Giorno 39

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Sono le 3 del mattino e mi somo svegliato sudato e in lacrime.

Ho sbagliato. Non sono riuscito ad amarla modo in cui voleva, nel modo di cui aveva bisogno. Voleva attenzioni che non le davo, parole che non dicevo.  Sono riuscito a distruggere quel  piccolo pezzo di fiducia che ancora riservava in me. Ora è troppo tardi. Non sono mai riuscito a dirle di essere innamorata di lei, le ho detto "ti amo", quella piccola parolina che oramai viene usata come gioco.  Ma mai, Mai. Sono riuscito a dimostrarle quanto mi facesse innamorare ogni giorno che passava. 

Ho completamente perso la testa per te, ma ora l'unica cosa che ho perso sei proprio tu.

Per come la vedo io ci sono due diversi tipi di morte. Se sei fortunato vivi una lunga vita finché il corpo smette di funzionare ed è finita, ma se non sei fortunato muori un po'alla volta, giorno per giorno, finché non ti accorgi che è troppo tardi. E io non sono per niente fortunato.

Sono le 19 e non ho per niente fame nonostante non abbia mangiato un cazzo per tutto il giorno.

Mi sentivo felice fino a poco fa, poi qualcosa è cambiato e mi sento un vuoto al petto, come quando stai per vomitare. Odio wuets sensazione.

Mi sento sempre più solo, vorrei solo un po di "dolcezza" in più, o comunque che le persone che dicono di tenerci lo dimostrassero anche.

"Chi non vuole, quando può…non potrà, quando vorrà."

Il mio diario personale: anno 1 (parte 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora