𝐀𝐰𝐤𝐰𝐚𝐫𝐝 𝐒𝐢𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞

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Li avevano fatti sedere su una sedia e trasferito il cibo sul tavolo per poterlo condividere anche con loro

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Li avevano fatti sedere su una sedia e trasferito il cibo sul tavolo per poterlo condividere anche con loro. I due ragazzi continuavano a guardarli spaesati e sconvolti, come se avessero appena assistito ad un crimine.
«Potreste tipo... rimettervi la maglia per favore?» domandò Hyunjin ad un certo punto, afferrando il bicchiere d'acqua che gli avevano offerto e passandolo a Felix, il quale invece era ancora concentrato nel provare a superare lo shock.
Jeongin e Chris arrossirono ed il più grande si affrettò a recuperare le maglie che avevano abbandonato ai piedi del divano. Se le infilarono velocemente e si sedettero anche loro a tavola, iniziando a servire il cibo cinese. Riempirono prima i piatti degli altri due e poi iniziarono a mangiare pure loro, quasi a volersi far perdonare.
«Da quanto va avanti questa storia?» chiese Felix ad un certo punto, addentando un pezzo di pane cinese.
Christopher si grattò la nuca ed accarezzò gentilmente la gamba del maknae, per dirgli che avrebbe risposto lui alle loro domande. «In realtà è iniziata proprio stasera – confessò – Anche se in realtà ci piacevamo già da un po'».
L'altro annuì, afferrando sotto il tavolo il mignolo di Chan con il suo, in un muto gesto di sostegno.
«Certo che per essere l'inizio eravate già ad un buon punto della relazione» disse Hyunjin, fulminando il fratello più piccolo con lo sguardo.
«Non avrei permesso che il contatto fisico andasse oltre – ribatté il maggiore – Eravamo solamente presi dal momento».
«E se invece sul punto di farlo fossi stato ancora preso dal momento?».
Hyunjin sembrava inarrestabile: dopotutto era la prima vera relazione del fratello e non voleva fosse troppo avventato. Com'era stato lui, invece. «Hyunjinie, hai ragione ad essere preoccupato, ma mio fratello non è quel tipo di persona...» provò ad intervenire Felix, accarezzandogli il braccio per attirare la sua attenzione.
Si girò verso di lui. «E se invece lo fosse?» chiese, in tono di sfida.
Lo sguardo di Felix si fece cupo. «Te lo posso assicurare io – disse, serio – Hai ragione ad essere in pensiero per tuo fratello, proprio come lo sono anche io, ma ora stai esagerando. Per favore, torna in te!».
L'altro sospirò, annuendo e rivolgendo di nuovo il volto verso Jeongin e Christopher. «Scusate, mi sono lasciato prendere dalla preoccupazione. Non ho nulla contro di voi, ho solo paura per il mio fratellino che per me ha fatto così tanto...» confessò.
Jeongin si alzò in piedi, andando ad abbracciare Hyunjin. «Lo so, mi dispiace di non avertelo detto prima...» si scusò.
Felix si schiarì la voce. «A dir la verità anche noi avremmo qualcosa da dire – tirò una gomitata a Hyunjin – Non è vero?».
"Che stai facendo, Felix? Avevamo detto che lo avremmo tenuto nascosto!"
Il biondo ossigenato lo guardò stupito. "Da quando sai anche comunicare con il pensiero?" domandò.
Hyunjin alzò gli occhi al cielo. "Da sempre, è una particolare capacità che mi ha insegnato da bambino mia mamma... sai, anche lei aveva il potere della Telecinesi" rispose "Ma, ripeto, non dovevamo tenerlo segreto?".
"Dopo aver scoperto la loro relazione? Come credi reagirebbero se scoprissero della nostra dopo la scenata che hai fatto?" ribatté il minore, alzando un sopracciglio con fare eloquente.
"Touché".
«Sì, beh... visto che l'argomento è stato messo in tavola dovremmo confessare pure noi» disse Hyunjin.
Dopodiché afferrò con decisione il volto di Felix e premette le labbra sulle sue, in un semplice bacio a stampo. Una volta separati non staccò il contatto visivo, ma anzi, ammiccò, leccandosi le labbra. Gli prese poi la mano e le portò sopra il tavolo, il tutto sotto lo sguardo stupito dei due.
«E fu così che i fratelli finirono insieme» disse sorridendo.
«Non ci credo» fu il commento di Jeongin.
Christopher invece si limitò a ridacchiare ed a stiracchiarsi sulla sedia. «Lo sapevo già – ammise – Vi ho visti baciarvi nel parco giochi qui vicino mentre tornavo da lavoro. Ho semplicemente preferito dire niente ed aspettare la vostra mossa».
«Beh, allora visto che tutto quanto si è sistemato direbbi di mangiare!» esclamò Felix.
Hyunjin ridacchiò. «Tesoro, hai appena detto direbbi! Si dice direi» lo corresse, scompigliandogli i capelli.
«Oh, fa lo stesso!».
Tuttavia quella pace non durò molto perché, proprio come prima Hyunjin e Felix avevano interrotto Chan e Jeongin, dalla porta entrarono Jisung e Minho. Quest'ultimo non li salutò nemmeno, camminando fino alla porta della sua camera e sbattendo la porta dietro di sé. I quattro guardarono Jisung in cerca di spiegazioni.
Il ragazzo sospirò, appoggiando il cappotto e prendendosi un bicchiere assieme alla bottiglia di soju in cucina. «Jisung, che succede? Perché Minho ha fatto così?» chiese Jeongin, sconvolto.
Il più grande ingoiò un bicchierino della bevanda. «Ci siamo lasciati» annunciò, facendo una smorfia per il sapore forte dell'alcol.
«Che cosa?! – esclamò Hyunjin, balzando in piedi – Ma se state assieme da due anni! Non siete stati forse troppo avventati?».
«Non ci siamo lasciati, ci siamo presi una pausa!» urlò Minho dalla camera. Sembrava stesse piangendo.
«Come vuoi tu!» esclamò Jisung, sbattendo i piedi, afferrando il bicchiere e la bottiglia e chiudendosi anche lui in camera.
I quattro non parlarono per un po', pensando a come comportarsi. «Beh – disse ad un certo punto Jeongin – Vado a parlare con Minho. Sono il più piccolo ed il più carino, di sicuro non mi saprà resistere!».
«Io invece vado in bagno» annunciò Hyunjin.
Rimasero solo Felix e Christopher nella sala da pranzo ed il fratello minore decise di approfittare dell'occasione per raccontare cos'era successo a scuola. «Chris... A scuola ho incontrato Yugyeom e BamBam» mormorò.
«Che cosa? – rispose l'altro – Quei due idioti... avevo detto loro di non raggiungermi qui!».
«Hanno detto che lì la situazione è peggiorata drasticamente – ribatté Felix – Hanno catturato una buona parte dei Ribelli. E a quanto pare una spia del Re sta seguendo il Principe da vicino e si sta assicurando che non ritorni nella nostra dimensione. Yugyeom ha manipolato la mente di studenti ed insegnanti per farsi riconoscere come studente ed a quanto pare l'ha fatto anche con Hyunjin... Adesso però sa tutto».
«D'accordo... dì loro di tenersi pronti per una mia eventuale visita. Hai il loro indirizzo, vero?».
«Sì, l'ho scritto in questo post-it» rispose Felix, passandoglielo.
«Andrò presto a trovargli e troveremo assieme una soluzione... Per il momento dobbiamo trovare il Principe».
Jisung, dalla sua camera, scostò l'orecchio dalla porta. Di che cosa stavano parlando? Chi erano i Ribelli? Chi era il Principe? Ma soprattutto, come mai tutto questo gli suonava così dannatamente familiare?

ʀᴏᴀᴅ ɴᴏᴛ ᴛᴀᴋᴇɴ | ᴄʜᴀɴɢʟɪx/ʜʏᴜɴʟɪx (ɪɴ ʀᴇᴠɪꜱɪᴏɴᴇ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora