Capitolo 7

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Eravamo all'interno di una villetta a schiera di color porpora, nel salotto di quella casa c'era il corpo di una 17enne, che era stata visibilmente torturata e stuprata.
"Buongiorno Jay, chi è quella bella bionda alla tua sinistra che guarda in modo molto strano le finestre?"
Jay mi diede una gomitata per svegliarmi, solo che per osservare quella dannata finestra mi ero messa sulle punte e con la sua gomitata mi fece perdere l'equilibrio, rischiai di cadere sulla scena del crimine.
Grazie a Jay però, non accadde perché mi prese saldamente per i fianchi, mi evitò di cadere sul pavimento e di rovinare tutto.
"Ehm, grazie Tom…"
"Non c'è di che Scheggia, ma non incantarti a fissare le vetrate, ok?"
Non riuscivo a staccare gli occhi da lui, era stupendo e bellissimo, ma il mio cervello mi stava ripetendo che non dovevo fare assolutamente nulla con lui, per rispettare Will, che per me era più importante di tutti.
"Certo, ma non ero incantata, stavo solo osservando la vetrata perché la ragazza è stata uccisa da un cecchino, che era posizionato molto probabilmente sull'edificio di fronte."
Tutti quanti mi stavano guardando in modo strano, ma per far capire che non inventano storie strane indicai il foro di proiettile sulla vetrata.
"Beh, sorprendente! Lei è il nuovo membro della squadra, Charlotte, ex marine ed ex cecchino. Mi raccomando trattatela come si deve e come fosse una di famiglia."
Una volta finiti i rilievi tornammo in macchina per andare al distretto. Io e Jay non parlammo per tutto il tragitto, ma quello tra noi non era un silenzio imbarazzante, era come se stessimo cercando di entrare in comunicazione l'uno con l'altra.
Quella sera tornai a casa distrutta, il primo giorno era stato un vero inferno, ma dio se lo adoravo, questo lavoro era fantastico.
Stavo cenando con una deliziosa pizza comprata in un ristorante italiano, seduta sul divano a guardare criminal minds e pensavo, stavo solo pensando a Jay, in realtà, ciò che mi risvegliò fu il campanello, non credevo che Will avesse dimenticato le chiavi, così non ci pensai e aprii la porta.
"Senti Rosso… Jay, oddio ciao, ehm… che ci fai qui?"
"Scheggia!!? Che cavolo ci fai tu qui? È la casa di mio fratello Will, volevo bere una birra con lui per parlare di t… insomma di tutta la giornata."
E adesso che cavolo gli avrei detto? Per fortuna alle spalle di Jay iniziai a sentire la voce squillante del rosso.
"Ehi fratello, che cavolo ci fai qui, ti avevo chiesto di chiamarmi sempre prima di passare a casa."
Non riuscivo a stare in silenzio, dovevo dire qualcosa, così mi intromisi:
"Beh Will, forse io dovrei andarmene"
"Will, senti io sono qui solo per bere una birra, ma non sapevo che fossi in compagnia di Scheggia, la mia nuova partner, a proposito, che ci fai qui?"
Io e Will ci scambiamo un'occhiata, eravamo davvero in panico, non sapevamo cosa fare, io non sapevo cosa fare, insomma dovevamo dire tutto, non dire niente, inventare una scusa, stavo per entrare in sintonia con Jay e alla fine sarebbe andato tutto a puttane, che cavolo avrei fatto?
"Ehi, ci siete, che state facendo, parlando telepaticamente?"
"Ok Tom, ascoltami molto bene, dobbiamo dirti una cos…"
Cosa cavolo stava succedendo, non ha senso, non capisco, niente, Will mi stava baciando, mi stava dando un bacio, perché cavolo lo stava facendo!!
"È qui perché noi stiamo insieme!"
Stavo per avere un infarto, ne ero sicura un infarto.

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