Christine era rimasta sorpresa dal fatto che lui fosse venuto a cercarla. Ed era sorpresa da quanto potesse essere stato dolce nel farla calmare. Proprio adesso le stava accarezzando le guancie, asciugandole le lacrime. Era così bello. Non riuscì nemmeno a ragionare, che si alzò sulle punte facendo incontrare le loro bocche. Ne aveva così bisogno. Aveva bisogno di qualcuno e lui era arrivato. Aveva bisogno di lui. La presa sulle sua guancie aumentò e lei strinse la sua maglietta all’altezza del petto. Poco dopo le loro lingue s’incontrarono e il corpo di Christine rabbrividì. Lei non se ne accorse, ma anche quello di Liam fu scosso dai brividi. Si staccarono per prendere aria e si guardarono negli occhi. Lui sorrise e lei notò una strana scintilla nei suoi occhi color cioccolato. Le piaceva così tanto quel ragazzo così lunatico. Aveva così tanti lati e lei li avrebbe scoperti tutti, sarebbe stata l’unica a vederlo in tutte le sue sfaccettature. Sapeva che lui era andato a letto con’altra quella notte ma in quel momento non le importava. Alla fine era stata cosa da una notte perché ora era con lei, davanti alla tomba di sua madre. Credeva di poter morire per il troppo dolore ma lui era arrivato, l’aveva stretta fra le sue braccia ricomponendo ogni singola parte di lei. Lui era tornato da lei, questo era l’importante ora.
Stettero lì in piedi, l’uno davanti all’altra, per tanto tempo. Nessuno dei due si preoccupò del tempo che passava, nonostante entrambi avessero degli impegni quel pomeriggio. Liam arrotolò un riccio intorno al dito e riabbassò il viso per baciarla di nuovo. Christine si fece coinvolgere, come sempre succedeva, e mise le mani alla base del collo del castano. La sua mano destra si insinuò fra i capelli, tirandoli leggermente. Liam sorrise e legò le sue mani dietro la vita di lei, sollevandola leggermente. Risero entrambi e la rimise giù. Le lasciò un bacio sul collo e tornarono a guardarsi.
«A cosa dovevo quel bacio?» lei sorrise legando le mani dietro al collo di lui.
«Al fatto che sei arrivato quando avevo bisogno di qualcuno, che sei tornato da me» le mise le mani sui fianchi e li strinse leggermente.
«Io tornerò sempre da te, non devi temere per questo» le lasciò un bacio sulla fronte ma notò che lei iniziò a sentirsi a disagio. Cercò di guardarla negli occhi ma lei li tenne bassi.
«Che succede Chris?» lei scossò la testa.
«Niente» le mise due dita sotto il mento e le alzò il viso, facendo incrociare i loro occhi.
«Cosa c’è?» lei si guardò intorno.
«Possiamo parlare da un’altra parte? Sai, siamo sulla tomba di mia madre» lui annuì e la prese per mano, trascinandola fra le lapidi. Arrivarono all’uscita del cimitero e si diressero verso la Range Rover parcheggiata lì vicino. Le aprì la portiera e poi fece il giro, salendo anche lui. Si voltò verso di lei e vide che si stava torturando le mani. Lui mise la sua mano destra sulle sue, fermando quel tic nervoso. Lei iniziò a giocare con le sue dita, evitando il contatto visivo.
«Allora, mi dici che succede?» intrecciò le loro dita e lei sorrise. Alzò lo sguardo davanti a sé.
«Sta mattina per puro caso, mentre venivo in qua, sono passata davanti al pub. Non avevo tue notizie da ieri e quindi stavo iniziando a preoccuparmi» Liam sorrise per il fatto che si preoccupasse per lui, ma temeva per quello che poteva sentire successivamente.
«Così sono entrata e ho trovato Louis. Gli ho chiesto se ti aveva visto, ma lui non voleva dirmi nulla perché non voleva che ci stessi male» lui abbassò lo sguardo, i sensi di colpa lo stavano uccidendo.
«Così l’ho praticamente obbligato e alla fine me l’ha detto» si spostò nervoso sul sedile. «Mi ha detto che ieri sera ci sei andato e che sei andato via con Britney. Ho chiesto chi era e lui mi ha detto che era una tua vecchia amica, così ho fatto due più due» Liam stava per parlare ma lei lo fermò con un gesto della mano.
«Non c’è bisogno che ti difendi. Infondo come hai detto tu ieri, noi due non stiamo insieme, poi sei tornato da me quindi lei non è importante per te, o mi sbaglio?» finalmente lei si girò facendo incontrare i loro sguardi. Aveva gli occhi lucidi ma non pianse. Liam annuì.
«Lei non è nessuno Chris, credimi. Ho fatto la cazzata più grande del mondo, lo riconosco. I sensi di colpa mi stanno uccidendo, ma credimi se dico che sei tu tutto ciò che voglio» lei annuì, sorridendo leggermente. Abbassò un po’ il viso.
«Solo, non farlo più. Non credo che riuscirei a reggere un’altra volta» lui annuì convinto.
«Promesso, d’ora in poi tu sarai l’unica» “ma lo sei sempre stata” pensò, ma non aveva il coraggio di dirglielo. Lei si sporse verso di lui, facendo incontrare di nuovo le loro labbra. Ormai era diventate come una droga, una volta assaggiate si diventa dipendente. E Christine si sentiva così, stava diventando dipendente da lui ma non lo avrebbe mai ammesso. Lei che non si faceva mai mettere i piedi in testa, lei che non voleva ricevere ordini, stava diventando dipendente di un ragazzo così lunatico e pieno di segreti. Si allontanarono e lei si rimise sul sedile. Liam mise in moto, tenendo sempre la sua mano destra intrecciata con la sinistra di lei. Christine prese le loro mani intrecciare e se le mise in grembo, accarezzando la mano di Liam con quella libera. Lui si beò del suo tocco leggero e così innocente.
«Dove vuoi andare?» le chiese ma lei continuò a fissare le loro mani.
«A casa, oggi pomeriggio ho il turno al bar» lui annuì e cambiò strada. Non sarebbero andati a casa di lei,l’avrebbe portata in un posto dove nessuna ragazza aveva messo mai piede, ovvero casa sua. Non ci aveva mai portato nessuna ragazza, lei sarebbe stata la prima e lui ne fu felice. Christine alzò il viso guardando la strada e si girò interrogativa verso di lui.
«Ma non stiamo andando a casa mia» lui rise.
«Lo so, infatti stiamo andando a casa mia» lei rimase sorpresa. «E come mai?» lui alzò le spalle.
«Non lo so, voglio solo che tu capisca che sei importante per me. Non ho mai portato nessuna ragazza a casa mia» lo guardò sorridente.
«Sei la prima» continuò a sorridere guardando la strada. La stava davvero portando a casa sua? Davvero era la prima? In quel momento era così felice che nulla avrebbe potuto abbatterla. Voleva dimostrarle che era importante per lui, e ci stava riuscendo.Spazio autrice.
Il capitolo è corto, lo so.
Mi scuso per questo ma è uno di quei capitoli di passaggio quindi non potevo dilungarmi troppo.
Comunque mi è venuta la malsana idea di scrivere una fanfiction su Ashton.
Non lo so, ho buttato giù qualcosa ma non so ancora se la pubblicherò o meno.
Prima devo riuscire a scrivere un po' di capitoli, poi si vedrà.
Va beh, io vado a studiare fisica.
Ele x
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Afire Love || Liam Payne || (sospesa)
FanficTratto dalla storia: Liam la guardava dritto negli occhi e vide una ragazza che aveva bisogno di lui, forse tanto quanto lui aveva bisogno di lei. Ma la sua vita era troppo complicata per permetterle di farne parte. Liam prese il suo borsone e si al...