Anche questa domenica si è conclusa al meglio e finalmente posso andare a dormire.
Ah, quasi dimenticavo, mi presento, mi chiamo Angelica e ho 17 anni appena compiuti, (il 12 febbraio).
La mia vita è come quella di una normale 17enne, solo che con meno amici e meno amori... ma non ne parliamo.
Vivo una vita normale, e per normale intendo che sto a casa tutti i giorni fin quando non mi annoio e vado a fare compere con mio padre.
Mio papà si chiama Gianluca e ha 36 anni.Mia madre è lontana da me, vive in Francia o in America, mentre io e papà viviamo in Italia.
Lui dice che è per lavoro che non viene mai a trovarci. Io credo che sia per altro, però non mi va di avere altre paranoie in testa, così non ci penso.Adesso sto preparando lo zaino per la giornata di domani, perché è Lunedì e ovviamente devo andare a scuola.
Mio padre ha degli enormi progetti per me; vuole che mi prenda una laurea, e devo dire che l'idea mi interroga, essendo che a scuola non vado poi così male. 9 in Italiano, Matematica e Scienze mentre 8 nel resto delle materie.Finito lo zaino, posso finalmente riposare per l'esaustiva giornata che mi aspetta non appena il sole sorgerà.
.
*driiiin driiiin*
Ecco la sveglia che segna le 06:50, mi alzo e inizio a prepararmi; per prima cosa, mi do una rinfrescata e dopo mi vesto.
Decido di indossare una maglietta a maniche lunghe color rosso, abbastanza semplice, abbinata ad un paio di jeans neri, una giacca in pelle nera e delle Converse bianche.
Sono guardabile dai, penso tra me e me.
Adesso mi aspetta la parte più difficile, il trucco.
Perdo all'incirca 30-40 minuti per fare una linea d'eyeliner poi uso anche il mascara e la cipria, e quando non lo dimentico, l' illuminante. Non sono tipa da fondotinta, troppo appiccicoso per i miei gusti. Preferisco la cipria.Ripropongo questo stesso trucco come primo giorno di scuola, e prima di uscire di casa mi metto un profumo, prendo un paio di spiccioli, e inizio a correre in strada cercando di essere più puntuale possibile.
In tutto ciò arrivo a scuola alle 08:05 , beh dai facciamo progressi.Sono passate le prime due ore nella totale noia. Ora mi dirigo verso la "sala mensa" dove vendono ovviamente cibo, bevande e tanto altro.
Essendo che ancora sono le 10:00 opto per qualcosa di leggero. Chiedo alla cuoca se oggi hanno preparato un cornetto o qualsiasi altra cosa con la marmellata, e fortunatamente lei mi risponde che è rimasta una sfoglia a forma di treccia con la marmellata di ciliegie.
Mi dirigo verso i tavoli con le mie due amiche, Georgette, che viene dall'America, e non so per quale motivo, i suoi hanno deciso di trasferirsi qui a Milano. Fin ora è l'unica persona che conosco da più di 6 anni che mi è stata sempre vicina.
Poi c'è Kimberly, nata in Italia. Per un lungo periodo è stata in Spagna e ora è ritornata da circa 4 anni. La conosco dal primo superiore, ossia da 2 anni. Non mi fido ancora del tutto di lei, però in alcuni casi ha saputo dimostrarmi che ci tiene, e quindi per ora siamo amiche.
Arrivate nei tavoli ci sediamo e ci raggiungono anche tre ragazzi: Stefano, il ragazzo di Georgette.
Lorenzo, il ragazzo di Kimberly, nonché mio ex flirt, e in fine Gionata, un altro ex flirt, che non so se chiamare ex, essendo che ci siamo lasciati nemmeno un mese fa.
Lui sembra essere andato avanti, almeno da ciò che vedo. Si è fatto una vita con una nuova ragazza, Alice, che ha la sua stessa età, cioè 18 anni.
Mentre io, sfortunatamente, non l'ho ancora superata. Sembro depressa e sto a casa ogni giorno della mia stupida vita da quando se n'è andato. Passo le giornate a mangiare, perché il cibo è l'unica cosa che mi consola."Stanno arrivando!", urla Gerogette. I primi due mi salutano con un sorriso a 32 denti, mentre Gionata sta zitto e mi fissa per tutto il tempo dell'intervallo. Io me ne accorgo ma non lo degno di un minimo sguardo.
Finisce la pausa e rientriamo ognuno nelle rispettive classi.
STAI LEGGENDO
TROPPO TARDI PER NOI.//Sfera Ebbasta (IN REVISIONE)
Romance[COMPLETA] Baby ti ho avuta tra le mani e non ti ho dato importanza o per lo meno, non te ne ho mai data abbastanza. Ti chiedo scusa, per avere fatto lo stronzo ti chiedo scusa per averti portata dentro al mio mondo. Tu che sei diversa, la tua vita...