Sento la porta del bagno aprirsi e mi giro.
- Allora come sto??
Indossa dei jeans neri e una camicia bianca che senza ritegno ha infilato dentro ai jeans.
Mi mordo un labbro e scuoto la testa.
- Nono.
Mi avvicino a lei e tiro fuori la camicia, lei ride guardandomi e mi solleva il viso con due dita.
- Lo so che mi preferisci senza maglia ma sta sera mi serve, poi se vuoi me la tolgo dopo.
- Scema. - rido allontanandola - piuttosto che con la maglia dentro ai pantaloni è meglio se stai qui.
Ride anche lei e poi mi guarda male.
- Ah quindi sarei brutta?
- No... -poi cambio idea- anzi, si si e pure tanto.
- Poi sarei io quella che ti prende per il culo.
Ride e scuote la testa.
- Vatti a vestire dai.
- Subito capo.
Prendo le cose e vado in bagno a vestirmi.
Metto dei pantaloni neri, una canottiera nera e una giacca elegante nera.
Fermo i capelli su un lato con delle mollette dello stesso colore dei miei capelli, poi esco dal bagno e incontro lo sguardo di Alex che per niente timido mi squadra dalla testa ai piedi.
- Sei così bella...
Arrossisco e abbasso lo sguardo allacciando uno dei bottoni della giacca nera ma lei si avvicina e mi prende le mani.
- Io non metto la camicia dentro ma tu non allacci neanche un bottone.- mi solleva il viso - okay?
- Okay capo. - le stringo una mano e lei incrocia le dita con le mie.
- Andiamo?
Annuisco e l'ansia torna a salire.
- Andiamo.
- Ti starò sempre accanto, non ti preoccupare.
Mi lascia la mano prima di mettere piede fuori dalla porta ma sta dietro di me e mi poggia una mano sulla schiena.
Una volta arrivati a casa degli zii tre bambini ci corrono incontro, due maschi e una femmina, un maschio e la femmina credo siano gemelli, probabilmente hanno entrambi 7 anni, mentre l'altro bambino sembra essere più piccolo, avrà 5 anni appena.
- Ale,ale, aleeeee!!!
Corrono da Alex e l'abbracciano.
- Ciao piccole pesti vi sono mancata??
- Tantissimo!
- E lei chi è?- chiede il bimbo più piccolo.
- Lei è Hazel. - dice Alex sorridendomi e accarezzandomi la schiena con una mano.
Mi si avvicina il più piccolo e mi prende per mano.
- Dopo giochiamo a nascondino, giochi anche tu Hazel?
- Certo. - sorrido felice e mi faccio trascinare dentro.
- Si ma prima di pranzo, tanto c'è tempo. -dice la bambina.
- Si ma prima presentiamo Hazel a tutti.
- A tutti?! - mi giro verso Alex con l'ansia negli occhi e lei scoppia a ridere.
- Ehi tranquilla okay?
- Ti tengo io la mano. - mi dice il piccolo sorridendo.
- Grazie davvero.
La mezzora successiva la passo a conoscere più o meno tutta la famiglia che scopro essere una famiglia abbastanza numerosa e in buona parte piena di pregiudizi, infatti i commenti su mia madre e la sua relazione con Roberto non sono passati inosservati, resto del mio giudizio secondo il quale spesso e volentieri la ricchezza offusca il giudizio.
- Ora basta andiamo di sopra.
Dice Alex a me e ai bambini e scappiamo, letteralmente, al piano di sopra.
- Allora io e Marco contiamo e voi vi nascondete.
"Io e Marco" sarebbero, Rosalinda la bambina e Marco il bambino più piccolo.
- Va bene dai cominciate a contare!
Dico ridendo e noto che sono già tutti scomparsi allora comincio ad aggirarmi per cercare un posto dove nascondermi fino a quando non sento due mani afferrarmi, una che mi tappa la bocca e l'altra mi avvolge i fianchi.
- Ssssh Haze.
È Alex che mi trascina dentro ad una stanza.
- Mi rapisci dentro la casa della tua famiglia? Ma che senso ha? - scoppiamo a ridere.
- Vieni.
Mi prende per mano e entriamo dentro la cabina armadio per poi infilarci dietro alcuni vestiti.
Mi fa appoggiare con la schiena al legno della cabina armadio tenendo le mani sui miei fianchi, piegata verso di me per l'altezza, senza staccare gli occhi dai miei.
- Va tutto bene? Non devi ascoltarli veramente.
- Si Alex sto bene tranquilla.
Poggio una mano sul suo collo e le sorrido.
- Mi hai trascinato qui per questo?
Si avvicina di più a me.
- In realtà no... l'ho fatto perché sennò non avresti saputo dove andare e qui di solito non cercano mai e abbiamo un po' di pace.
Mi rilasso appoggiandomi al muro e alle mani di Alex che mi sostengono.
- Pace per?
- Per stare insieme, ci sono cose che ti devo dire...
- E pensi che farlo in mezzo ai vestiti sia meglio? - rido guardandola e ride anche lei poi sussurra uno "ssh" leggero.
- Siediti Alex, starai più comoda.
Non se lo fa ripetere due volte e si siede per terra appoggiando la schiena al legno dopo aver spostato i vestiti da una parte.
- Però ti devi sedere anche tu.
- Non c'è molto spazio.
- Su di me si. - dice seria e mi prende la mano tirandomi a sedere a cavalcioni sulle sue gambe.
Poggio le mani sulle sue spalle sorridendo.
- Bastava chiedere.
- Avevo paura dicessi no.
Poggia le mani sui miei fianchi, sotto la giacca e li accarezza, guardandomi negli occhi.
Poggio le mani sul suo collo e avvicino il suo viso al mio.
- Cosa dovevi dirmi? - sussurro guardandola.
- Mio padre ha paura che io mi innamori di te, ma la verità è che io...
- ALEEEE, HAZEL SIETE QUI?!
- Cavolo ci hanno già trovate...ma com'è possibile.
- Se ti nascondi sempre qui avranno scoperto il tuo trucco.
- SI SIAMO QUI, ci avete trovate ora veniamo- dice Alex sbuffando e tenendomi con un braccio la vita mi solleva mettendo entrambe in piedi.
- Vi aspettiamo giù. - dicono i bimbi andando via.
Alex si morde il labbro e esce dalla cabina armadio.
- Aspetta cosa dovevi dirmi?? - dico sperando che si fermi e si gira verso di me.
- Niente Haze te lo dirò in un'altro momento, ora è meglio di no.
Torna a darmi le spalle e con le mani in tasca si avvia verso la porta ma prima che possa aprirla mi metto tra lei e la porta fermandola.
Lei mi guarda senza capire, metto una mano sul suo collo facendo avvicinare il suo viso al mio e senza aspettare ancora poggio le mie labbra sulle sue chiudendo gli occhi, schiude appena le labbra e ricambia il bacio mettendo una mano sulla mia schiena attirandomi a lei, sento i brividi percorrermi il corpo.
Il bacio dura poco perché poco dopo mi allontana e solo allora mi accorgo che entrambe abbiamo trattenuto il fiato.
Mi guarda negli occhi e mi accarezza la schiena sorridendo.
- Speravo l'avresti fatto.
- Speravo avresti ricambiato.- sorrido anche io.
- Vorrei continuare in realtà... però dobbiamo scendere.
- Lo so - sospiro - non vedo l'ora di tornare in stanza.
- Anche io. - sussurra mordendosi un labbro e poi scendiamo facendo finta di niente.
Mi siedo accanto a lei e accanto al bimbo più piccolo per tutta la cena che va meglio di quanto pensassi, ascolto i loro discorsi e cerco di partecipare ma non mi faccio toccare veramente dalle loro parole, soprattutto sono felice e niente potrebbe rovinarmi questa gioia.

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Ridipingimi Il Cuore
RomansaAlexandra 20 anni, Hazel 18. La madre di Hazel si innamora di un importante uomo d'affari, Alexandra è sua figlia. Sono due ragazze apparentemente diverse, due mondi distanti, che quando entreranno in contatto non potranno vivere l'uno senza l'altro...