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Passai la notte pensando e ripensando a quello che era successo , a quello che mi aveva detto, a quello che aveva fatto ......

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Erano le 7:15 e mia madre iniziò con la solita lamentela.

Dopo qualche minuto mi alzai e cercai qualcosa di adatto per una giornata fresca. Scelsi jeans e canottiera.

Feci colazione e uscii di casa, arrivai a scuola.

« ciao » disse sofia abbracciandomi

«ciao » ricambiai

Mente la stavo salutando vidi andrea baciare una ragazza. Era alta, bionda, aveva le curve al punto giusto ma non ero io , non era quella che aveva illuso ieri nella sua camera , non era la cretina ce c'era cascata.

« ehi che ai ?» chiese sofia

« no ..... Niente tranquilla »

Dissi sensa distogliere lo sguardo da quella scena, sofia capì e disse « non ti sarai mica innamorata di quello stronzo?»

«no, ti pare ? È solo che .... Dare spettacolo davanti a tutti ........ Ecco non mi sembra il caso»

«si come no...... Adesso saliamo in classe e tu mi racconti tutto » disse indicandomi

«ok» scoppiai a ridere , non so come ma lei faceva tornare il buon umore a chiunque

Durante la pausa decisi di andare in bagno dove incontrai andrea e il suo gruppo di amichetti .

Lo guardai e sorrisi acidamente

«non ci provare con il mio amico » disse un ragazzo del gruppo

«già non saresti all' altezza, sei troppo banale » disse una barbie abbracciando andrea

«e per essere all' altessa dovrei mettere chili e chili di fondo tinta e diventare come te ?» chiesi alla barbie

« no, tranquilla anche con chili e chili di fondo tinta saresti un mostro ,non perderci neanche tempo » disse un ragazzo che non avevo nemmeno notato .

Tutti scoppiarono in una fragorosa risata, anche andrea.

Suonò la campanella e tutti uscirono, tutti tranne lui.

Si avvicinò mettendomi una mano sotto l'orecchio

« scusali »

Lo spinsi con forsa.

« ma chi ti credi di essere?» chiesi arrabbiata «e meno male che ieri eri sincero»

« di che parli?»

« come se non lo sapessi , guarda che ti ho visto stamattina, baciare quella barbie»

«ahahah, barbie ?»

« e meno male che non ero un giocattolo come le altre, che con me eri diverso »

«ed è vero , scusami »

«scusami ? Scusami un corno, invece di prendermi in giro con i tuoi amichetti fai ordine nella tua testa e vivi sereno » dissi

Feci per andarmene ma lui mi prese un polso

«ti prego.....» disse girandomi verso di lui « sei bella quando ti arrabbi»

Io arrosii; ma no non potevo dargliela vinta anche sta volta.

« lasciami » dissi

« ti prego.... »

« no, se pensi che ti perdono sei un' illuso anche tu »

«anche? Oltre a chi ?»

« oltre a me » dissi e uscii dal bagno lasciando li.

Entrai in classe e mi guardavano tutti

«finalmente » disse la prof

« scusi , schersi con le porte !» inventai una scusa e mi sedei al mio posto

Dopo di me entrò lui: aveva lo sguardo perso nel vuoto , mi dispiaceva , ma se lo meritava. Mi guardò e si sedette al suo posto.

«ti sei accorta che ti sta mangiando con gli occhi?»chiese sofia sottovoce

«chi?»

«come chi, andrea»

«ma smettila, sicuramente sta pensando a una delle sue bambole di plastica»

« non credo, dopo quello che è successo, insomma ...... Ne dubito»

«silenzio voi due li infondo » ci rimproveró la prof

«scusi » dissi.

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Libertà annunciata! FINALMENTE.

Amo l' odio tra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora