CHIEDIMI COS'E' LA PAURA

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"Datemi la vostra definizione di paura". 

Ecco come inizia l'ennesimo incontro del cazzo. La scorsa settimana abbiamo fatto i biscotti, quella prima il karaoke più brutto mai sentito sulla faccia della terra e adesso questo. Mi chiedo chi organizza queste puttanate! Tanto vale continuare a drogarsi ?! Vabbè almeno il volontario è figo. 

Mi sono sempre piaciuti i ragazzi con gli occhi verdi, poi Set ha anche questi capelli nero pece che mi fanno un sacco. Peccato che è un rompi coglioni ... Deve fare sempre il moralista compassionevole che ci salverà dalle droghe perché il mondo è bello! Ma vaffanculo .. Odio le persone che mi dicono cosa devo fare.

- "Clara, di cos'hai paura?"

- "Di essere triste come te" 

parte una risata generale ..

- "Immagino .. io purtroppo sono irrecuperabile, ma dimmi, veramente, cos'è per te la paura e cosa ti spaventa?" 

Sbuffo.

 - "Partiamo dal presupposto che mi sto annoiando a morte, ma dato che non posso andarmene ti accontento." 

Cos'è per me la paura? Che palle questi discorsi, sono troppo complicati.

-"Per me la paura è quel sentimento che mi blocca nel fare cazzate ... Voglio dire, se hai paura non ti butti da un burrone, no?"

- "Ottimo! Ma cerca più nel profondo .. Quando hai provato paura hai provato solo questo? Voglio dire, quello che hai descritto te è un'emozione che può provare una persona davanti a qualcosa di sconosciuto .. Metti che quel qualcosa lo hai già visto. " 

Dove vuole arrivare? Cosa centra la paura con tutto questo?

- "Io ... Io non saprei ..."

- "Sforzati un pochino .."

- "Non mi viene in mente niente" 

Set ha molta pazienza. Si sistema sulla sedia e punta i gomiti sulle ginocchia unendo le mani tra di loro. Mi fissa. Madonna quanto me lo farei.

- "Facciamo così: partiamo dalla tua paura più grande e poi vediamo come reagisci in quella situazione"

 Annuisco. Ho tanti ricordi e neanche uno è felice, tutti tristi ... che merda. La domanda è un'altra però .. paura non tristezza, quella probabilmente la tengono per un altro incontro.

- "C'è una cosa..."

- "Te la senti di raccontarcela?"

- "Va bene ... Non sono una tipa particolarmente soggetta alle paure, ma ho un ricordo in testa di quando ero piccola .. Non so se è successo veramente o se me lo sia immaginata, ma è molto chiaro. C 'è questa stanza con un letto ... è tutto buio tranne una lampada sul comodino che fa una luce rossa .. "

Non so per quale motivo le mie mani iniziano a tremare.

- "Se non te la senti di continuare va bene lo stesso .."

- "Nono tranquillo ... Dicevo, nella stanza c'era solo quella luce che illuminava la camera, e in una zona buia sento una voce che ripete una cosa tipo: "sei mia, sono sempre con te, anche quando tu non vorrai" ... e poi .. e poi cammino verso il letto e dal buio esce una mano che mi accarezza. "

- "Clara, davvero, se vuoi puoi smettere, sei stata molto brava" 

Mi stavo scavando dei graffi profondi tra le nocche, ma io non mi accorsi di niente fino a quando Set si alzò e mi afferrò le mani.

- "Va bene così Clara ... Credo che sia ancora troppo presto per parlare di queste cose"

Ci fu un brusio di scontento generale. Sono frastornata, come se quel ricordo avesse preso il controllo della mia mente. Ci metto un po' per riprendermi e capire che tutti mi stavano fissando con uno sguardo strano, come se mi stessero compatendo.

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