Capitolo 6: Gramercy Park-Alicya

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Non sapevo cosa fare. Io e Shawn ci eravamo appena salutati, ma io non volevo andare a casa. Volevo fare una cosa. Una cosa che neanche Shawn conosceva, che sapeva solo Keira, la mia migliore amica. Il canto. Cantare era per me quasi come era per Keira ballare. Cantavo da piccola, poi avevo imparato a suonare la chitarra, e ora avrei voluto fare la cantante, se solo... ero davvero troppo timida, anche davanti a Shawn non sarei mai riuscita a cantare. Solo Keira mi stava aiutando a uscire dalla fase di timidezza. Mi strinsi nel mio giubbotto turchese e nello scalda collo bianco. Mi incamminai verso un piccolo parco dove non andava mai molta gente, non troppo lontano da Central Park, ma meno... Central, ecco. Gramercy Park era un piccolo parco dove svevo trovato un vecchia baracca completamente insonorizzata, era la mia isola di pace a Manhattan. Ogni volta che ero troppo stressata ci andavo. E in quel momento ero decisamente stressata. Raggiunsi Gramercy Park e andai nella baracca. Dopo essermi assicurata che tutto fosse insonorizzato, cominciai a cantare. Cantai una canzone davvero consona, don't hide, di Mike Perry e Willemijn May.

mentre cantavo pensavo a Keira, a tutto quello che significava per me, e al fatto che dovevo ritrovarla.

You, you make me feel like me

Oh, the air you breathe takes me in
I, I didn't know that I
Had been in your eyes for a while
So if this is the way to go
The feels we hold are just another road
Taking us to nowhere
Don't hide, don't hide
'Cause I don't wanna do this, I don't wanna do that
Don't hide, don't hide
'Cause I don't wanna do this, I don't wanna do that

Poi mi fermai. Piansi. <<Come faccio?>> chiesi all'universo, come se ci fossero, che so, degli dei che potessero aiutarmi. <<Ho dodici anni. Keira ha dodici anni. Non ce la posso fare.>> ma in quel momento sentii come una voce, non naturale, non viva, che mi parlò. <<Ciao.>> mi disse. <<Chi sei?>> chiesi. Mi apparve davanti come una sagoma di fumo, un fantasma di una ragazza, con capelli neri e pelle olivastra, con una treccia intrecciata con argento, un giubbotto argentato e uno zaino,e una coroncina d'argento. <<Mi chiamo Bianca di Angelo, e so dov'è la tua amica Keira.>>   <<come fai a saperlo?>> chiesi <<Lei è a Brooklyn>> roteai gli occhi. <<Oh, grazie, ragazza-fantasma, ora sì che sei d'aiuto! Io e Shawn ci eravamo già arrivati da soli!>> Lei rise, una risata cristallina. Mi fece diventare malinconica, però. << il tuo modo di fare mi ricorda mio fratello Nico. Certo, prima della mia morte. Ora è così chiuso in se.>>  arrosii. Quella ragazza era morta e ora suo fratello era triste. <<Comunque, la tua amica è con mio fratello. Nico di Angelo. non posso dirti altro.>> e iniziò a sparire. <<Aspetta!>> dissi io, ma lei era già sparita. " Nico di Angelo." mi dissi. " sarà pure un indizio" proprio in quel momento la porta della baracca di spalancò. Sulla soglia c'era una donna, una donna che conoscevo. aveva  capelli neri e biondo platino, occhi castani e pelle scura come quella di Keira. Sapevo chi era. Ma era morta. Anche lei era una sagoma, come la ragazza. <<signora Miller>> dissi piano, quella era la madre di Keira. quella rise, e poi scosse il capo <<Alicya cara, quante volte te l'ho detto, chiamami Lehia.  Senti, confido in te. Sei l'unica persona che è sempre riuscita a far ragionare quella testa dura di Keira. Tu ce la puoi fare. Quando troverai Keira... dille che le voglio bene, e che la guardo. E di' a quel Nico, ha detto sua sorella Bianca, che non è colpa di Percy. >> feci una faccia confusa. <<E chi è questo Percy?>> Lehia fece spallucce <<Non lo so, ma quella ragazza ... è a posto. Tu dillo a suo fratello.>>  <<va bene>> dissi. << ti prometto che ritroverò Keira.>> . Lei mi guardò, sorrise e poi svanì come quella ragazza, Bianca. Ora avevo un solo obbiettivo: ritrovare la mia migliore amica.

How I met Nico di Angelo- Percy Jackson fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora