" Secondo me non ci sentono, sono ancora mezzi morti..."
" Che strano trovarli qui distesi in questo modo, non l'avrei mai pensato"
" Non credo abbiano dormito molto stanotte, a giudicare dal fatto che indossano abiti elegantissimi e sembrano essersi addormentati con quelli..."
Improvvisamente Matt aprì gli occhi, e si alzò mezzo frastornato, trovandosi di fronte Andrew e Header intenti a fare congetture su lui e Jess.
" Ma buongiorno, allora ci sei ancora Matt!" Esclamò Andrew soddisfatto: " è circa mezz'ora che vi stavamo osservando dormire"
Anche Jess, scossa dal rumore circostante, si alzò timidamente, imbarazzata di avere cosi tanta gente intorno:
" Buongiorno anche a lei signorina Setterfal" esclamò elegantemente Mike, baciando la mano a Jess.
" Jess, loro sono i miei amici, Mike e Andrew. Ragazzi, se non lo sapeste, lei è Jess Setterfal."
" Molto piacere di conoscerla Jess. É un piacere, anzi un onore" balbettò confusamente Andrew, entusiasta di aver di fronte a sé un personaggio che reputava importante.
" Il piacere è mio signori" rispose sorridendo Jess:
" Conoscete da tanto Matt?"
" Io ho conosciuto entrambi solo al momento della partenza qui in nave; loro due si conoscono da più tempo" rispose premurosamente Andrew.
" Ecco... io e Mike siamo amici inseparabili di lunga data" intervenne Matt, strizzando l'occhiolino a Mike che consapevolmente mantenne il gioco:
" Viviamo nello stesso quartiere e condividiamo esperienze da una vita; a proposito, Matt, non è che hai qualcosa di nuovo da raccontarmi?" Concluse accentuando particolarmente le ultime parole, e Matt capì che si riferiva alla faccenda delle Trevor Production.
" Ah sì giustissimo; Jess cortesemente resteresti un attimo qui con Andrew? Che devo dire urgentemente una cosa a lui... Andrew mi raccomando non farmi fare brutta figura" rise amichevolmente tirando una pacca sulla spalla dell'imbarazzatissimo Andrew, che non sapeva affatto come reagire e minimamente che cosa fare lì da solo davanti a Jess.
" Mike so tutto; l'abbiamo inchiodato è finita" esclamò Matt controllando il tono di voce.
" Che intende di preciso?"
" Ieri sera sono stato al ballo in prima classe con Jess, e c'era il signor Ford; questo mi ha confermato che ci sono voci abbastanza certe che riferiscono come Falen abbia appositamente truccato i conti e tradito le Towers."
" Incredibile... questa conferma mi serviva davvero per chiudere definitivamente le mie convinzioni... Controllando e sentendo in giro ho scoperto infatti l'ultima notizia mancante che serviva per concludere il tutto; il signor Falen è accusato di omicidio in territorio americano per la morte di un dipendente della sua industria..."
" E allora questo cosa c'entra?"
" Come cosa c'entra? Si vede che ha dormito poco e ballato tanto ieri sera" rise divertito Mike. " Si dimentica forse che l'accusa di omicidio pendeva anch'essa probabilmente sulle sue spalle?"
" Dannazione...è vero, anche se era ancora infondata qualche giorno fa, o sbaglio?"
" Facciamo che resterà anche infondata, perché la storia è questa signore; la sera del 1 marzo 1934 il Signor Falen è stato coinvolto nell'omicidio di un suo dipendente, che sia stato esso colposo o doloso, questo non ci è dato ed è anche irrilevante saperlo. Ma ciò che conta è la reazione di quest'ultimo; come ne ha approfittato? Decidendo di partire immediatamente, il giorno seguente, per allontanarsi da qualsiasi sospetto, e, le sembrerà strano, scegliendo di andare a Dover, la prima meta disponibile per la nave immediatamente in partenza dal porto quella sera. Due signori con cui ho parlato prima, mi hanno confermato di essere di Dover ed essere pescatori, e quindi di frequentare spesso le acque limitrofe al porto; la sera del 5 Marzo, ovvero 4 giorni dopo alla partenza, riportano di aver visto proprio il Signor Falen arrivare in tutto silenzio e mediocrità al porto"
STAI LEGGENDO
Le brevi pagine del tempo
RomanceMatt è il giovane direttore di una delle industrie più famose di Manhattan; è ricco, potente, arrogante e dissoluto, e ha come unica prospettiva futura il guadagno e lo sperpero dei suoi miliardi in lusso e divertimento. Ma quest'esistenza grigia e...