La ragazza fantasma

54 2 2
                                    

Nessuno la conosceva e nessuno avrebbe voluto conoscerla. lisie era una ragazza abbastanza misteriosa con capelli arruffati e vestiti da strega,ma non si faceva problemi. Amici non ne aveva, ogni volta che si provava ad avvicinare a qualcuno, la persona che aveva di fronte scappava: diventava bianca come se avessero visto un fantasma. A casa non aveva uno specchio perché dato che tutti scappavano quando la vedevano non aveva la minima intenzione di comprarsi uno specchio per vedere che cosa li faceva spaventare. La ragazza ogni giorno veniva sminuita sempre di più finché un giorno non si stufò , "basta!" Disse "se c'é qualcosa in me che non va voglio vederlo, sono stufa di essere sempre discriminata da tutti! Non vogliono vedere la mia faccia? A me non mi interessa" allora Lisie andò a comprare uno specchio così si poté vedere...l'immagine scioccante travolse la ragazza..."ma dov'è la mia faccia? non ho la faccia!" capì perché tutti non le parlavano..."sono un fantasma" gridò soffocatamente. Passarono giorni e la povera ragazza non se ne faceva ancora una ragione. "Ehi ascoltatemi tutti, adesso ho capito perché scappate quando ci sono io, ho scoperto di non avere la faccia...si gente sono un fantasma" esclamo lei a tutta la scuola "e allora perché ti fai vedere?" tutti si misero a ridere per la domanda di una ragazzina viziata, Lisie se ne andò non potendo riuscire a dire più niente essendo bloccata dalle lacrime. Non si fece più vedere perché diceva che nessuno sapeva accettarla anche dopo quello che aveva detto allora non c'era nient'altro da fare oltre che andarsene. "Che bisogno ne hanno loro di me? non conto niente! sono solo un chicco di polvere in mezzo ad aspirapolveri" dopo le parole e la metafora detta si incupì il volto e si mise a piangere. Si trovava nel bosco più brutto di tutto il mondo: "il bosco dei demoni" ma ancora lei non lo sapeva. "Chissà dove sono" disse "sicuramente in uno di quei stupidi boschi con un precipizio" disse di nuovo; eh si cara Lisie certo che c'è un precipizio, ma che porta al mondo dei morti demoniaci. La ragazza continuò a sentirsi osservata come se qualcuno la stesse inseguendo per poi spuntarle davanti...era forse un demone?. "Finalmente un castello! Magari c'é qualcuno che mi può ospitare"..."è permesso?" Disse aprendo la porta del grande castello, "ehilà c'è qualcuno? Mi trovavo nei paraggi e mi chiedevo se magari poteva esserci qualcuno che mi potesse ospitare solo per una notte"..."e tu chi sei?" Esclamò un uomo vestito di nero davanti a lei, "salve io sono Lisie e mi..", "lo so cosa ti chiedevi" la interruppe lui, "solo una notte per favore mi sono persa sono scappata dalla mia città e non so dove andare, sono disperata!" disse in ginocchio Lisie, "senti ragazzina, questo bosco è pericoloso non so perché sei scappata ma non posso ospitarti qui" disse l'uomo, "vi causo problemi per caso?" , "siamo persone che vivono sopratutto di notte e quando di notte usciamo non siamo per niente delle brave persone" , "hahah che strano c'era la stessa cosa nel mio libro di fantasia" disse Lisie, "si certo una storia..." Esclamò freddo l'uomo "comunque non puoi restare qui" disse ancora lui "perché?" Chiese Lisie "perché noi siamo l'inferno" gli disse mettendole una mano sulla spalla, "come siete l'inferno?" , "senti ragazzina impertinente, devi andartene subito o provvederò a preparare la fossa" le disse lui e la cacciò fuori dal castello. Fredda ed impaurita riprese a camminare nel bosco con la paura di ciò che aveva detto l'uomo. In quella notte dove sembrava che gli alberi parlavano si sentì di nuovo osservata e inseguita da chissà che cosa o da chissà chi, era forse l'uomo del castello? ma come poteva sapere che sarebbe andata nella sua proprietà?. I ragazzi della sua età parlavano molto di quel bosco, lo chiamavano "bosco dei demoni" , in effetti l'uomo le sembrò alquanto sospetto ma non ha mai creduto in quella leggenda metropolitana. "Wow che precipizio profondo" disse Lisie "ma sembra quasi...un momento..." , "ma questo è l'inferno! I suoi abitanti sono i demoni! Ed infine c'è l'uomo del castello che è Lucifero" non sapeva se piangere e gridare oppure scappare da quel bosco, ma era troppo tardi un centinaio di demoni le impedirono di passare per tornare alla vita insulsa che faceva prima così accese una torcia ed iniziò a dire ai demoni, "voi chi siete?! io...io non volevo venire in casa vostra...ma sono uscita dal castello ad 1 km da qui e non sapevo dove andare" si spiegò Lisie , "zitta ragazzina! che cosa ci fai qui?!" dissero i demoni, "beh io...io sono un fantasma, tutti mi prendevano in giro e così sono scappata" , "tu hai violato la prima regola dei demoni! sei entrata in questo bosco come se fosse casa tua! a meno che non sei un demone...ma se sei un fantasma sei proibita di varcare la soglia dell'inferno!" Dissero loro , "scusate io non volevo ma..." , "prendetela!! non lasciatela scappare!" esclamò Lucifero.
"No nooo!" urlò Lisie, "che cosa vuoi da me?" Chiese la ragazza a Lucifero, " io assolutamente niente ma proverò a chiederlo ai miei amici demoni" rispose.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 14, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Le urla della ragazzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora