I guerrieri neri...

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Ľ asta della freccia era nera e impiumata di penne di corvo, ma Hylas non riusciva a vederne la punta perché gli affondava nel braccio.

Afferrandola perché smettesse di oscillare, si scapicollò giù per il pendio. Non c'era tempo per estrarla adesso. I guerrieri neri potevano essere ovunque.

Aveva una sete feroce, ed era così stanco che non riusciva a pensare con lucidità. Il sole lo colpiva con violenza e i cespugli di rovi non erano un buon nascondiglio; si sentiva tremendamente esposto. Ma ancora di più lo tormentavano la preoccupazione per Issi e il dolore incredulo per la perdita del fidato cane...Schizzo.

Individuò il sentiero che portava giù dalla montagna e si fermò a riprendere fiato. Lo stridio delle cicale gli rimbombava nelle orecchie. Il grido di un falco riecheggiò nella gola. Nessun rumore che facesse pensare a un inseguimento. Era davvero riuscito a seminarli?

Ancora stentava a credere a quanto era accaduto. La sera prima, lui e Issi erano accampati in una grotta sotto la vetta occidentale. E ora sua sorella era scomparsa, il suo cane era morto e lui stava fuggendo per mettersi in salvo: un ragazzo pelle e ossa, senza abiti né coltello; tutto ciò che possedeva si riduceva a un sudicio, piccolo amuleto appeso a un laccio di cuoio che portava attorno al collo.

Il braccio gli procurava un dolore tremendo. Sempre tenendo ferma l'asta della freccia, Hylas barcollò fin sull'orlo del sentiero. Una cascata di sassolini precipitò con fragore nel fiume, così lontano sotto di lui da fargli venire un attacco di vertigini. La gola era talmente scoscesa che le dita dei suoi piedi si trovavano alla stessa altezza delle cime dei pini. Davanti a lui si stagliavano in lontananza i monti della Lykonia,e alle sue spalle incombeva il più possente di tutti: il monte Lykas, con i suoi picchi splendenti di neve.

Pensò al villaggio che si trovava molto più in basso nella gola, e al suo amico Telamon, nella roccaforte del capoclan sull'altro lato della montagna. Possibile che i guerrieri neri avessero bruciato il villaggio e attaccato Lapithos? Ma allora, per quale ragione non riusciva a vedere il fumo o a sentire i corni d'ariete che facevano risuonare l'allarme? Perché il capoclan e i suoi uomini non rispondevano all'attacco?

Il dolore al braccio lo stava divorando. Non avrebbe potuto sopportarlo oltre. Raccolse una manciata di timo, poi strappò la foglia grigia dalla peluria vellutata e morbida come le orecchie di un cane. La sua espressione si incupì. "Non pensare a Schizzo."

Erano insieme, subito prima dell'assalto. Schizzo si era appoggiato a lui, il mantello ispido arruffato di lappole. Hylas ne aveva estratte dal pelo un paio, poi aveva allontanato il muso del cane e gli aveva ordinati di fare la guardia alle capre. Schizzo si era allontanato tranquillo, dimenando la coda e voltandosi a guardarlo come a dirgli: So cosa fare. Sono un cane da pastore, è per questo che sono nato.

"Non pensare a lui" si disse Hylas con foga. Stringendo i denti,afferrò la base dell'asta. Trattenne il respiro. Tirò.

Il dolore fu talmente atroce che per poco non perdette i sensi. Mordendosi le labbra, prese a dondolarsi avanti e indietro, lottando contro le ondate rosse di nausea. "Dove sei, Schizzo? Perché non puoi venire qui e stare con me per farmi sentire meglio?"

Con una smorfia, sbriciolò il timo e lo applicò sulla ferita. Gli costò uno sforzo inaudito bendarsi il braccio con una mano sola, ma alla fine ci riuscì, legando la fasciatura con un filo d'erba che aveva stretto tenendolo fra i denti.

La punta della freccia giaceva nella polvere dove l'aveva lasciata cadere. Aveva la forma della foglia di un pioppo, con una crudele punta rastremata. Non ne aveva mai vista una simile. La gente delle montagne fabbricava punte di freccia di selce o, nel caso dei più ricchi, di bronzo. Ma quella era diversa. Era di lucida ossidiana nera. Hylas la riconobbe soltanto perché la vecchia saggia del villaggio ne possedeva un frammento. Diceva che era il sangue della terra tramutato in pietra. E che proveniva dalle isole al di là del mare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 01, 2015 ⏰

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