Era da tanto tempo che JeyJey e Benji non si vedevano, la tristezza stava soffocando il primo.
Benji gli mancava come l'aria, non era più lo stesso senza di lui, avevano passato praticamente tutta l'estate insieme e ritrovarsi all'improvviso senza il suo amato l'aveva distrutto.
I suoi voti erano anche peggiorati, seppur mai abbastanza da rischiare la bocciatura, se avesse dovuto ripetere l'anno avrebbe di nuovo dovuto passarlo in quel modo, lontano dal suo ragazzo.
Ciò gli dava la forza di continuare gli studi ed evitare di trascurarli per struggersi, cosa che in fin dei conti era anche meglio.Quel giorno Jeyjey era di pessimo umore, era il suo compleanno, faceva ben diciotto anni ma lui non c'era, lo aveva avvisato già giorni prima e seppur aveva creduto di essersi preparato al dolore esso lo aveva travolto in una maniera impensabile, non lasciandogli la minima voglia di festeggiare. Ragione per cui si ritrovava appollaiato vicino alla finestra, con i gomiti appoggiati sul davanzale, a prima vista si sarebbe potuto pensare che stesse guardando fuori dalla finestra ma essa era oscurata da un sottile strato di condensa.
Quella giornata era particolarmente brutta, la pioggia batteva sul vetro e le nuvole grigie e nere facevano sembrare che il sole fosse già tramontato, come se anche lui fosse troppo distrutto per lavorare.
Seppur fuori facesse freddo dentro la sua casa il riscaldamento era acceso e lui non pativa in modo particolare le temperature più basse, ragion per cui indossava solo una felpa, rigorosamente rubata al suo Benji.
Alzò lentamente un dito tremante e, quasi solamente sfiorando il vetro dinanzi a se, disegnò una J+B con un cuore attorno.
Dopo averlo fatto non poté far altro che ridere di sè e di quanto fosse ridicolo mentre senza accorgersene le lacrime iniziarono a rigargli il pallido viso.Con una lentezza quasi impacciata si alzò dalla posizione fetale che aveva assunto e si sdraiò sul letto per poi abbracciare il proprio cuscino che più di una volta aveva accolto non solo la sua testa ma anche quella del ragazzo che adesso tanto gli stava facendo penare la sua mancanza.
Prese il telefono e iniziò a guardare le loro foto insieme mentre come un bambino che si era perso e aveva la mancanza della mamma, piangeva. Quando il rubinetto di lacrime ch'erano i suoi occhi finì tutta la sua acqua a disposizione, soffocò il suo viso nel cuscino con l'intenzione di dormire e lasciarsi alle spalle quella giornata orrenda, ma neanche il tempo di sentire i suoi occhi pesanti che una notifica lo destò dai suoi piani.
Prese quasi controvoglia il telefono e guardò l'anteprima del messaggio, era da parte di Benji e recitava le seguenti parole: «guarda fuori dalla finestra».
Incuriosito da ciò si alzò dal letto e passò una mano sul vetro per spogliarlo dallo strato di condensa. Fu allora che lo vide.
Bagnato fradicio a colpa della pioggia, con un sorriso a trentadue denti e con il braccio a tendere un mazzo di fiori verso la finestra.
In quel momento i suoi occhi ritrovarono la forza di versare lacrime, ma questa volta di gioia.

STAI LEGGENDO
Benjey||one Shot||
RomancePensava di essere stato lasciato da solo, ma un raggio di sole era sempre stato lì, aspettando di poterlo illuminare