The Master Idea

.•*sogni*•.

-Qualcosa la turba signore?- chiese il consigliere al Presidente.
-Hai visto la strada? Hai visto le piazze? Hai visto (perfino) i Social?-.
-Sì, li ho visti signore- rispose lui.
-Ebbene, allora sai cosa mi turba- disse il Presidente, seduto alla sua scrivania, con le dita intrecciate.
-Ma... si potrebbe fare qualcosa per porre rimedio- continuò.
-Non voglio contraddirla, ma credo sia impossibile, il popolo ormai è fuori di testa, non c'è più speranza...- rispose sconsolato l'altro.
-Oh, invece sì che c'è- gli occhi del Presidente risplendevano come gemme. Occhi neri come la pece. In quel momento più che mai, occhi pericolosi.
-Specifica che parte di popolo- continuò egli, ormai in preda ad un idea folle.
-Quella contro di lei-.
-Specifica l'età-.
-Adulti-.
Il Presidente si alzò e si parò davanti al consigliere.
L'uomo grande che ha il potere e l'uomo piccolo che deve obbedire. Se non lo fa, muore.
-Un virus creato in laboratorio che uccide solo coloro sopra i 16 anni come suona?-
-Suona film, ma credo sia fattibile- borbottò il Consigliere.
-Bene, hai capito?- rideva.
Mentre lo diceva rideva.
-Sì, ma noi come ci salveremo?-.
-Oh, sta tranquillo a questo posso provvedere- rispose il Presidente.
-E ora...-
-Che inizi la fine- disse chi dei due ha potere- perché questa sarà ricordata come "The Master Idea"-
Poi mi svegliai.

Ero ancora lì, nel mio letto, nel convento di suore dov'ero stata portata dai miei genitori per non morire.
O almeno così pensavano.