Il ricevimento! ~parte 1~

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Sono ormai sveglia da una vita, l'ansia non ha fatto altro che tormentare i miei sogni, in cui c'erano solo leggi e sentenze. Oddio spero solo di non dimenticare tutto. In più ci si mette anche Trish a darmi preoccupazioni: ieri ha lasciato il negozio per tre ore di pausa pranzo, questa mattina devo lasciarglielo di nuovo per questo mi sto recando al Sonic Boom per parlarle. Ora è meglio che stia attenta alla strada o rischio di fare un incidente.
Mentre apro il negozio suona il cellulare, poso i libri e la borsa sul bancone e rispondo.
<< Pronto? >>
<< Tesoro sono papà. Come stai? >>
<< Papà, ciao. Va tutto bene. A te? Il matrimonio di zia? >>
<< Bene, la zia ti saluta. Amore? >>
<< Sì, papà dimmi >>
<< In bocca al lupo >>
<< Crepi. Papà? >>
<< Sì, amore >>
<< Grazie per esserti ricordato dell'esame >>
<< Come potevo dimenticarlo, mia figlia tra poco si laurea. Senti tesoro io ora vado >>
<< Ciao >>
La telefonata si chiude e io nel frattempo ho già sistemato tutto per facilitare Trish, che arriva in fretta scusandosi per il ritardo. Io vorrei sorridere, ma devo rimproverarla per il suo comportamento e devo farlo in fretta perché tra poco arriverà Austin per fare colazione.
<< Trish, per favore solo per oggi puoi non essere te stessa? >> chiedo con gentilezza
<< Hey! Ora non mi è concesso più nemmeno mangiare? >> dice seccata
<< Sì, ma no per tre ore >> dico leggermente stizzita.
<< Ok. Ma tu ora pensa al tuo esame che dopo dovrai raccontarmi tutti i dettagli >>
<< Buongiorno >> una voce ci fa voltare e io vedo il mio meraviglioso uomo avvolto dalla luce del sole che gli colora i capelli di un biondo oro. Mi avvicino a lui che mi cinge le spalle dopo avergli dato un bacio a stampo, poi mi volto verso Trish che freme dalla felicità quanto me, lo vedo dal suo sorriso a 32 denti.
<< Senti io cercherò di telefonarti il più possibile al fisso del negozio. Ora devo andare, ciao >> dico prendendo l'occorrente per poi ritrovarmi vicino ad Austin.
<< Ok. Capito >> dice la riccia sbuffando << Ciao Ally, ciao Austin >> aggiunge compiaciuta e noi ricambiamo il saluto.
Stiamo per metterci in macchina,ma io lo blocco afferrandolo ad un braccio << Il Jungle Cafè è vicino, andiamo a piedi? >> dico dolcemente, lui chiude la portiera annuendo e fa cenno a Terence di vederci lì.
Metto il braccio nel suo e lui con l'altra mano afferra la mia portandola alla bocca, poi la riporta a me, il tutto senza staccare i miei occhi dai suoi.
<< Come ti senti per questo esame? >> chiede mentre camminiamo per il centro commerciale sotto gli occhi dei commercianti miei amici.
<< Agitata e terrorizzata, se penso che questo è il mio penultimo esame.... >> dico manifestando tutto lo stato d'animo. Siamo arrivati al bar lui si stacca e si avvicina ad un tavolo per farmi accomodare, poi si mette di fronte a me in attesa di ordinare.
<< Che prendi? >> mi chiede nel frattempo che si avvicina il cameriere
<< una camomilla e delle fette biscottate, grazie >>
<< Ally, questa la chiami colazione? >> mi chiede
<< Quando ho un esame non voglio appesantirmi e poi la camomilla mi aiuta a calmarmi. Com'è andata la cena? >> chiedo curiosa
<< Per me uova con bacon >> riconsegna il menu al cameriere e poi mi risponde << è andata bene. Io e mio padre abbiamo riso insieme pensa un po', questo capita solo quando concludo un ottimo affare, invece ieri era per prendere in giro mia madre >> la sua voce mi sembra felice e anche io lo sono nel vedere che è tranquillo.
<< Hai parlato con loro, quindi? >> chiedo curiosa di approfondire
<< No, non volevo rovinare quel momento >> dice abbassando il tono. Io avvicino la mia mano alla sua sul tavolo e gli sorrido.
<< Hai pensato al concorso? >> azzardo, lui ritira la sua mano e io ho paura di averlo fatto arrabbiare con questa domanda, non capisco perché non vuole partecipare.
<< Ally non capisco perché insisti tanto, non ne abbiamo già parlato? >> la sua voce è alterata, ho paura di parlare e farlo infuriare ancora di più eppure non posso stare zitta.
<< Sì, lo so.... >> il cameriere si è appena avvicinato con il vassoio poggia l'ordinazione e io aspetto che vada via prima di ricominciare a parlare << ....ma vedo il modo in cui suoni, il modo in cui canti, il modo in cui balli le canzoni; entri in un altro mondo e lo fai come se lo avessi sempre fatto..... sei felice >> dico in modo amorevole ma decisa
Lui mi guarda severo << Lo hai rifatto: hai alzato di nuovo la voce >>
<< Non mi importa, se questo servirà a smuovere le acque >> dico ancora decisa anche se ho un po' paura che possa mandarmi a quel paese. La sua faccia però è molto confusa ha anche inarcato un sopracciglio.
<< Puoi calmarti, per favore? >> chiede docilmente avvicinando il suo busto al tavolo.
<< Ok, scusa. È che tu sei così ostinato >> mi giustifico prendendo la tazza fumante.
Siamo giunti alla fine lui si alza per andare a pagare, io prendo le mie cose e mi alzo.
<< Andiamo ti accompagno all'università >> dice prendendomi per mano.
<< No. Ho la macchina al negozio andrò lì. Ci vediamo stasera? >> per un attimo avevo dimenticato il perché avevo preso la macchina, poi mi sono ricordata che devo fare le cose veloci perché stasera dobbiamo andare a quel ricevimento.
<< A Proposito manderò Gill al Sonic Boom con tutto quello che ti serve. Ce la fai ad essere pronta per le otto? >> chiede. Ricordo che ha promesso di mandare la sua segretaria a fare shopping per me, ma io non voglio che lui mi compri queste cose perché mi sentirei una prostituta.
<< Sì, dovrei farcela. Mi fai sapere quanto spendi? >> chiedo con semplicità, lui inizia a ridere come se avessi detto una cosa stupida.
<< Ally adesso sei la mia ragazza, credi che prenderei dei soldi da te? E poi mi piace l'idea di farti regali >> dice portando i miei occhi contro i suoi. Io resto bloccata senza essere capace di dire niente e ho ancora i brividi per aver sentito che sono la sua ragazza. Lascia la presa e si avvicina alla macchina, si volta per baciarmi e io sento le mie guance in fiamme. Quando il bacio finisce
<< In bocca al lupo >> dice
Io gli dono un sorriso << Crepi il lupo >> dico e poi scompare nella vettura.


****


Pov Narratrice.

Austin, nel suo ufficio, non fa altro che pensare al concorso a cui vuole farlo partecipare Ally. Molte volte ha pensato a come sarebbe stata la sua vita se avesse realizzato i suoi sogni, ma non ha mai pensato di realizzarli adesso. Per quanto lo volesse, e il solo pensiero lo fa sorridere, ma come farebbe a dirlo a suo padre? Come farebbe con il suo attuale lavoro, infondo gli piace avere il potere e mettere in discussione tutto gli sembra assurdo.
Ally nel frattempo è seduta dietro ad uno degli spalti dell'aula universitaria in attesa che venga chiamato il suo nome. Ha i libri aperti e si accinge a ripetere insieme ad alcuni amici che insieme a lei devono dare l'esame.
<< Sei preparatissima >> afferma un ragazzo con gli occhiali castano e occhi neri.
<< Grazie, Jade. Speriamo che non dimentichi tutto >> afferma lei evidentemente agitata. Si sta torturando i pollici delle mani e quasi fracassa il pavimento per i colpi continui e nervosi del piede.
<< Allyson Dawson >> la voce del professore rimbomba nelle orecchie di Ally, che si alza e con timore e ansia si avvicina per iniziare l'esame.

*****

Pov Ally
Esco dall'università soddisfatta per l'esame passato, ma sono le 18:30 e devo muovermi altrimenti farò tardi al ricevimento, fortuna che ieri mi sono lavata i capelli e mi sono depilata.
Arrivo al negozio e trovo Trish dietro al bancone e Dez di lato che sistema gli scatoloni. Sempre la solita: fa lavorare gli altri per lei, povero rosso.
<< Salve ragazzi >> esorto.
Tutte e due si voltano e la riccia inizia << Dobbiamo parlare: è arrivata una bionda con un vestito e delle scarpe dicendo che erano per te >> il rosso si gira e con aria sorpresa dice << Si chiamava Gill? >>
La riccia gli lancia una occhiataccia e annuisce.
<< è la segretaria di Austin... >> afferma.
<< La conosci bene? >> dice Trish un tantino infastidita. Io faccio finta di niente e cerco di dileguarmi al piano di sopra.
<< Ferma dove sei tu! >> dice categorica la riccia attendendo una risposta dal rosso, che in evidente imbarazzo esclama << sì,ma non nel senso che pensi tu, Austin mi ucciderebbe >> con un ghigno.
Questa frase mi gela il sangue perché il biondo dovrebbe ucciderlo? << Perché ti ucciderebbe? >> mi affretto a dire.
<< Perché non vuole che esca con le sue dipendenti nemmeno lui lo fa dice che non vuole problemi >> spiega il rosso un po' affannato per aver appena finito di sistemare gli strumenti. Io mi rilasso e mi dirigo di nuovo verso la scala per andare su.
<< Bada al negozio. >> dice decisa Trish per poi seguirmi nella sala della musica.
<< Vuoi dirmi che cosa sta succedendo? >> dice, mentre io chiudo a chiave la porta e mi spoglio.
<< Grazie Trish è andato bene l'esame >> dico sarcastica
<< Lo sapevo che andava bene. Quanto hai preso? E rispondimi >> dice con braccia conserte.
<< 28 >> dico dirigendomi verso il vestito appeso con una stampella. Apro la zip e vedo un bellissimo abito blu lungo: un corpetto senza maniche con scollatura a cuoricino da cui parte una striscia trasversale di swarovski che finisce sul fianco. E' plissettato e lavorato, attaccato al corpetto c'è una gonna un po' ampia con una spaccata che arriva a metà coscia.
<< Wao >> esclama Trish quando io mi volto mostrandoglielo incredula, poi si avvicina allo scatolo di scarpe per aprirlo. C'è un sandalo aperto ha una fascia decorata con gli stessi swarovski del vestito, in mezzo alla quale parte una treccia che finisce alla caviglia dove c'è l'abbottonatura.

<< Ok. Devi dirmi tutto. Ora! >> dice Trish decisa. Io inizio a raccontarle tutto mentre mi faccio una doccia e mi preparo con il suo aiuto.

Sono ormai pronta, ho i capelli semi raccolti lasciando che i boccoli scendano morbidi sulle spalle, Austin ha pensato anche agli orecchini: un filo pendente d'oro bianco; ho truccato il mio viso in modo leggerissimo: una pennellata di terra, un po' di luce agli occhi, matita leggera, mascara e un velo di rossetto rosa. 

Prendo la pouchette di seta e argento plissettato, che ha sempre comprato Austin, metto il cellulare e le chiavi della macchina, mi do un ultimo sguardo allo specchio poi mi giro e guardo Trish << Come sto? >> chiedo
<< Sei meravigliosa, giuro >> afferma eccitata << sembri davvero una di quelle principesse delle tue favole >> aggiunge. Io non credo alle mie orecchie, Trish ha sempre avuto un'avversione per le mie favole e ora mi paragona ad una delle principesse, devo essere proprio bella.
Prendo il cappotto di velluto blu lungo e mi dirigo fuori alla sala, dal balconcino vedo Dez e Austin, che è di spalle, parlare. Lo intravedo con un vestito blu notte elegante, si gira non appena Dez smette di parlare perché mi ha vista uscire.

*****

Pov Austin
Dez smette di parlare dopo aver visto qualcosa o qualcuno dal balcone così mi volto anche io. In cima alle scale in un vestito blu lungo che sembra fatto apposta per lei, c'è Ally. È bella da mozzare il fiato, è bella al punto da farmi perdere le parole. La osservo mentre scende con grazia e credo che quello che ho in serbo per lei lo merita tutto. Ma non posso non pensare che Gill ha fatto proprio un bel lavoro, dovrei darle un aumento. Chiudo la bocca, che si era spalancata leggermente e involontariamente, mentre lei fa una piccola giravolta su se stessa e dice << Allora? Come sto? >>
<< Ally le nostre bocche non ti hanno già risposto? >> chiede ironico il rosso. Io mi giro lanciandogli un'occhiataccia, poi ritorno a guardare quella visione celestiale. << S-sei m-meravigliosa >> balbetto.
<< Grazie. Anche tu sei perfetto >> mi dice con un sorriso imbarazzato.
<< Andiamo? >> chiedo porgendogli il braccio.
<< Certo >> dice mettendo il cappotto.
Ci dirigiamo alla Bugatti dove Pronto ad aprirci la portiera c'è Terence, che nel vederci uscire si ferma per un attimo ad ammirare Ally.
<< Buona sera Terence. Siamo eleganti eh? >> dice Ally.
<< Non sono l'unico signorina >> risponde lui con un sorrisino, io lo guardo truce e lui si toglie quell'espressione dal viso sostituendola con una seria, poi chiude la portiera e si mette al volante.

.... continua

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