Capitolo Diciannove.

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"Elisabeth sai di essere completamente fuori di testa, vero?"

Mi chiese ironicamente Harry dopo aver camminato per più di un'ora.

Tutti i torti non aveva, ero un po' idiota ma cercavo di darlo meno a vedere ma a quanto pare non sono capace nemmeno a fare questo.

Aumentai il passo dato che eravamo praticamente arrivati e risposi al ragazzo affianco semplicemente con una smorfia.

"Siamo arrivati."

Lo informai e lui mi sorrise e con delicatezza mi prese la mano facendo intrecciare le nostre dita. Il cielo azzurro e quel sole tiepido davano un'atmosfera a dir poco magica e la spiaggia,penso non ci siano aggettivi per descriverla.

"Questo è il mio posto segreto." Sospirai; i ricordi improvvisamente mi invasero la mente e una lacrima mi rigò il viso, così istintivamente abbassai la testa per non farmi notare da Harry ma ormai se n'era già accorto e poggiò la sua grande mano sulla mia guancia destra raccogliendo la lacrima per poi fissarmi intensamente senza dire una parola.

"È bellissimo." mi disse il riccio guidandomi con una mano dietro la mia schiena su una roccia.

"Sai, questo posto non è così segreto, alla fine è solo una spiaggia ma ho tantissimi ricordi in questo luogo." Mi guardò annuendo come per farmi capire di continuare il racconto e io chiusi gli occhi un secondo e ripresi a parlare. "Mi ci portava sempre mio nonno paterno quando ero ancora bambina fin quando non si ammalò gravemente..." Sospirai e mi fermai un attimo guardando in un punto impreciso dell'orizzonte. Lui notò la mia insicurezza e si avvicinò di più a me stampandomi un bacio delicato sulle labbra e mi incitò a continuare. "La stessa malattia di cui è stata colpita mia sorella Alison, ma fortunatamente papà è riuscito a salvarla. Doveva decidere se salvare suo papà o sua figlia perché la cura non era abbastanza per entrambi, era una cosa sperimentale...e lui bèh, ha salvato Alison."

Conclusi con ormai il viso pieno di lacrime e senza accorgermene mi ritrovai abbracciata a Harry con la testa che poggiava sull'incavo del suo collo. Non disse nulla, penso stesse aspettando che io mi calmassi e intanto a lui serviva tempo per metabolizzare quello che gli avevo appena raccontato.

Dopo poco mi sollevò il viso dal mento in modo che lo guardassi negli occhi ma non ci riuscii, ero troppo debole in quel momento. Col pollice mi fece delle piccole carezze sulla guancia e istintivamente sorrisi; lui lo notò e sorrise a sua volta.

"Ehi Elis." Mi richiamò il riccio.

"Sono sicuro che tuo nonno ci teneva tanto a te e sono altrettanto sicuro che in questo momento vorrebbe abbracciarti." Mi sussurrò all'orecchio facendomi venire i brividi.

Harry è unico, era capace di farmi provare delle emozioni, dei sentimenti che nessuno mi aveva mai fatto provare ma non sono ancora certa che si tratti di "amore" dato che io non ho mai amato.

"Grazie Harry."

Lo ringraziai semplicemente, non potevo fare altro perche se toccavo ancora quel discorso delicato penso che sarei scoppiata.

"Lo sai che per te farei questo ed altro Elisabeth."

"Ti voglio bene riccio."

"Ti voglio bene anche io, bionda."

Dopo rimanemmo ancora un po' sulla spiaggia a parlare fino a che non dovetti tornare a casa per prepararmi e andare da Agnes per cena.

#SPAZIOAUTRICE

Ehi ragazze!! come promesso ecco a voi un altro capitolo, spero vi piaccia e fateci sapere che ne pensate.

tanti bacini

Fe e Bi xx

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