Capitolo 5

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Entrai in casa lasciando che la porta dietro di me si chiudesse con una spinta.
Ma qualcosa la fermó e spuntò James.
"ma ciao Principessa" entrò in casa e chiuse la porta a chiave
"cosa vuoi?" ero spaventata e in quel momento ricordai cio che mi ha raccontato Jordan quella mattina.
"nulla mia cara" cacciò una pistola e io mi feci prendere dal panico
"non hai intenzione di usarla, vero?" stavo quasi perr piangere.
"dipende Selestia sai? Se fai la brava e vieni con me non farò nulla" fece un sorriso malizioso e io cercavo di perdere tempo in modo che Jordan potesse arrivare.
"dimmi prima ciò che vuoi" urlai.
"prima cosa non urlare. Seconda cosa tu sei di mia proprietà." restai li a guardarlo con uno sguardo sconvolto e in niente mi trovai lui che mi prendeva per il polso e mi trascinava fuori casa mia.
Ma prima che mi trascinasse completamente fuori mi puntò la sua arma in testa, cacciò poi delle manette e me le mise.. Erano strettissime, mi mise un foular intorno la bocca per non farmi urlare e una volta fatto ciò mi portò con lui fuori la mia porta e in quel momento arriva Jordan

"Selestia!... Lasciala stare James" disse il mio amore.
"allontanati Jordan se non vuoi che la sparo" puntó la sua pistola contro il mio petto
Vidi Jordan che si allontanava con le mani in alto e io iniziai a piangere... Prima mio padre... Poi mia mamma e infine io.
"Non farle del male James".
"non provarla a cercare Jordan, permettiti solo e giuro che la ammazzo."
Guardai Jordan... Lo guardai e sapevo che era l'ultima volta che lo avrei visto.
"Ti amo piccola Biancaneve" James lo permise di abbracciarmi per l'ultima volta, ma sempre con la sua arma dietro la mia testa e mi sussurrò "ti verrò a prendere e staremo insieme non importa di come tu sarai dopo, io ti amerò lo stesso."
Piansi... È James mi tirò per i miei capelli lunghi.
Mi portó in macchina.
"ottengo sempre ciò che voglio" iniziò a ridere.
Lo guardai impaurita.
Dopo circa un ora arrivammo in un posto completamente dimenticato dal mondo... Una vecchia casa in una foresta.
Come poteva Jordan venirmi a salvare qua giù? Questo posto è completamente lontano dal mondo.
James mi tirò fuori dall'auto e mi tolse il foular dalla bocca.
"vieni, muoviti" mi tira finché non raggiungiamo le scale di quella casa... È guardando meglio sembrava una villa abbandonata.
"dove siamo esattamente?" mi spaventai.
"che ti importa? Non avrai più niente a che fare con il mondo, da oggi saremo solo io e te, sarò io l'unico a toccarti, sarò io l'unico per te è tu mi amerai sempre di più. Giorno dopo giorno."
Non potevo credere alle mie orecchie, non potevo credere che lui era così... Così menefreghista ma cosa potevo aspettarmi da uno come lui, mi ha portata lontano dal mondo e lontano dal l'unica persona che mi ama.
Mi tirò per il braccio e mi fece salire quelle scale e mi portò in una stanza.
Si era già organizzato, c'era un letto, in un'altra stanza ancora c'era la cucina e ancora in un'altra c'era un bagno.
Aveva programmato già tutto... Era come se avesse "ricostruito" quel posto per tenermi lì. Ma forse era così. Anzi era così.
Mi butto sul letto come se fossi un oggetto e venne su di me a cavalcioni.
"stammi a sentire, ora ti spoglio e farai tutto ciò che ti dico di fare." fece uno sguardo serio e li notai i suoi occhi marrone scuro, il suo ciuffo scuro che era spostato all'indietro il suo braccio forte che stringeva i miei polsi... È io così piccola li...
" non farò mai ciò che vuoi tu, sei un mostro " ringhiai.
Mi diede uno schiaffo e poi un altro e ancora un altro.
"ne sei ancora convinta?" fece uno sguardo che mi paralizzó.
"S-s-" non mi lasció finire e mi diede un pugno allo stomaco che persi i sensi e svenni.

Jordan

Non ci credo, avevo promesso di proteggerla e invece me la sono fatta togliere al primo ostacolo, ma cosa avrei potuto fare? Aveva un'arma e se ci avrei provato la avrebbe uccisa tra le mie braccia, non ho raccontato tutta la verità a Selestia... Io non posso andare alla polizia... Il padre di James e mio padre hanno in comune la stessa zona di spaccio e dopo succederebbe un bordello causato da me.
Dannazione!! Mio padre mi aveva avvertito che avrebbe preso lei.. Lui lo sapeva, sapeva tutto e mi stava solo tenendo in guardia... Devo chiamarlo devo chiedere se ha qualche idea di dove l'abbia portata... Ma se lo chiamo sarà lui ad uccidermi, mi dirà che sono un cretino e ha ragione... È ora?... Bravo Jordan o la lasci morire o la salvi.
Pensai e ripensai ed era arrivato il momento di agire da solo.. Non mi importa a cosa vado incontro ma devo salvarle la vita, la sua vita è preziosa per me, lo è più di tutto...
Preparai la borsa che speravo di non usare mai, ci misi dentro munizioni e pistole, era arrivato il momento di chiamare Max, un amico che mi deve un favore, non mi feci prendere da questo pensiero più di una volta e subito digitai il numero.
"pronto chi è" rispose Max
"sono io Jordan, devo chiederti un favore abbastanza pericoloso"
"mi hai salvato la vita e te lo devo amico mio, dimmi qual è questo favore?"
"beh ecco ricordi... Dovevo proteggere una ragazza?"
"oh sì ricordo.. Cosa hai combinato?"
"l'hanno presa Max ho bisogno di te, da solo non posso farcela, devo salvarla, immediatamente, sono fottutamente innamorato della mia Biancaneve"
"Jordan, ci serve un piano... Dobbiamo perlustrare la zona.. Dobbiamo assicurarci che in due possiamo farcela."
Cazzo aveva ragione...
"si, hai ragione... Dovremmo vederci, andremo stesso a casa di Selestia per organizzarci ho le chiavi e li non c'è nessuno."
"ottima idea Jo prenderò il primo aereo che parte e ci vediamo domani mattina"
"perfetto a domani, ti mando l'indirizzo."
"va bene a domani."

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