Sigmund FreudSigmund Freud
IL SOGNO
1.
Nell'era che potremmo chiamare prescientifica, gli uomini non avevano difficoltà
nel trovare una spiegazione del sogno. Quando lo ricordavano, al risveglio,
pareva loro una manifestazione benigna o maligna di potenze superiori,
demoniache e divine. Con l'affermarsi del pensiero naturalistico tutta questa
ingegnosa mitologia si trasformò in psicologia, e oggi soltanto una minoranza
delle persone colte mette in dubbio che il sogno sia la PECULIARE OPERAZIONE
PSICHICA del sognatore.
Ma, respinta l'ipotesi mitologica, è diventata necessaria una spiegazione del
sogno. Le condizioni del suo sorgere, i suoi rapporti con la vita psichica della
veglia, il suo dipendere da stimoli che si spingono verso la percezione durante
il sonno, le numerose particolarità del suo contenuto che ripugnano al pensiero
vigile, l'incongruenza fra le sue immagini rappresentative e gli affetti ad esse
legati e, infine, la fugacità del sogno, la maniera nella quale il pensiero
vigile lo respinge come estraneo, lo mutila o lo cancella nel ricordo, tutti
questi problemi, e altri ancora, pretendono da centinaia d'anni una soluzione
soddisfacente, che fino ad ora non si è potuta trovare. Al centro del nostro
interesse è però la domanda sul SIGNIFICATO del sogno, che ha in sé un doppio
aspetto. Innanzi tutto, questa domanda comprende il significato psichico del
sognare, la posizione del sogno rispetto ad altri processi psichici, una sua
eventuale funzione biologica; in secondo luogo, essa ha per scopo il sapere se
il sogno è INTERPRETABILE, se il singolo contenuto onirico ha un "senso", COME
QUELLO CHE noi ritroviamo di solito in altre produzioni psichiche.
Nella valutazione del sogno si possono osservare tre correnti principali. La
prima, che rappresenta per così dire l'eco dell'antica sopravvalutazione, si
trova espressa in alcuni filosofi, per i quali alla base della vita onirica c'è
uno stato particolare dell'attività psichica, che essi addirittura esaltano come
un'innalzarsi a una più alta dignità. Così per esempio nel giudizio di Schubert,
il sogno è una liberazione dello spirito dal potere della natura esterna, un
districarsi dell'anima dalle catene dei sensi. Altri pensatori non si spingono
tanto avanti, ma tengono fermo il principio che i sogni nascono da impulsi
soprattutto psichici e rappresentano l'espressione di forze psichiche, che
durante il giorno sono impedite nel loro libero dispiegamento (le forze della
fantasia onirica di Scherner e Volkelt). Un gran numero di osservatori concede