Unconditional (Jeon Jungkook-Kim Taehyung)

20 : UNCONDITIONAL

L'ultimo ricordo fu di aver percepito un lieve suono.
Una percezione molto vicina al tono di una voce incerta. Qualcuno cercò di attirare la propria attenzione verso di me.

"Perché ho sentito il mio nome?
Qualcuno mi ha nominata.
Ma chi?" composi in mente, cercando di trovare una valida spiegazione, anche se fu completamente invano.

D'improvviso sentì le voci dei ragazzi, privi delle loro valige e pieni di energia per affrontare il restante della giornata,nonostante si fosse presentata in maniera al quanto imprevedibile.

"Choa vieni qui! Cosa stai aspettando!"disse Hoseok con un sorriso finale.

Mi limitai ad annuire e ad avvicinarmi verso loro , così, ci stringemmo affettuosamente in un abbraccio di gruppo.

"Vi voglio bene! Che questo legame possa sempre risplendere!" composero amorevolmente, sorridendo in maniera reciproca.

Incredibile pensare a come potesse essere una vita senza i loro incoraggiamenti. Furono delle parole veramente incantevoli. Tale abbraccio poté dissolversi lievemente e Jin, Hoseok, Yoongi e Nam-Joon proseguirono verso il giardino collocato dietro l'ingresso del B&B. Jimin e Taehyung decisero di visitare attentamente la struttura interna di tale edificio e restammo solo in due: io e Jungkook

"Cosa pensi di fare?" chiese lui con tono sereno, osservando il prato che si estendeva interamente al di sotto dei nostri piedi.

"Che ne dici se andiamo in spiaggia?"
risposi serenamente, lasciando un piccolo sorriso.

"Confermo!" disse dolcemente afferrando la mia mano.

Insieme andammo verso la prima spiaggia collocata al di fuori della locanda. Nel tragitto si percepì solo il contatto tra i rispettivi passi e l'asfalto, creando maggiore attrito. Tale suono cessò nel momento in cui si percepì la freschezza intensa del mare.
Tolsi dai piedi le scarpe e proseguì verso la spiaggia. Mentre camminavo attraverso piccoli solchi creati dalla sabbia, percepì il tocco di qualcuno avvolgere il polso sinistro.

Voltai il capo e notai Jungkook completamente steso sulla sabbia, così mi avvicinai,poiché tenne saldamente la presa.

"Sei il solito imbranato!" dissi con tono pacifico.

Tale serenità fu interrotta dalle nostre risate improvvise, tanto che non mi accorsi di ritrovarmi nella sua stessa posizione, poiché mi avesse spinta verso di lui. Pochi centimetri separavano i nostri sguardi ,così vicini da percepire il respiro. Delicatamente sentì il tocco delle sue mani posarsi sulle mie guance e la sua attenzione fu rivolta sulle mie labbra.

"Chi sarebbe l'imbranto?" disse con voce profonda, senza distogliere lo sguardo dal mio viso e si avvicinò sempre di più.

Minima era la distanza che divideva le nostre labbra. Si creò un'atmosfera inspiegabile, al quanto magica. Essa si fece sempre più travolgente ; entrambi sentimmo delle sensazioni interamente profonde. Sapevamo che sarebbe accaduto qualcosa, ma dovevamo superare l'astuzia della passione al quanto priva di capacità.

"CHOA!"

Tale situazione cessò dopo aver udito nuovamente quella voce. La percepì simile a un richiamo, così forte da catapultarmi sulla sabbia. Mi chiusi in me stessa e posai le mani sulle orecchie : volevo che quella maledetta voce potesse sparire definitivamente. Essa divenne sempre più intensa, tanto da disorientare i miei sensi . Furono degli attimi terrificanti, come se fossi stata chiusa in una stanza dalla quale non sarei potuta evadere.