XXI

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La mattina mi sveglio con delle mani sui fianchi e una testa appoggiata al mio collo.

"svegliati e spostati, devo andare in bagno, questa settimana dovrai dormire nel letto sotto o viceversa."squittisco.

"capisco, povera ciclata."

"stai zitto."gli tiro un cuscino in faccia e mi alzo.

La fortuna stavolta è dalla mia parte, non ho sporcato le lenzuola.

Prendiamo il bus e ci sediamo vicini.

"tutto bene?"gli chiedo.

"certo tu?"

"sì mi sembri un po' triste."

"non preoccuparti per me, oggi ti porto a mangiare un gelato."

No devo fare la torta.

"non posso."

"perché?"

"devo andare da josy."

"invita anche lei."

"no, dobbiamo parlare di cose da ragazze, la tua presenza non sarebbe gradita. Scusa."

"non preoccuparti fa lo stesso."

In classe parlo con le mie amiche e ascolto la lezione.

Ho preso un sette in tedesco e un 4 in geo storia fantastico.

Fra poco mi butto da una torre, non riesco a prendere un voto decente quest'anno.

Io e le altre andiamo a fare la spesa.

"ragazze credo che presto io e Gabriele ci fidanzeremo stasera. Mi ha invitata a cena in una pizzeria che hanno appena aperto."urla Angela.

"sono felicissima per te."dico sorridendo.

"anch'io."

Ci abbracciamo a vicenda e poi ci avviamo alla cassa.

"tu cosa ci dici di harrison?"

Gli racconto in breve dei fatti accaduti recentemente e loro aprono le loro bocche e scoppiano a ridere e sclerare.

Io nel frattempo pago e mi scuso con la cassiera per il loro comportamento.

"ok la facciamo a casa tua e poi la porto a-."

"Dobbiamo andare a prendergli un regalo." Mi interrompe la figlia di Zeus.

"giusto."

Gli prendo una felpa blu notte e dei calzini rosa visto che è fissato, glieli vedo sempre addosso.

Spero gli piacciano.

Dopo aver fatto la famosa torta e i compiti vado a casa.

Ovviamente quando arrivo non c'è nessuno dentro.

scrivo una lettera d'auguri per il figlio di ade e poi ceno.

Lo chiamo visto che di lui non c'è l'ombra.

*Chiamata con dominic*

Pronto.

Ciao mi puoi dire a che ora arrivi a casa?

No, non può perché adesso è con me troia.

*Fine chiamata*

La voce di quella ragazza non vuole uscire dalla mia testa.

Ok ammetto di esserci rimasta un po' di merda, è con un'altra e io devo accettarlo.

Non è un tipo serio.

La mattina seguente mi alzo e faccio colazione con calma visto che è presto.

Tiro fuori il mio regalo e chiamo il ragazzo dai capelli neri.

"buon compleanno."urlo abbracciandolo.

Pensare alla giornata precedente non sarebbe servito a nulla in ogni caso.

"allora non posso avere il regalo che ho chiesto?"chiede.

"no ti adatti a quello che ho fatto per te."

"va bene grazie au."

Legge la lettera e apre il regalo, lo vedo sorridere, è una bella cosa da parte sua.

"grazie di nuovo anche se ti avevo detto che non mi serviva niente."

Mi lascia un bacio sulla guancia e mi stringe la mano, il mio cuore fa un saltino e stavolta sorrido io.

"prego"sussurro.

spazio autrice:

ciao spero che la mia storia vi stia piacendo.

ho sonno ma non dormo.

-giuls

FALLING SKIES:Gold Rush and Illicit Affairs|giulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora