Tsukkiyama

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Erano ormai otto mesi da quando lo scontroso Tsukki aveva confessato i suoi sentimenti per il piccolo e idifeso Tadashi.
Ma la cosa che ha sorpreso entrambi è che si ricambiavono.

Erano ormai otto mesi da quando Yamaguchi e Tsukki si sono felicemente fidanzati.Ci sono stati però dei lati negativi.
I genitori ell'uno e dell'altro non tolleravano che i due piccioncini potessero avere una bella vita insieme, come coppia.

Erano ormai otto mesi che Kei e Yamaguchi convivevano. Avevano affittato un piccolo appartamento nel quale si sono sistemati. Si stava un po stretti ma per due persone andava bene.

Erano ormai otto mesi in cui Kei e Tadashi continuavano a sbaciucchiarsi, di nascosto, nei momenti opportuni.
Ogni notte si stendevano sul letto e Kei accarezzava dolcemente Tadashi, gli passava la mano tra i capelli, gli toccava ogni lentigine e sapeva che quelle erano le costellazioni che si ritrovava a vedere la notte, dopo che Yamaguchi si addormentasse. E ogni notte dopo aver osservato le stelle per qualche minuto si ritrovava a fissare un'altro capolavoro della natura:il suo Tadashi.

Ma un giorno tutto cambiò.

Una sera, mentre Kei incominciava ad accarezzare i morbidi capelli di Yamaguchi, notò sul viso di ques'ultimo un espressione stanca e triste.
Tsukki più che preoccupato face migliardi di domande a Tadashi, ma lui si limitò a sorridere e a dire che andava tutto bene.

Ma nulla andava bene.

Nel bel mezzo della notte Yamaguchi si svegliò e non fece in tempo a svegliare anche Tsukki che dovette correre in bagno.
Vomitò anche l'anima quella notte.

Kei, sentendo dei rumori nel sonno, si svegliò. Notando che Tadashi non cera si mise a vagare per la casa in cerca del suo raggio di sole.
Vide la luce del bagno accesa e andò a controllare.

Quello che vide gli fece venire le lacrime agli occhi.
C'era il povero Yamaguchi seduto per terra con gli occhi rossi e gonfi che si teneva alla tavolozza.
Vomitava sangue.
Non riusciva a smettere. Piangeva e gridava. Soprattutto pregava il suo Tsukki di farlo stare meglio, però Kei non poteva curarlo e questo gli fece piangere il cuore.
Dopo un quarto d'ora buono smise di sputare sangue. Continuava però a piangere. In quelle ore si sentiva uno schifo, uno straccio usato. Era sicuro di non essersi mai sentito così male in tutta la sua vita.
Passarono tutta la notte in quel bagno a sussurrarsi parole rassicuranti.
Tsukki gli promise che sarebbe andato tutto bene, qualsiasi fossero i mali che gli avrebbero colpiti. Loro gli avrebbero superati, insieme.

Passarono le settimane.
Passarono i mesi.
Passarono anche degli anni.
Ma la situazione non migliorò mai.
Ogni notte era come quella di due anni prima.
Non erano dei bambini e capirono entrambi che il tempo poteva scadere da un momento all'altro.
I dottori non avevano mai visto un caso simile. Sembrava quasi che il corpo di Tadashi producesse talmente tanto sangue che aveva bisogno di espellero.
Solo che poteva capitare di espellere anche il sangue necessario.
In quel caso, poteva rischiare la morte.

Tadashi era preoccupato.
Era preoccupato per Tsukki.
Il solo stipendio di Kei non bastava a pagare l'affitto, ne tanto meno le bollette e tutte le spese che la vita gli metteva davanti.
Se fosse morto non poteva sapere se Tsukki ce l'avrebbe fatta.

Intanto, Tsukishima pensava che quello che stava accadendo al suo piccolo corvo fosse solo un malore passeggero e che sarebbe passato il giorno dopo.
Quante volte, dopo essersi svegliato, gli era capitato di scorgere un sorriso dal volto ancora addormentato di Tadashi. Ma ormai Yamaguchi non poteva nemmeno permettersi di sorridere. Ormai era diventato un uomo, e come tale sapeva che con la malattia che si ritrovava, non gli restava molto.
Tsukki continuava a ripetegli che avrebbero trovato una soluzione, che tutto si potesse risolvere.
Ma non c'era nulla da fare.

Erano ormai otto mesi che Tsukki si svegliava e non vedeva il suo Tadashi accanto a lui, con il suo sorriso, con le sue lentiggini, con i suoi morbidi capelli...

Erano ormai otto mesi che passava da solo,in quella lurida casa, che senza il piccolo raggio di sole era troppo buia, troppo triste, troppo normale...

Erano ormai otto mesi che Tsukishima continuava a vivere, anche se molte volte si faceva prendere dai rimorsi, dai ricordi di quando la sua vita era perfetta.
E non avrebbe mai pensato, all'ora, che tutto sarebbe cambiato quella maledetta notte.
E quello che avrebbe dovuto fare l'ha fatto, compiendo quel gesto tanto atteso.
Quello ce avrebbe fatto incontrare i due innamorati per dirsi solo due parole

Ti amo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 26, 2020 ⏰

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