Capitolo 25

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Jordan rientrò.
Aveva in mano della cocaina, si avvicinò a me.

"Muoviti, assumi questa droga"

"no, non voglio, mi farà male."

Mi sollevò da terra e mi buttò su quel letto.

"TU FAI CIÒ CHE TI DICO IO!" mi diede uno schiaffo e caddi giù dal letto.
Vedevo tutto sfogato.
È poi entrò Gregory.

"La dividiamo Jordan?" disse Gregory

"perché no Gregory? Ormai è il nostro gioco"

SI avvicinarono a me.

"lasciatemi, lasciatemi!
Aiuto per favore aiutatemi."
Urlai piangendo.

"shh è un attimo" disse Gregory.

Mi sollevò per il collo.
Gregory mi manteneva e Jordan mi legò.
Mi misero dello scotch avanti la bocca e mi buttarono su quel letto.
Iniziarono a toccarmi, mi spogliarono e mi stuprarono.
Mi sentivo davvero un gioco.
Mi sentivo inutile.
Loro finirono e appena mi slegarono corsi a lavarmi.
Sotto la doccia piangevo, mi rendevo conto di quanto schifo facessi.
Andai a dormire stanca e distrutta.

Passò un mese da quando ero lì.
La mia solita routine erano loro due.
Mi trattavano come spazzatura, e con il passare del tempo mi convinsi che io ero stata creata solo per questo.
Non ero fatta per amare, ero fatta solo per dare piacere.
Ero solo uno sfogo, nient'altro che uno sfogo.
Non mangiavo più, nemmeno un boccone ma semplicemente mi riempivo lo stomaco d'acqua.
Iniziai a pulire.
Ormai pulire mi spostava un po' i pensieri.
L'unico pensiero però era quello di James.
Come ero stupida a sperarci ancora.

"Troia" sentii la voce di Jordan

Entrò e mi vide che stavo spolverando.

"pff"

Mi prese per il collo.
Mi buttó in un angolino, posó la sua pistola sul letto, prese un coltello e in quel momento sentii degli spari e delle sirene che circondavano quel posto.

James

Entrai con la polizia in quel posto e la scena che comparve avanti a me fu Selestia in un angolo piena di paura con le ginocchia al petto che piangeva e Jordan con un coltello in mano avanti a lei.

"Polizia, metti le mani in alto."
Disse Mirko (il maresciallo)
"Jordan Smith sei in arresto per tentato omicidio, per stupro e abuso"
Gli tolse il colletto da mano e lo ammanettó
"vi beccherete un bell'ergastolo."
È lo portò fuori.

Corsi da Selestia che tremava.

"Piccola, va tutto bene" l'abbracciai

"No.. N-non mi toccare" si tolse dalle mie braccia e si allontanò con le mani tra i capelli.

"Piccola, è finito tutto" mi avvicinai a lei.

"N-no s-stammi lontano.."

Era spaventata e aveva paura anche di me.

"sono solo un gioco, sono inutile io servo solo per il p-piacere"
La vidi piangere.

"No amore non è così... Ritorna in te piccola, non ti farò del male, sono James... Amore mio sono io"

"Non sono nulla" continuava a ripetere.
Mi avvicinai ancora una volta e lei indietreggió verso il letto.
Cadde su quel letto.
Andai vicino e ancora una volta l'abbracciai.

"Amore..." le sussurrai all'orecchio
"sei al sicuro, è finito tutto"

"sono solo un gioco" ripeteva.

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