A volte le coincidenze sono tutto nella vita; a volte, sembra che il destino stesso apra a noi la strada per una nuova esistenza, per dimenticare gli errori del passato e costruire un nuovo futuro; a volte, tutto ciò può sembrare irreale, può risultare incredibile e inverosimile agli occhi dei più scettici, ma rimarrà vero e inspiegabile nel cuore di chi l'ha vissuto; questa storia, per quanto può sembrare assurda e strana, è l'esempio concreto di come nulla sia certo e tutto può essere ribaltato da un momento all'altro...
Era il 7 marzo 1934; un debole sole riscaldava tiepidamente le vie di Dover, nell'Inghilterra Meridionale; era una classica giornata di fine inverno, e l'aria fresca impregnava la città di primo mattino. Dall' Olympus Palace, circondato da due guardie del corpo e dall'autista privato, uscì, avvolto nel suo ricco giaccone e con la sigaretta in bocca, Matthew Bass, appena reduce da una trattativa riuscita che gli avrebbe fatto guadagnare milioni di dollari. Vi chiederete chi era costui, adesso; molto semplice: Matthew, soprannominato Matt, era uno degli imprenditori industriali più famosi al mondo del momento; direttore e proprietario delle famose Bass Towers (complesso di grattacieli costruiti nella nuova Manhattan in via di edificazione) era stato in grado di ricavare una fortuna partendo dall'immediato dopoguerra, investendo nel settore energetico e siderurgico; possedeva un'intelligenza eccezionale ed una grande mentalità di guadagno, e gestiva gran parte del business petrolifero e carbonifero del tempo; collaborava con uomini come Rockefeller e Ford; era, insomma, il rappresentante perfetto di quell'America nascente ed industrializzata, tecnologica e in via di sviluppo, reduce e destinata sempre di più a riprendersi dopo la crisi del 29, avvenuta qualche anno prima. Ma Matthew non era solo questo; arrogante ed egocentrico, consapevole della sua superiorità economica e mentale, era fiero oltremodo di sé, sprezzante verso gli altri, bello e muscoloso, e rappresentava il sogno impossibile di molte donne dell'epoca. I suoi 20 miliardi di dollari di patrimonio venivano spesi costantemente in feste, automobili costose, alcool, ragazze e qualsiasi lusso possibile immaginabile.
"Dica a Maurice di sbrigarsi" ordinò alla sua guardia uscendo dall'appena conclusa trattativa con Jason Bourne, ingegnere meccanico inglese, tra i più famosi e produttivi del momento " altrimenti ridurrò la paga a quel ritardato... è già tardi, devo riposare prima dell' incontro di stasera e voglio ritornare all'alloggio. Ah, ecco, qualcuno mi porti un sigaro e un bicchiere di Brandy." Ordinò una seconda volta, e subito uno degli inservienti arrivò col bicchiere e il sigaro comandato.
" Signor Bass, Signor Bass, perdoni ha due secondi di tempo?" chiese un giornalista che si avvicinò frettolosamente al signor Bass nel mentre scendeva le scalinate del palazzo:
" Le andrebbe di rilasciare qualche dichiarazione sulla trattativa compiuta? Ci dia qualche informazione in più"
Matt rivolse il suo sguardo fiero e sprezzante verso quell'uomo e semplicemente rispose: " Ora non ho tempo, ripassi dopo, se vuole le do l'indirizzo di dove soggiorno."
" Soltanto qualche informazione, nulla di più, la prego; di che portata è l'intesa che avete raggiunto con la città di Dover?"
" Miliardi e miliardi di dollari nelle mie tasche!" Esclamò soddisfatto Matt alzando il bicchiere in segno di brindisi.
" E cosa ne pensa invece di quello che è successo, è vero?" continuò insistentemente l'omino inseguendolo.
Matt, a questo punto, perse la pazienza, e sbottò verso il pover uomo: " Le ho detto di lasciarmi in pace qualsiasi cosa sia, cosa non le è chiaro? Ora non ho tempo e nemmeno voglia, se vuole passi dopo... siete tutti così, voi giornalisti da quattro soldi, per un'intervista e un paio di spiccioli dovete assillare persone che di tempo non ne hanno..."
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Le brevi pagine del tempo
RomanceMatt è il giovane direttore di una delle industrie più famose di Manhattan; è ricco, potente, arrogante e dissoluto, e ha come unica prospettiva futura il guadagno e lo sperpero dei suoi miliardi in lusso e divertimento. Ma quest'esistenza grigia e...