Capitolo 12:Corridoio(?)-Nico

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Sì, piansi. Mentre Keira mi diceva di sua madre pensai a Bianca. E a mia madre. Mi sembrava assurdo che Ade non volesse dirmi del mio passato se non gli avessi portato Percy. Ma che se ne doveva farsi di Percy? O dei! Forse sa che io sono... no, non può essere. Solo Bianca lo sapeva. Il mio segreto è morto con lei. Io... non ricordavo praticamente niente di mia madre, è tutto così confuso da quando siamo stati nel Casinò Lotus. Mi addormentai abbracciando Keira, con questi pensieri. Avrei dovuto dirle della mia cotta? La avrei ferita? Meglio non fare niente. 

Ad un certo punto, nel bel mezzo della notte, sentii un rumore, che mi svegliò. Non sembrò turbare Keira, invece. Era un bagliore sinistro quello che proveniva dal nostro corridoio. Lo riconobbi subito in quanto figlio di Ade. Era il bagliore di un morto. Ma di quale morto? Sentii molto potere in quel morto. Mi alzai e impugnai la mia spada di ferro dello Stige, volevo vedere chi fosse. Mi avvicinai cautamente e lo sorpresi alle spalle. <<Chi sei? Cosa vuoi?>> gli dissi in modo da non svegliare Keira. Quello si girò. Barba folta, ghigno maligno. Anche se non sapevo chi fosse, lo riconobbi subito. <<Minosse.>> dissi, quasi senza fiato. Il fantasma annuì, sempre con quel ghigno. <<Nico di Angelo, figlio di Ade. Ma quale piacere incontrarti. Io sono Minosse, il Re degli Spettri>> disse lui con una voce glaciale e metallica, che mi fece gelare il sangue. <<Che vuoi da me?>> gli chiesi. Lui infittì il ghigno <<Io da te non potrei volere niente. tu piuttosto, cosa desideri? Posso aiutarti ad averlo. E io so cosa desideri, piccolo semidio.>> parlai senza riflettere << Riportare qui Bianca>>. Il fantasma sibilò << posso aiutarti. Ti aiuterò. So come fare.  In cambio tu dovrai seguirmi e fare quello che ti dico.>>. Lo guardai male. A che gioco stava giocando? cosa voleva fare ? Ma diceva che poteva riportare qui Bianca... << Va bene, spettro. Mi mostrerai come contattarla e come riportarla qui. Niente trucchetti o doppi giochi. Intesi?>> e alzai la guardia con la spada. Minosse si fregò le mani <<ma certo, figlio di Ade>> disse in tono ancora più glaciale di come stesse parlando prima. Annuii, e poi feci per stringergli la mani, ma poi mi resi conto che era intoccabile e incorporeo. Quello mi guardò male, e poi scomparve.

Dopo capii uno cosa: Keira non avrebbe mai dovuto sapere né della mia cotta, né di mio padre (sì, avevo preso in considerazione di dirglielo, ma ora non più.) perché... sarebbe rimasta troppo delusa. Ecco, un altro dei misteri da risolvere su Keira: perché volessi piacerle. Ovviamente, non in quel senso, no... come amico, ecco... ma perché? Era questa la domanda che mi torturava da quando me la aveva fatta mio padre... quella non era una semidea, no, conosceva sia suo padre che sua madre, e non erano dei. 

Ma una cosa la doveva sapere. Bianca. Non volevo nasconderle tutto della mia vita.

E sì. Quella ragazza era proprio un mistero. 

How I met Nico di Angelo- Percy Jackson fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora