Capitolo 4: Lenox Hill-Alicya

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Non ci posso credere! Keira ci ha piantati in asso! COME ha potuto! Quella... quella... Argh! Siamo sempre state migliori amiche e ora se ne esce così, e se ne va. <<Andiamo a casa sua>> dico a Shawn <<ma..>> <<Subito, Shawn!>> <<Ok, Ok stai calma.>> Stare calma? Stare calma?  Come posso stare calma! La mia migliore amica è dispersa chissà dove, se non è a casa sua! Ok, Ok, Alicya, fai un respiro. Keira avrà avuto le sue buone ragioni per andarsene. Dopotutto, con Claire come matrigna se ne sarebbe andata anche lei. Quella donna era l'apice del male. Come aveva potuto il padre di Keira trovarci qualcosa di lontanamente bello? Comunque, lei e Shawn arrivarono a Lenox Hill, sotto il condominio del padre di Keira. Trovarono "Miller" nel citofono e citofonarono. Il padre di Keira rispose <<Chi è?>> <<Siamo amici di Keira. Alicya McLegg e Shawn Tunkett. Possiamo entrare? Keira è in casa?>>  il signor Miller sembrò un po' frastornato, ma poi disse <<salite, quarto piano.>> guardo Shawn. Gli prendo la mano. <<Shawn, se Keira non è qui, non è da nessuna parte che possiamo immaginare.>> lui mi guarda con i suoi occhi neri. Poi mi stringe la mano. <<Tranquilla Alicya. Keira è una tosta.>> annuisco. Sì, è vero, Keira è una tosta, ma nessuno sopravvive a New York da solo. Il portone si apre. Io e Shawn saliamo, stringendoci le mani. Bussiamo alla porta. Ci apre un uomo di quarant'anni circa, con gli stessi capelli castani e gli occhi dorati di Keira. Dietro di lui una donna con i capelli biondo scuro e occhi azzurro scuro: Claire. l'uomo ci invita ad entrare. <<Keira è in casa?>> chiedo. Lui mi squadra. <<Tu sei Alicya?>> Io faccio di sì con la testa. Lui annuisce. <<Mia figlia gioca con te da quando siete poppanti, eh? Lehia mi parlava di te. E il giovanotto...>> dice indicando Shawn << ... lui deve essere Tunkett.>> sto perdendo la pazienza. <<signor Miller, Keira oggi aveva un appuntamento con noi. Non è venuta. Ci siamo preoccupati. Lei è qui?>>  lui si fece preoccupato <<No, aveva detto che era a casa tua per la notte>>. Mi sentii mancare. Shawn mi sostenne. Se Keira non era lì... Oddio, dove era? <<Grazie per l'aiuto>> disse Shawn al posto mio. Io non riuscivo a parlare. Ero paralizzata. <<Ora io e Alicya dobbiamo andare. Arrivederci.>> uscimmo dalla porta. Mi trascinai fino all'ascensore, uscimmo dal palazzo e andammo a sederci su una panchina per strada. Cominciai a piangere come una fontana. Shawn mi teneva un braccio intorno alle spalle, abbracciandomi. Aspettò pazientemente che mi fossi ripresa un po'. Poi mi guardò, mi baciò, e disse <<la nostra migliore amica è in pericolo, sperduta chissà dove a New York. Quando partiamo?>> io gli rivolsi uno sguardo interrogativo. <<Partiamo?>> <<Per andare a cercarla, è ovvio.>> Lo guardai come se fosse appena uscito da un film d'alieni <<Shawn, siamo due dodicenni. Non sappiamo neanche da dove iniziare.>> Shawn mi guardò, abbassò gli occhi e poi disse << forse so dove è andata.>>                                                                                         Cosa? Shawn sapeva qualcosa? <<Shawn, che vuoi dire? Tunkett?>> Shawn arrossì, imbarazzato. <<Ecco, subito dopo pranzo sono venuto da te, giusto? Saranno state le... le quattro?Ecco, ho visto la sagoma di Keira entrare in un treno della metro diretto a... a Brooklyn.>> ad Alicya venne un tuffo al cuore. Ma certo, come aveva fatto a non pensarci? Brooklyn! Il sogno di Keira di ballare, la Brooklyn Academy of Music, il BAM! <<Shawn, era sicuramente lei! Era Keira! Qual' è il prossimo treno per Brooklyn? Controlla!>> <<Ok, Ok!>> Shawn tirò fuori il cellulare. <<dannazione, l'ultimo era una manciata di minuti fa, domani mattina ce n'è un altro alle 5:30. Possiamo dire alle nostre madri che andiamo a un seminario di scuola sulle... ehm... nazioni unite?>> annuì, era una buona idea. <<diciamo pure che durerà tre giorni. Brooklyn è grande.>> anche Shawn annuì <<Va bene. A domani allora.>> annuii, e lo baciai sulle labbra. << A domani. Speriamo di trovare Keira. Se non ci riuscissimo... >> <<Ehi, non ci pensare neanche! La troveremo, d'accordo?>> mi disse Shawn, accarezzandomi il viso. Dio, quanto sono grata di averlo. <<La troveremo.>> dissi. <<La troveremo.>>


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