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Era un giorno come tanti, per Eijirou Kirishima.

Il vento gli scompigliava un po' i capelli tinti di rosso e, con la sua chitarra dietro la schiena, si dirigeva verso la casa di un amico, pronto ad iniziare le prove per il concerto che si sarebbe tenuto a breve.

Kirishima, infatti, insieme ad altri 4 ragazzi, formava una band.

Questo gruppo non era famoso, è una parola troppo grossa, ma si può dire che nella zona fosse abbastanza conosciuto.

Lui era il chitarrista e, facendo concerti, i ragazzi raccoglievano un po' di soldi, con cui si pagavano tutte le cose necessarie per rendere la loro vita perlomeno decente.

Il rosso aveva iniziato a suonare la chitarra molti anni prima, quando ancora andava alle elementari.

Le sue mamme non gli avevano mai fatto mancare nulla, e avevano sempre cercato di esaudire i suoi desideri, nel limite del possibile.

Cosí, quando in seconda elementare aveva chiesto una chitarra per il compleanno, essa non aveva tardato ad arrivare, così come le lezioni per imparare a suonarla.

In ogni caso, tornando al discorso, con il tempo Kirishima si era migliorato, era diventato sempre più bravo, anno dopo anno, fino ad entrare a fare parte di quel piccolo gruppo.

Ormai sentiva il sogno di diventare un musicista vero e sempre più vicino.

Dedicava parecchie ore allo studio della sua chitarra, rossa fiammante, ore che avrebbe potuto utilizzare per fare altro.

Per esempio studiare, nel vero senso della parola.

Non la faceva toccare più a nessuno, quella chitarra, era diventata come un oggetto sacro, intoccabile se non da lui.

La puliva spesso e, quando finiva di suonare, la riponeva sempre con cura assieme al plettro, dentro l'apposita custodia.

Ci teneva molto perché, come diceva lui, era solo l'inizio di una grande carriera.

Aveva deciso molti anni prima che avrebbe fatto il musicista. E si sa, i giovani sono testardi: si mettono in testa una cosa e non se la tolgono più.

Kirishima non era decisamente da meno. Avrebbe fatto il chitarrista. Sarebbe diventato famoso col suo lavoro.

Sí, il suo lavoro.

La sua passione.

Il suo sogno più grande.

Quando arrivò davanti alla porta di casa dell'amico, suonò il campanello ed entrò, non appena gli aprirono la porta.

"Hey ragazzi! Scusate il ritardo, ma i miei hanno preso la macchina e sono dovuto venire a piedi!" Esclamò il rosso, ridendo "Allora, oggi che suoniamo?" Continuò poi, con un sorriso.

"Senti Kiri... Ehm... è meglio se ti siedi..."

La risposta fu abbastanza seria ma, negli occhi di quel ragazzo, Eijirou vedeva che c'era un velo di tristezza.

"Oh. D'accordo." rispose Kirishima, sedendosi.

"Senti... abbiamo trovato un altro chitarrista. Ci abbiamo pensato molto e..." iniziò il capo della band, guardando gli altri membri.

"E?" Chiese il rosso, con sguardo interrogativo.

"Potrei stare a inventarmi mille scuse. Sparare un sacco di cazzate. Ma non voglio prenderti in giro. Voglio andare dritto al sodo." il capo fece un sospiro, per poi guardarlo "Ti abbiamo sostituito."

"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora