XIX

188 10 0
                                    

"possiamo andare a mangiare, ho fame."dico per cambiare argomento.

"sì."

Mangiamo e parliamo dei nostri compleanni.

Lui dice che non vuole fare niente per il suo.

Bene è deciso gli farò una torta e gli canterò tanti auguri per renderlo felice.

(so che nella realtà non compie gli anni a febbraio.)

"au che ne dici di andare a casa? sono stanco."mi domanda.

Annuisco e mi alzo.

Camminiamo fino ad arrivare alla fermata.

"posso baciarti?ne ho bisogno e poi il bus passa tra un quarto d'ora."

Penso di essere diventata rossa come un pomodoro.

Non so veramente come rispondergli.

"chi tace acconsente."

Mi prende per i fianchi  facendo attaccare i nostri corpi e poi le nostre labbra.

Quando ci stacchiamo sorride compiaciuto.

"non guardarmi con quella faccia."sussurro.

"non guardarmi con quella faccia."mi imita facendo una vocina da criceto.

"non ho quella voce"dico ridendo.

Ridiamo per dieci minuti circa finché non arriva il bus.

"devo chiamare Josy."

*chiamata con josy*

Hey puoi venire tra dieci minuti?

Certo, arrivo subito.

Ok noi siamo appena scesi dal bus.

Va bene, ciauu.

Ciauu.

*fine chiamata*

"fra poco arriva."

"mm non ho voglia di vederla, so bene di starle sulle palle."

"dai comportati da persona gentile."

Arriviamo a casa e josy suona il campanello subito dopo.

"come stai?"le chiedo.

"bene dai, dobbiamo escogitare qualcosa."

"figlia di Zeus non iniziare a fare il capo perché non lo sei!"dice dominic a denti stretti.

"non crederti meglio di me figlio di Ade!"

"sentite non ho bisogna di due litiganti ma di due persone responsabili."

"dobbiamo portarla al campo mezzo sangue, cosa stai aspettando?"urla la bionda riferendosi al ragazzo che ho di fianco.

"sua madre mi ha chiesto di farle finire gli studi se possibile."

Cosa?

"capisco, devi sempre stare con uno di noi due, io ti addestrerò fino a che non diventerai una guerriera come me."urla la mia amica.

"tu non farai proprio niente l'aiuterò io a diventare brava."ribatte il moro.

"accetto l'aiuto di entrambi in momenti diversi."

Meglio tenerli separati.

"perfetto."

"au ci vediamo domani a scuola."

La saluto e la accompagno alla porta.

"iniziamo domani l'allenamento va bene?"chiede.

"sì."

Mi metto a mangiare sotto il suo lo sguardo perplesso.

"hai qualche problema per caso?"

"no...posso mangiare anch'io?"

"sisi veni pure."

"che regalo di compleanno vorresti ricevere?"gli domando.

"niente."

È impossibile.

"tutti vogliono qualcosa!"esclamo certa.

"sicura di volerlo sapere?"

"ovvio, se no non te l'avrei chiesto!"

"voglio te."

Quasi mi soffoco con il panino che ho in mano e inizio a tossire.

Non ci posso credere!

"qualcosa che si possa comprare?"

Provo inutilmente.

"no."

"va bene allora sceglierò io."

"te l'ho già detto cosa voglio."

"Non credo sia possibile."

"lo vedremo."

Si alza e si avvia al piano di sopra.

"vado a farmi una doccia, ne ho bisogno."dice.

"ok."

"vuoi venire anche tu?"

Penso di essere tutta rossa e che è per questo lui ride.

"no grazie, so lavarmi da sola."

Gli sorrido falsamente e lui ricambia.

Leggo un libro quando sento qualcuno urlare il mio nome.

spazio autrice:

non so bene quando pubblicherò questo capitolo visto che da quanti compiti mi danno non ho nemmeno il tempo di respirare.

volevo augurare a tutti di passare una buona giornata❤️🤶🏻.

-giuls

FALLING SKIES:Gold Rush and Illicit Affairs|giulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora