Le brevi pagine del tempo

Capitolo 16 - FINE-

Da quel giorno in poi tutto cambiò; Matt ritornò alle Bass Towers, e fece in modo che anche Andrew trovasse lavoro da lui, come direttore delle relazioni interne. Fu un bravissimo lavoratore, lo riconobbero tutti nel corso del tempo; seppe impegnarsi con dedizione diventando importante e apprezzato, e non smise mai di ringraziare ed essere devoto a Matt per l'opportunità che gli diede; continuò tuttavia nel tempo libero a coltivare la passione per il violino la musica.

Da quel lontano marzo del 1934 non si sentì mai più parlare di Fabrice Falen; la Trevor Industries, accusata per concorso in omicidio e per frode finanziaria, cadde in fallimento, e, dopo qualche mese venne risollevata dalla bancarotta proprio dalle Bass Towers, che l'acquisirono rendendolo un loro centro di produzione distaccato. Più avanti Matt rivelò che in tutto ciò aveva avvertito soddisfazione e vendetta; l'accusa nei suoi confronti cadde velocemente, senza dover nemmeno passare dal tribunale, dopo che si seppe cosa fosse successo sullo Smeraldia, e dopo che personaggi come il signor Ford e il signor White poterono testimoniare l'innocenza di Matt.

E a quest'ultimo cosa successe veramente?

Matthew Bass divenne un altro uomo; tutti furono concordi in questo, e videro tangibilmente il suo cambiamento; 

i primi giorni dopo la tragedia furono abbastanza duri da metabolizzare per lui, e fu arduo tornare totalmente alla normalità della sua vita lavorativa.

Qualche giorno dopo il ritorno a Manhattan, si scoprì che Falen non era stato l'unico responsabile dell'accaduto; infatti si rivelò come la Smeraldia avesse già ravvisato dei problemi al motore nella traversata precedente all'ultima effettuata, per cui alcuni ingranaggi non funzionavano al massimo delle loro potenzialità e si riscaldavano troppo velocemente bloccandosi ad un certo punto della rotazione interna.  Tutto ciò, quindi, venne di conseguenza imputato ad un fatale errore dei meccanici e degli ingegneri navali della White Star Line, che non avevano preso le misure precauzionali necessarie sorvolando sull'argomento, sottovalutandone il pericolo e rivelando eccessiva fiducia nell'imbarcazione, venendo poi traditi dal destino.

Questa notizia, tuttavia, sembrò fare uno strano effetto su Matt, e non lo turbò eccessivamente, anzi, per certi versi sembrò farlo stare meglio; preferì ricordarla per sempre così, come se Falen non fosse stato l'unico colpevole, a questo punto, ma colui che aveva affrettato semplicemente una tragedia irrecuperabile e che si sarebbe abbattuta comunque inevitabilmente.

Ed in effetti era proprio così, a pensarci; fin dal primo giorno aveva espresso le sue perplessità in merito al motore dell'imbarcazione, nonostante Mike aveva cercato di tranquillizzarlo e dissuaderlo... povero Mike, se solo avesse saputo che il suo capo aveva sempre avuto ragione da principio...

La White Star Line rischiò di fallire di colpo dopo questa notizia; nel giro di 20 anni, infatti, due delle loro navi erano miserabilmente affondate creando migliaia di morti. Il signor Setterfal si dimise dalla gestione della società; fortunatamente, nel momento in cui si temeva il peggio, Bass donò 15 miliardi emmezzo di euro per finanziarla e acquisirla sotto il suo controllo, portandola ad essere una compagnia stabile e delle più importanti al mondo; i nuovi motori Towers ideati dalla Bass permisero, anni avanti, di raggiungere tempi di percorrenza più veloci  nelle traversate oceaniche ed erano fatti in modo tale da garantire un principio di salvataggio incondizionato in caso di disfunzionamento. 

Tuttavia, aldilà di questo aspetto, non volle restare totalmente estraneo ed indifferente a quello che era successo, e in un solo mese fece il possibile per concludere un'opera storica; venne aperto il più grande monumentale mai costruito, in una zona nell'entroterra lontana qualche miglia da New York. Questo cimitero presentava un meraviglioso mausoleo alto 30 metri, che rappresentava in tutta la sua bellezza una nave (la Smeraldia) con la prua rivolta verso l'alto, che si inabissava nelle acque, mentre un angelo dall'alto l'abbracciava avvolgendola tra le sue ali come riparo e salvezza.