Desperate. ❅

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Desperate. -  Christmas One shot.

'There's no chance for us, it's all decided for us, this world has only one sweet moment, set aside for us.' ( Who wants to live forever - Queen )

Un tiepido bagliore proveniente dal cielo durante quel tardo pomeriggio di dicembre, distrasse Luke che, immerso nei suoi pensieri, con le mani nascoste nelle tasche del giubbotto scuro ed il respiro smorzato, camminava a passi veloci e svogliati lungo le vie decorate ed illuminate, nonostante l'orario permettesse di passeggiare senza alcun bisogno di luce artificiale. Per lunghi giorni aveva ragionato sul come avrebbe voluto passato quel triste Natale senza l'essenziale presenza di Michael, per lo più con i genitori ed i fratelli fuori città – fatto che, per dirla tutta, non gli dispiaceva neanche tanto –. Era fermamente convinto che una volta tornato a casa, sarebbe riuscito a dare fuoco o direttamente buttare ogni sorta di regalo, cartolina, lettera o quant'altro proveniente da Michael che quest'ultimo gli avesse regalato i precedenti Natali, aveva bisogno di distrarsi e non pensare a quella mancanza perenne che si faceva viva in quel periodo per la prima volta.
Era abituato ad aprire la porta all'amico disordinato, la vigilia, chiedergli cosa ci facesse lì, e ricevere risposte allegre che tentavano di cercare una bugia da raccontargli, bugie di cui lui si accorgeva sempre e che gli mancavano; Michael cercava sempre di trovare una scusa pur di passare il Natale con lui, ed era un comportamento che apprezzava, e prima di scoprire della sua morte – avvenuta solo qualche mese prima –, si era predisposto psicologicamente per andare lui, quell'anno, a casa sua, cenare e poi il giorno dopo pranzare con la sua famiglia, e passare una di quelle sdolcinate serate durante la quale si sarebbero dedicati ogni sorta di canzone d'amore natalizia. Michael avrebbe suonato la chitarra in camera sua mentre Luke, seduto sulla scrivania, gli avrebbe mostrato quanto bravo fosse diventato a moderare la voce e di conseguenza a cantare, e poi si sarebbero abbracciati tutta la notte lasciandosi cullare dal rumore del vento notturno di quel periodo dell'anno.

Ed invece no, niente più regali a sorpresa e visite aspettate ma al contempo più che volute – sia da l'uno che dall'altro –, niente più sorrisi rivolti di nascosto e niente più parole dolci sussurrate nell'inconsapevolezza dei loro ingenui genitori. Luke sapeva che, se da un lato era triste ed aveva pianto ogni notte perché quel venticinque dicembre sarebbe stato diverso, da un lato era psicologicamente sollevato, poiché dopo Natale, tutto tornava nella classica monotonia di sempre, dopo quelle vacanze particolari, entrambi tornavano ad essere nascosti e decisamente non felici neanche in compagnia reciproca. Si erano chiesti a lungo cosa fossero – fin dal primo bacio a stampo che si diedero nell'infantilità di cinque anni precedenti a quello, dove poi non sapendo come reagire, si erano allontanati gradualmente dalla panchina dove se lo scambiarono –, ma nessuno dei due, mai, era riuscito a trovare una risposta che soddisfacesse.

Ora il biondo era rimasto solo, in coda al super mercato, intento a pagare i pochi articoli contenuti nel carrello – principalmente gli alimenti preferiti dall'amico, poiché convinto che forse, se avesse mangiato tutto ciò che erano riusciti a condividere, sarebbe stato come riaverlo ancora una volta lì al proprio fianco – e sbuffando di tanto in tanto fermamente tentato a scoppiare a piangere da un momento all'altro.
Schizofrenico, era diventato, ormai, e tutto ciò non gli dava che un piacevole sollievo, era contento che gli altri gli stessero lontano, abbastanza da non aver nulla a che fare con 'quel pazzo innamorato del suo amico altrettanto pazzo ma morto'. Gli ribolliva il sangue nelle vene ristrette, ogni volta che si sentiva etichettare con quella frase tanto fastidiosa da mandarlo in bestia.

Stava tornando a casa, era concentrato sulla strada lievemente innevata, e subito dopo aver aperto la porta, aveva appoggiato a terra il sacchetto con la spesa ed aveva appeso il cappuccio del giaccone verde petrolio su un ramo dell'appendiabiti natalizio che la mamma prima di partire aveva sostituito con quello solito. Luke detestava ogni sorta di abbellimenti, festone o decorazione, solo il suo Michael gli permetteva di apprezzare anche quelle insulse cose che lo infastidivano, era quasi come se, l'amore reciproco che provavano, li portasse ad amare anche ciò che odiavano, se solo l'altro le apprezzava. Una sorta di sogno, che non si erano mai concessi, e Luke non aveva smesso neanche un secondo di rinfacciarselo: colpa sua.

Desperate. » Muke OS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora