cinque

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Na Yoona scese le scale, raggiungendo la presidenza.
Si diede due colpi alla testa frustata da quella situazione.
Sbuffando bussando alla porta.

Il preside, molto simpatico, come al suo solito, con quel carattere da arrogante, non fece altro che sgridare la povera Na Yoona, che mal grado non avesse fatto un bel niente, stette zitta ascoltando il preside; non voleva peggiorare la situazione.

«È la prima volta che ti vedo in presidenza e spero sia anche l'ultima, per questo non esagereró a darti una punizione» alla faccia, dopo una buona ora di ramanzine vuoi anche darmi una punizione?
«Da domani, per una settimana intera, dovrai lavorare in mensa con la signora Choi»
La mora annuì e dopo aver salutato cordialmente, uscì dalla presidenza dirigendosi in mensa per comunicarlo alla signora Choi.
Si sentiva stupida.
Non dovevo nemmeno parlare con quella gallina!
Non sono mai stata in presidenza e per colpa sua chissà cosa mi diranno i miei quando lo verranno a scoprire!
Maledetta clown che non è altro.

Salutó la signora Choi e dopo aver parlato un pó con lei tornó a casa.

«Sono a casa!» urló ma non sentì risposta.
Alzó un sopracciglio.
Troppo silenzio per essere casa sua.
«Mamma?! Papà?! Jaemin?!»
Niente.
Ma poi sentì delle voci provenire dalla camera di suo fratello.
«Vai così! No! Hyung cosa fai?! Così perdiamo!!» era la voce di Jaemin.
Na Yoona bussó alla porta.
«Hyung attento arriva l'avversario a destra!» urló ignorando il continuo bussare della mora.
Na Yoona, stufa di continuare a bussare, entró.
«Ehi Jaemin! Ho buss-» cosa ci fa lui qui?
«Ciao Yoona! Non sapevo fossi la sorella di Jaemin!» urló l'azzurro.
«Taeyong?»
«Ah Yoona, perchè hai fatto così tardi?» lo salutó il fratello andando ad abbracciarla.
«Impegni» lo liquidó con gli occhi puntati sull'azzuro. «Cosa ci fa lui qui?» chiese infine al fratello indicando Lee Taeyong.
«Ah... emh.. l'ho invitato a giocare un pó, mi annoiavo» pronunció grattandosi la nuca.

Ma Jaemin sapeva quanto odio provasse Na Yoona nei confronti dell'azzurro ma non poteva farci niente, Lee Taeyong era suo amico e poteva invitarlo quando voleva.

«Dove sono mamma e papà?» chiese la ragazza stringendo le mani in un pugno.
Anche solo vedere il viso di Lee Taeyong, a Na Yoona partiva la voglia di picchiarlo, era come se fosse proprio lui a spingerla a tali azioni.
«Pranzo coi colleghi»
«Io vado fuori» concluse uscendo dalla stanza. portando con sé la sorella.
«La mamma ha detto di non farti uscire, ha detto qualcosa riguardo a qualche punizione, sai era davvero incazzata dopo la chiamata del tuo professore, cosa hai combinato?» chiese il fratello seguendo la mora leggermente preoccupato.

Perfetto.

«Sai - puntó il dito nella direzione della stanza - è proprio colpa della gente come Lee Taeyong, anzi forse è proprio colpa sua, se sono finita in presidenza prendendomi una fottutissima punizione senza che io non abbia fatto una beata minchia!» urló.
Non gli interessava se il soggetto del discorso si trovava ad un metro da loro, anzi sperava che li sentisse in modo che alzasse il culo da lì e sbammasse da quella casa.
«Non ti ha mai fatto nulla Yoona!» replicó il rosa.
«Nulla? Scherzi vero? Per colpa sua, per me il liceo è un fottuto inferno!»

Non aveva tutti i torti: era proprio per via di Lee Taeyong se Na Yoona era presa di mira da Kang Soyeon e dalla sua carissima amichetta, se non fosse per l'azzurro Na Yoona potrebbe essere un pó piu libera.

«Lo odio» concluse andando via e chiudendosi in camera.

𝚜𝚒𝚕𝚎𝚗𝚌𝚎 || 𝙡𝙚𝙚 𝙩𝙖𝙚𝙮𝙤𝙣𝙜 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora