE NON SO STARE SERIA UN SECONDO IO?!)

Poi, grazie a dio, degli amici me li sono fatti, avevo il mio gruppetto di amici, e parlo ancora con loro, una è tutt'ora la mia migliore amica, però tornerò a questo discorso dopo.

Durante i 5 anni ovviamente le offese ci sono state "Sei grassa" "Se ti siedi sulla sedia la sfondi" "Sei lenta" "Hai i capelli corti che maschiaccio che sei" (Li avevo alle spalle vedi tu se ti sembrano corti zio) E mille altre insulti che per rispetto del mio computer non scriverò perchè non voglio fargli saltare la scheda madre.

Chat senza senso {AoT}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora